Ritardo di crescita fetale e rischio di convulsioni febbrili
È stato condotto uno studio allo scopo di esaminare le associazioni tra caratteristiche della crescita fetale nei differenti trimestri di gravidanza e l’insorgenza di convulsioni febbrili nella prima infanzia.
Lo studio era incluso in uno studio di coorte prospettico dalla prima vita fetale in poi.
Le caratteristiche di crescita fetale ( lunghezza femorale, circonferenza addominale, peso fetale stimato, circonferenza della testa, diametro biparietale e diametro cerebellare trasverso ) sono stati misurati con ultrasonografia nel secondo e nel terzo trimestre di gravidanza.
Le informazioni sulla manifestazione di crisi febbrili sono state raccolte con questionari a 12 e 24 mesi di età e le analisi si sono basate sui dati relativi a 3.372 soggetti.
Nel secondo trimestre, i bambini nel più basso terzile di diametro cerebellare trasverso hanno mostrato un maggior rischio di sviluppare convulsioni febbrili, rispetto ai bambini nel più alto terzile ( odds ratio, OR=2.87 ).
Nel terzo trimestre, i bambini nel più basso terzile di tutte le caratteristiche generali di crescita ( lunghezza femorale, circonferenza addominale e peso fetale stimato ) sono risultati a maggior rischio di convulsioni febbrili.
Questa associazione è risultata più forte per i bambini nel più basso terzile di peso fetale stimato ( OR=2.57 ).
Anche i bambini nel più basso terzile di diametro biparietale nel terzo trimestre hanno mostrato un maggior rischio di convulsioni febbrili e tendenze simili, ma non statisticamente significative sono state osservate per circonferenza della testa e diametro cerebellare trasverso.
In conclusione, il ritardo nella crescita fetale è associato a un aumento del rischio di convulsioni febbrili nei primi 2 anni di vita e fattori avversi ambientali e genetici in gravidanza potrebbero essere importanti nello sviluppo di tali convulsioni. ( Xagena2010 )
Visser AM et al, Pediatrics 2010; 126: e919-925
Pedia2010 Neuro2010
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