L’uso a lungo termine dei glitazoni associato a fratture nel diabete mellito di tipo 2


Il Rosiglitazone ( Avandia ) e il Pioglitazone ( Actos ) possono aumentare l’incidenza di fratture.

Un gruppo di Ricercatori dell’University of East Anglia, a Norwich in Gran Bretagna, ha condotto una meta-analisi per determinare in maniera sistematica il rischio di fratture associato a terapia con tiazolidinedioni e per valutare l’effetto della terapia sulla densità ossea.

Sono stati selezionati gli studi randomizzati e controllati a lungo termine ( maggiori o uguali ad 1 anno ) che hanno coinvolto pazienti con diabete mellito di tipo 2 e gli studi osservazionali controllati che descrivevano il rischio di fratture o i cambiamenti della densità ossea con i glitazoni.

Sono stati calcolati gli odds ratio ( OR ) aggregati per le fratture e le differenze medie pesate nella densità ossea.

Sono stati analizzati i dati di 10 studi clinici randomizzati e controllati che hanno coinvolto 13.715 partecipanti e 2 studi osservazionali che ne hanno coinvolti 31.679.

Rosiglitazone e Pioglitazone sono risultati associati a un significativo aumento del rischio generale di fratture nei 10 studi clinici randomizzati e controllati ( OR=1,45; pCinque studi clinici randomizzati hanno mostrato un significativo aumento del rischio di fratture tra le donne ( OR=2,23; p
I due studi osservazionali hanno dimostrato un aumento nel rischio di fratture associato a Rosiglitazone e Pioglitazone.

La densità minerale ossea nelle donne esposte a tiazolidinedioni è risultata significativamente ridotta a livello della colonna lombare ( differenza media pesata -1,11%; p=0,02 ) e dell’anca ( differenza media pesata -1,24%; p
In conclusione, l’utilizzo a lungo termine dei glitazoni raddoppia il rischio di fratture tra le donne con diabete mellito di tipo 2, senza un significativo aumento del rischio di fratture per gli uomini con la stessa patologia. ( Xagena2009 )

Loke YK et al, CMAJ 2009;180: 32-39


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