Effetto del Rosiglitazone sul fegato: riduzione della gluconeogenesi nei pazienti con diabete di tipo 2


L’iperglicemia diabetica deriva dalla resistenza all’insulina dei tessuti periferici e dall’iperproduzione di glucosio dovuta all’incremento della gluconeogenesi.

I tiazolidinedioni ( detti anche glitazoni ) hanno dimostrato di migliorare il controllo glicemico e di aumentare la sensibilità periferica all’insulina.
Non è stato stabilito se il trattamento cronico con un tiazolidinedione fosse associato alla diminuzione della gluconeogenesi.

Ricercatori dell’Università di Pisa hanno compiuto uno studio che ha interessato 26 pazienti con diabete di tipo 2, sottoposti a trattamento dietetico.
I partecipanti sono stati assegnati in modo random ad assumere Rosiglitazone ( Avandia ) 8mg/die ( n = 13 ) o placebo ( n = 13 ), per un periodo di 12 settimane.

Rispetto al placebo, il trattamento con Rosiglitazone è stato in grado di ridurre la glicemia a digiuno ( mediamente, da 9.7 a 7.4mmol/l; p < 0.001 ), la gluconeogenesi frazionale a digiuno (-15%; p = 0.002 ) ed il flusso della gluconeogenesi a digiuno (-3.9 micromol/min/kg di massa grassa libera; p = 0.004 ) senza alcun effetto sul flusso glicogenolitico.

I cambiamenti nel flusso della gluconeogenesi e nella glicemia a digiuno sono risultati strettamente correlati ( r = 0.83; p < 0.0001 ).

Durante ciascuno dei due step di clamp, il Rosiglitazone ha promosso la clearance del glucosio insulino-mediata ( del 26% e del 31%; p = 0.01 e p < 0.02, rispettivamente ).

In un sottogruppo di pazienti analizzati con risonanza magnetica per immagini, la riduzione del flusso di gluconeogenesi è risultata correlata alla riduzione dell’area viscerale grassa ( r = 0.65; p < 0.02 ).

Dai risultati ottenuti, è possibile affermare che il trattamento con Rosiglitazone è in grado di incrementare la sensibilità all’insulina dei tessuti periferici e di diminuire il rilascio di glucosio endogeno mediante inibizione della gluconeogenesi. ( Xagena2006 )

Gastaldelli A et al, J Clin Endocrinol Metab 2006; 91: 806-812


Endo2006 Farma2006


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