Empagliflozin migliora gli esiti cardiovascolari e renali nell’insufficienza cardiaca indipendentemente dalla pressione sistolica
Empagliflozin ( Jardiance ) riduce il rischio di morte cardiovascolare o di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( HF ) nei pazienti con ridotta frazione di eiezione. Tuttavia, la sua interazione con la pressione sistolica ( SBP ) non è nota.
È stata valutata l'interazione tra pressione sistolica e gli effetti di Empagliflozin in EMPEROR-Reduced ( Empagliflozin Outcome Trial in Patients With Chronic Heart Failure With Reduced Ejection Fraction ).
I pazienti dello studio ( n=3.730 ) sono stati assegnati in modo casuale a gruppi in base alla pressione sistolica al basale ( inferiore a 110 mm Hg, n=928; 110-130 mm Hg, n=1.755; superiore a 130 mm Hg, n=1.047 ).
È stata esaminata l'influenza della pressione sistolica sugli effetti di Empagliflozin riguardo a morte cardiovascolare o a ricovero per insufficienza cardiaca ( esito primario ), nonché sul totale dei ricoveri per insufficienza cardiaca, il tasso di diminuzione della velocità di filtrazione glomerulare stimata, gli esiti renali e gli effetti e il significato di Empagliflozin sulla pressione sistolica.
In una mediana di 16 mesi, considerando solo i pazienti che ricevevano placebo, la pressione arteriosa basale e il rischio di morte cardiovascolare o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( P per trend=0.0015 ) erano inversamente correlati.
Dopo aggiustamento per placebo, è stato osservato un leggero aumento precoce della pressione sistolica a valori inferiori a 110 mm Hg, nessun cambiamento a 110-130 mm Hg e una leggera riduzione a valori superiori a 130 mm Hg.
Queste differenze tra i gruppi erano di significatività borderline ( P per trend di interazione=0.05-0.10 ) dopo 4 e 12 settimane, ma non erano significative in seguito.
La pressione sistolica al basale non ha influenzato l'effetto di Empagliflozin nel ridurre il rischio di eventi di insufficienza cardiaca o endpoint renali.
Quando sono stati trattati con Empagliflozin, i pazienti con pressione sistolica inferiore a 110 mm Hg non hanno avuto un aumento del tasso di ipotensione sintomatica.
Empagliflozin è risultato efficace e sicuro, senza alcuna interazione significativa con la pressione arteriosa sistolica nello studio EMPEROR-Reduced. ( Xagena2021 )
Böhm M et al, J Am Coll Cardiol 2021; 78: 1337-1348
Cardio2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Bifosfonati nei pazienti trattati con glucocorticoidi affetti da distrofia muscolare di Duchenne
I bifosfonati sono abitualmente utilizzati per trattare l’osteoporosi nei pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne ( DMD ), una...
Efficacia e sicurezza di Elafibranor nella colangite biliare primitiva
La colangite biliare primitiva è una rara malattia epatica colestatica cronica caratterizzata dalla distruzione dei dotti biliari interlobulari, che porta...
Seladelpar nella colangite biliare primitiva
I trattamenti efficaci per i pazienti con colangite biliare primitiva sono limitati. Seladelpar, un agonista del recettore attivato dal proliferatore...
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...