Perdita ossea dopo trattamento con Romosozumab / Denosumab: effetti dei bifosfonati
Romosozumab ( Evenity ) e Denosumab ( Prolia ) sono anticorpi monoclonali per il trattamento dell'osteoporosi. Entrambi hanno un rapido calo dell'effetto con conseguente perdita di densità minerale ossea ( BMD ) acquisita durante il trattamento e, in alcuni casi, fratture vertebrali multiple in seguito alla cessazione del trattamento.
Recentemente sono stati riportati risultati deludenti nei pazienti passati dal trattamento con Denosumab a Zoledronato per via endovenosa.
Nello studio FRAME, donne osteoporotiche sono state randomizzate a Romosozumab oppure a placebo per 1 anno, quindi a entrambi i gruppi è stato somministrato Denosumab in aperto per i successivi 2 anni.
Alle donne che avevano completato lo studio presso il Centro dell'University of Auckland ( Nuova Zelanda ), è stato offerto un trattamento con bifosfonati orali o endovenosi.
Nelle undici donne che hanno optato per il trattamento per via endovenosa, Zoledronato ( Acido Zoledronico ) è stato somministrato dopo un ritardo mediano di 65 giorni dalla fine della sperimentazione, nella speranza che ciò potesse aumentare l'assorbimento scheletrico del farmaco e, quindi, la sua efficacia nel mantenere la densità ossea.
In queste donne, la densità minerale ossea della colonna vertebrale era del 17.3% sopra il basale alla fine dello studio, e ancora del 12.3% sopra al basale un anno dopo, con una ritenzione del beneficio del trattamento del 73%.
I dati di densità minerale ossea comparabili per l'anca totale erano 10.7% e 9.2% sopra il basale, con una ritenzione dell'effetto del trattamento dell’87%.
Al contrario, coloro che non hanno ricevuto un trattamento dopo la conclusione dello studio FRAME hanno perso l'80-90% della densità minerale ossea acquisita nel corso della sperimentazione nei successivi 12 mesi.
Le donne trattate con Risedronato hanno mostrato una risposta intermedia.
Nel gruppo Zoledronato, il valore medio di PINP ( propeptide amino-terminale ) 6 mesi dopo FRAME è stato di 23 microg/l e a 12 mesi è stato di 47 microg/l, suggerendo che è necessario un dosaggio ripetuto di Zoledronato a 1 anno per mantenere i guadagni di densità minerale ossea.
In conclusione, ritardare la somministrazione di bifosfonato per via endovenosa durante la transizione da Denosumab a breve termine sembra aumentare il mantenimento del guadagno di densità minerale ossea. ( Xagena2018 )
Horne AM et al, Calcif Tissue Int 2018; Epub ahead of print
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