Prevenire il diabete e la depressione per ridurre la demenza
Uno studio prospettico di coorte ha mostrato che l'incidenza di demenza e di decadimento cognitivo lieve può essere ridotta eliminando i fattori di rischio come il diabete e la depressione.
Inoltre, l'aumento dell’intelligenza cristallizzata e il consumo di frutta e verdura sembrano avere un impatto maggiore rispetto al rischio genetico.
La demenza è prevista aumentare del 100% tra il 2001 e il 2020 nei paesi sviluppati e del 300% nello stesso periodo in Cina, India e altri paesi asiatici.
Pertanto anche piccole riduzioni di incidenza, o di ritardo nell'età di insorgenza, possono avere effetti significativi sulla prevalenza e l'enorme onere che ne deriva per la sanità pubblica.
Per questo studio, i ricercatori del French National Institute of Medical Research di Montpellier ( Francia ) hanno individuato comuni fattori di rischio della demenza, potenzialmente modificabili, e li hanno suddivisi in 3 gruppi: socio-demografici ( educazione e differenze etniche ), cliniche ( allele epsilon-4 dell'apolipoproteina E, fattori vascolari, uso di farmaco, storia di depressione, asma, ed esposizione ripetuta a herpes ), e ambientali e stile di vita ( attività cognitive, dieta, consumo di alcol e caffeina, e assunzione di nicotina ).
Sono stati esaminati i dati di una coorte di 1.433 soggetti partecipanti a Esprit, uno studio che ha arruolato pazienti neuropsichiatrici tra il 1999 e il 2001. Questi pazienti abitavano tutti a Montpellier, in Francia, e avevano più di 65 anni al basale.
Durante il periodo osservazionale ci sono stati 405 casi incidenti di demenza e/o di decadimento cognitivo lieve.
Quando i fattori di rischio candidati sono stati esaminati, sono state riscontrate associazioni significative tra basso livello di istruzione, intelligenza cristallizzata, depressione, ictus, diabete, allele ApoE epsilon-4, cardiopatia ischemica, trauma cranico, consumo di caffeina, esposizione all’anestesia, e consumo di frutta e verdura.
All’analisi multivariata l’intelligenza cristallizzata, la depressione, l'allele ApoE-epsilon4, il consumo di frutta e verdura, e il diabete sono risultati fattori di rischio per la demenza.
E’ stato osservato che sebbene il trattamento del diabete e della depressione fosse in grado di eliminare i sintomi e ridurre i rischi, la persona era stata comunque esposta agli effetti biologici negativi associati allo stato di malattia correlato all’eziologia della demenza, come l'infiammazione, l’aumento della permeabilità della barriera emato-encefalica, i danni alla materia bianca, e l’aumento delle concentrazioni di cortisolo.
Dallo studio quindi emerge la necessità del controllo delle persone ad alto rischio e l'introduzione di trattamenti preventivi, ove possibile. ( Xagena2010 )
Fonte: British Medical Journal, 2010
Neuro2010 Endo2010 Psyche2010
Indietro
Altri articoli
Durata del mantenimento antidepressivo aggiuntivo nella depressione bipolare di tipo I
Gli antidepressivi sono usati per trattare la depressione acuta nei pazienti con disturbo bipolare di tipo I, ma il loro...
Depressione: reazioni avverse degli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina
I farmaci antidepressivi SNRI, noti come inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina, possono scatenare vari effetti collaterali. Incidenza...
Esketamina spray nasale versus Quetiapina per la depressione resistente al trattamento
Nella depressione resistente al trattamento, comunemente definita come una mancanza di risposta a due o più trattamenti consecutivi durante l’episodio...
Potenziamento rispetto al cambio degli antidepressivi nella depressione geriatrica resistente al trattamento
I benefici e i rischi dell'aumento o del cambio di antidepressivi negli anziani con depressione resistente al trattamento non sono...
Efficacia comparativa e tollerabilità degli interventi farmacologici per la depressione bipolare acuta negli adulti
La depressione bipolare costituisce un grave problema di Sanità pubblica a causa del notevole carico di malattia che comporta. Sebbene siano...
Ketamina versus terapia elettroconvulsivante per la depressione maggiore non-psicotica resistente al trattamento
La terapia elettroconvulsivante ( ECT ) e la Ketamina a dosi subanestetiche per via endovenosa sono entrambe attualmente utilizzate per...
Spravato, un antidepressivo a base di Esketamina, per la depressione maggiore: avvertenze speciali e precauzioni di impiego
Spravato è un farmaco a base del principio attivo Esketamina cloridrato, appartenente alla categoria degli antidepressivi. Spravato, in combinazione con un...
Antidepressivi per forma grave di depressione: reazioni avverse da trattamento con Spravato a base di Esketamina
Spravato, a base di Esketamina, è un medicinale che trova impiego per il trattamento di adulti con grave depressione resistente...
Depressione maggiore: Spravato, il primo antidepressivo in formulazione spray nasale
L'Esketamina ( Spravato ), un antagonista del recettore N-metil-D-aspartato ( NMDA ) è stato approvato per la terapia del disturbo...
Osteoporosi: la terapia con Alendronato associata a depressione, ansia
Rispetto ad altri trattamenti di prima linea per l'osteoporosi, la terapia con Alendronato ( Fosamax ) ha prodotto un aumento...