Predire la sopravvivenza nella demenza da corpi di Lewy con la volumetria ippocampale


Il decorso clinico della demenza da corpi di Lewy è eterogeneo. Sarebbe importante avere la possibilità di pronosticare più accuratamente la sopravvivenza.
L'obiettivo di uno studio è stato quello di indagare il volume dell'ippocampo come predittore di sopravvivenza nei pazienti con demenza da corpi di Lewy.

È stata effettuata una analisi di sopravvivenza per il tempo dalla comparsa dei sintomi cognitivi alla morte.

Data l’età e il volume intracranico totale, i pazienti sono stati divisi in categorie di volume dell'ippocampo basso / medio ( 0-66.7% ) e alto ( 66.7-100% ).
I modelli che utilizzano queste categorie per predire la sopravvivenza sono stati aggiustati per intensità di campo, stato APOE epsilon-4, ed età stimata di insorgenza dei problemi cognitivi.

Sono stati studiati 167 pazienti consecutivi affetti da demenza da corpi di Lewy. L'età media alla risonanza magnetica era di 72 anni, e l’80% era di sesso maschile.
Il tempo mediano dal primo sintomo cognitivo stimato alla morte è stato di 7.4 anni.

Volumi dell'ippocampo bassi sono risultati significativamente associati a un più alto rischio di morte ( hazard ratio, HR=1.28; P=0.024 ).

La sopravvivenza mediana prevista per i soggetti con insorgenza dei sintomi cognitivi a 68 anni è stata di 10.63 anni per quelli APOE epsilon-4 negativi e con alti volumi dell'ippocampo; 8.89 anni per quelli APOE epsilon-4 positivi e con alti volumi dell'ippocampo; 8.10 anni per quelli APOE epsilon-4 negativi e con bassi / medi volumi dell'ippocampo; 7.38 anni per quelli APOE epsilon-4 positivi e con bassi / medi volumi dell'ippocampo.

In conclusione, tra i pazienti con demenza da corpi di Lewy clinicamente diagnosticata, quelli con evidenza al neuroimaging di atrofia ippocampale hanno più brevi tempi di sopravvivenza. ( Xagena2016 )

Graff-Redford J et al, Mov Disord 2016; 31: 989-994

Neuro2016



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