Le statine non-correlate al declino cognitivo o alla demenza negli anziani
La terapia con statine sembra non essere associata al declino cognitivo o alla demenza tra gli anziani.
Una ricerca ha esaminato le associazioni tra uso di statine e il declino cognitivo e la demenza incidente in un'analisi che ha riguardato 18.846 partecipanti di età pari o superiore a 65 anni in uno studio randomizzato con un follow-up di 4.7 anni.
L'effetto dell'uso di statine al basale rispetto al non-uso è stato esaminato per le misure di esito tra cui demenza incidente, deterioramento cognitivo lieve ( MCI ) e cambiamenti nella attività cognitiva.
Non è stata osservata alcuna associazione tra l'uso di statine o il non-uso e la demenza, il deterioramento cognitivo lieve, le loro sottoclassificazioni con cambiamenti dei punteggi delle funzioni cognitive nel tempo.
I risultati non differivano per gli utilizzatori di statine idrofile o lipofile.
Un modificatore dell'effetto per le associazioni delle statine con la demenza e il cambiamento di memoria era la capacità neurocognitiva di base.
Con le statine sempre più prescritte agli anziani, i loro potenziali effetti a lungo termine sul declino cognitivo e sul rischio di demenza hanno attirato un crescente interesse.
Il presente studio si aggiunge alla precedente ricerca indicando che l'uso di statine al basale non sembra associato alla successiva incidenza di demenza e al declino cognitivo a lungo termine negli anziani. ( Xagena2021 )
Fonte: Journal of American College of Cardiology, 2021
Cardio2021 Neuro2021 Farma2021
Indietro
Altri articoli
Associazione tra accumulo di beta-amiloide e demenza incidente in individui di 80 anni o più senza demenza
Mentre la più alta prevalenza di demenza si verifica negli individui di età superiore agli 80 anni, la maggior parte...
Associazioni tra marcatori di infiammazione nel liquido cerebrospinale, lesioni della sostanza bianca e declino cognitivo in individui senza demenza
La malattia dei piccoli vasi ( SVD ) e la neuroinfiammazione si verificano entrambe nella malattia di Alzheimer, e in...
Uso di Pioglitazone e riduzione del rischio di demenza nei pazienti con diabete mellito con anamnesi di ictus ischemico
Studi precedenti hanno riportato l'effetto protettivo di Pioglitazone ( Actos ) sulla demenza nei pazienti con diabete mellito di tipo...
Misure di emostasi di mezza età, declino cognitivo a 20 anni e demenza incidente
Le concentrazioni ematiche di fattori emostatici influenzano la trombosi e la diatesi emorragica e possono contribuire al deterioramento cognitivo attraverso...
Associazione tra uso regolare di lassativi e demenza incidente nei partecipanti alla UK Biobank
L'uso di lassativi da banco è comune nella popolazione generale. L’ipotesi dell’asse microbioma-intestino-cervello suggerisce che l’uso di lassativi potrebbe essere...
L'uso prolungato dei lassativi può aumentare il rischio di demenza
L'uso regolare dei lassativi potrebbe comportare effetti gravi sul cervello: è quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Neurology...
Anticoagulanti orali e rischio di demenza nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare
La fibrillazione atriale non-valvolare ( NVAF ) è associata a un aumentato rischio di demenza. Gli anticoagulanti orali ( OAC...
Colesterolo HDL e colesterolo LDL e rischio di demenza in oltre 17 anni di follow-up
Le associazioni tra colesterolo da lipoproteine ad alta densità ( colesterolo HDL ) e colesterolo da lipoproteine a bassa densità...
Associazione dell'attività della glucocerebrosidasi nel liquido cerebrospinale con il rischio di demenza incidente nei pazienti con malattia di Parkinson
Le variazioni nel gene della glucocerebrosidasi ( GBA ) sono fattori di rischio comuni per la malattia di Parkinson e...
Nessun rischio cognitivo o di demenza con gli inibitori di PCSK9, mentre l'inibizione di HMGCR si associa a compromissione di alcune funzioni cognitive
I dati di uno studio basato sulla genetica hanno mostrato che l'inibizione di PCSK9 non influisce sulla funzione cognitiva o...