L'allattamento al seno è associato a un ridotto rischio cardiovascolare materno
L'allattamento al seno è stato fortemente collegato alla riduzione del rischio materno di cancro al seno, tumore ovarico e diabete mellito di tipo 2.
Sono stati esaminati in modo sistematico gli studi pubblicati sull'associazione dell'allattamento al seno con gli esiti del rischio materno di malattie cardiovascolari.
Sono stati identificati 8 studi prospettici rilevanti che hanno coinvolto 1.192.700 donne con parità ( età media ponderata: 51.3 anni all'inizio dello studio, 24.6 anni al primo parto; numero medio ponderato di nascite: 2.3 ).
In totale 982.566 donne ( 82% ) hanno riferito di aver allattato al seno ( durata media ponderata dell'allattamento al seno: 15.6 mesi ).
Durante un follow-up mediano ponderato di 10.3 anni, sono stati registrati 54.226 eventi cardiovascolari, 26.913 malattie coronariche, 30.843 ictus e 10.766 eventi cardiovascolari fatali.
In una meta-analisi a effetti casuali, gli hazard ratio ( HR ) aggiustati per più variabili raggruppati che hanno confrontano le donne con parità che hanno allattato al seno con quelle che non hanno mai allattato al seno sono stati 0.89 per malattia cardiovascolare ( I2=79.4% ), 0.86 per malattia coronarica ( I2=79.7% ), 0.88 per ictus ( I2=79.6% ) e 0.83 per malattia cardiovascolare ad esito fatale ( I2=47.7% ).
La qualità dell'evidenza valutata mediante GRADE ( Grading of Recommendations Assessment, Development, and Evaluation ) variava da molto bassa a moderata, principalmente a causa dell'elevata eterogeneità tra gli studi.
La forza delle associazioni non è variata per età media all'ingresso nello studio, durata mediana del follow-up, parità media, livello di adattamento, qualità dello studio o regione geografica.
È stata riscontrata una progressiva riduzione del rischio di tutti gli esiti cardiovascolari con durata dell'allattamento al seno da 0 a 12 mesi, con qualche incertezza sulle forme di associazione per periodi più lunghi.
In conclusione, l'allattamento al seno è stato associato a un ridotto rischio materno di esiti cardiovascolari. ( Xagena2022 )
Tschiderer L et al, J Am Heart Assoc 2022; 11: e022746
Cardio2022 Gyne2022
Indietro
Altri articoli
Gotta e incidenza di 12 malattie cardiovascolari
La gotta, una comune artropatia da cristalli, è associata a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Si è cercato...
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Terapia a bassa intensità basata su Venetoclax nel fallimento molecolare della leucemia mieloide acuta con mutazione NPM1
L'insufficienza molecolare nella leucemia mieloide acuta ( AML ) con mutazione NPM1 progredisce inevitabilmente fino a una recidiva franca se...
Bifosfonati nei pazienti trattati con glucocorticoidi affetti da distrofia muscolare di Duchenne
I bifosfonati sono abitualmente utilizzati per trattare l’osteoporosi nei pazienti affetti da distrofia muscolare di Duchenne ( DMD ), una...
Efficacia e sicurezza di Elafibranor nella colangite biliare primitiva
La colangite biliare primitiva è una rara malattia epatica colestatica cronica caratterizzata dalla distruzione dei dotti biliari interlobulari, che porta...
Seladelpar nella colangite biliare primitiva
I trattamenti efficaci per i pazienti con colangite biliare primitiva sono limitati. Seladelpar, un agonista del recettore attivato dal proliferatore...
Trombectomia endovascolare più assistenza medica versus sola assistenza medica per ictus ischemico di grandi dimensioni: esiti a 1 anno dello studio SELECT2
Numerosi studi randomizzati hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza della trombectomia endovascolare nei pazienti con ictus ischemico di grandi dimensioni....
Colesterolo non-HDL e colesterolo LDL nell’infanzia ed eventi cardiovascolari aterosclerotici nell’adulto
Sebbene il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...
Aldosteronismo primario subclinico e salute cardiovascolare
L'aldosteronismo primario, caratterizzato da un'evidente produzione di aldosterone renina-indipendente, è una forma comune ma sottoriconosciuta di ipertensione e malattia cardiovascolare. Evidenze...
Infiammazione e colesterolo come predittori di eventi cardiovascolari nei pazienti ad alto rischio con intolleranza alle statine
Tra i pazienti trattati con terapia con statine ai livelli di colesterolo raccomandati dalle lineeguida, il rischio infiammatorio residuo valutato...