Finerenone migliora gli esiti cardiovascolari nei pazienti con malattia renale diabetica


Lo studio di fase 3 FIGARO-DKD che ha valutato il Finerenone, un antagonista selettivo del recettore dei mineralcorticoidi non-steroidei, per la riduzione della morbilità e della mortalità cardiovascolare nei pazienti con malattia renale cronica ( CKD ) e diabete di tipo 2 ( T2D ) ha raggiunto il suo endpoint primario.

FIGARO-DKD è uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, che ha confrontato l'efficacia e la sicurezza di Finerenone con il placebo in aggiunta allo standard di cura in circa 7400 pazienti con nefropatia cronica e diabete mellito di tipo 2.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere 10 mg di Finerenone o 20 mg per via orale una volta al giorno, oppure placebo.
Lo standard di cura comprendeva terapie per abbassare la glicemia, così come la terapia con inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina ( Ace inibitori ) o bloccanti del recettore dell'angiotensina ( sartani ) alle dosi massime tollerate.

I risultati hanno mostrato che il trattamento con Finerenone ha ridotto significativamente il rischio composito di tempo alla prima comparsa di morte per cause cardiovascolari ed eventi cardiovascolari non-fatali ( infarto miocardico, ictus o ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ).

Fino al 40% delle persone con diabete di tipo 2 sviluppa una malattia renale cronica e sono ad alto rischio di manifestare eventi cardiovascolari, oltre a progredire verso l'insufficienza renale.

Lo studio FIGARO-DKD ha fornito importanti informazioni sui potenziali effetti sugli esiti cardiovascolari del Finerenone nella gestione delle persone con malattia renale cronica e con diabete mellito di tipo 2.

Rispetto allo studio FIDELIO-DKD, lo studio FIGARO-DKD ha incluso più pazienti con malattia renale cronica in stadio più precoce e diabete di tipo 2.

Fonte: Circulation, 2021

Cardio2021 Endo2021 Nefro2021 Farma2021


Indietro

Altri articoli

La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...


Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...


I bifosfonati sono abitualmente utilizzati per trattare l’osteoporosi nei pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne ( DMD ), una...


La colangite biliare primitiva è una rara malattia epatica colestatica cronica caratterizzata dalla distruzione dei dotti biliari interlobulari, che porta...


I trattamenti efficaci per i pazienti con colangite biliare primitiva sono limitati. Seladelpar, un agonista del recettore attivato dal proliferatore...


Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....


Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...


Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...