Niacina e aumento del colesterolo HDL per ridurre gli eventi cardiovascolari nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica e colesterolo LDL trattato in modo ottimale


Persiste un rischio residuo nonostante un’aggressiva riduzione del colesterolo LDL nei pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica, molti con dislipidemia aterogenica ( bassi livelli di colesterolo HDL, elevati trigliceridi e particelle di LDL piccole e dense [ sdLDL ] ).

Uno studio ha preso in esame le caratteristiche basali della popolazione che aveva partecipato allo studio AIM-HIGH.

Tutti i partecipanti dello studio avevano malattia cardiovascolare e dislipidemia aterogenica.
I partecipanti avevano ricevuto Simvastatina ( Sinvacor ), oppure Simvastatina più Ezetimibe ( Inegy ), ad una dose sufficiente a mantenere il colesterolo LDL a 40-80 mg/dL ( 1.03-2.07 mmol/L ).
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Niacina a rilascio prolungato ( Niaspan ER ) oppure placebo.

L'end point primario era il momento di prima occorrenza di morte per malattia coronarica, infarto miocardico non-fatale, ictus ischemico, ospedalizzazione per sindrome coronarica acuta o rivascolarizzazione coronarica o cerebrale guidata-dai-sintomi, con follow-up medio di 4.1 anni.

Tra il 2006 e il 2010, 8.162 persone hanno firmato il consenso ad essere monitorate; 4.275 hanno iniziato il farmaco in studio e 3.414 sono state randomizzate al trattamento.
L'età media all'ingresso era di 64 anni, l'85% era rappresentato da uomini e il 92% era caucasico.

Come previsto, i fattori di rischio hanno prevalso con il 34% di casi di diabete mellito, il 71% di ipertensione e l'81% di sindrome metabolica. La maggior parte dei partecipanti aveva una malattia coronarica ( 92% ), mentre l’11% aveva malattia arteriosa periferica e il 12% malattia cerebrovascolare.

Una precedente rivascolarizzazione coronarica si era verificata nell’82% dei casi e il 54% aveva segnalato un precedente infarto miocardico.

Tra i partecipanti che avevano assunto una statina al momento dell'ingresso ( 94% ), la concentrazione basale media di colesterolo LDL era di 71 mg/dL ( 1.84 mmol/L ); il colesterolo HDL medio era 34.9 mg/dL ( 0.90 mmol/L) e i trigliceridi medi erano 161 mg/dL ( 1.82 mmol/L ).

In conclusione, lo studio AIM-HIGH ha arruolato un gruppo ad alto rischio di pazienti con malattia cardiovascolare aterosclerotica e dislipidemia aterogenica. ( Xagena2011 )

The AIM-HIGH investigators; Am Heart J 2011; 161: 538-543


Cardio2011 Endo2011 Farma2011


Indietro

Altri articoli

Sebbene il colesterolo da lipoproteine ​​a bassa densità ( colesterolo LDL ) rimanga il target primario del colesterolo nella pratica...


Le associazioni tra colesterolo da lipoproteine ad alta densità ( colesterolo HDL ) e colesterolo da lipoproteine a bassa densità...


I benefici e i rischi associati alle terapie intensive a base di statine per ridurre il colesterolo LDL in modo...


L'associazione tra la riduzione indotta dalle statine dei livelli di colesterolo LDL e la riduzione assoluta del rischio di esiti...


L'AIFA ha approvato Leqvio ( Inclisiran ) per il trattamento degli adulti con ipercolesterolemia primaria ( eterozigote familiare e non-familiare...



Le linee guida statunitensi del 2018 per la gestione del colesterolo raccomandano una terapia ipolipemizzante aggiuntiva con Ezetimibe ( Zetia...


Il colesterolo da lipoproteine a bassa densità ( LDL-C; colesterolo LDL ) è un importante fattore di rischio per le...


Uno studio ha valutato l’impiego diell'associazione Acido Bempedoico ed Ezetimibe ( Nustendi ) in una coorte di pazienti dislipidemici con...


I risultati di studi storici suggeriscono che un colesterolo LDL elevato non è associato a un aumento del rischio di...