Transtiretina predice gli esiti cardiovascolari nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 in emodialisi


L’indice di massa corporea BMI e la albumina sono parametri comunemente accettati per riconoscere il peggioramento nei pazienti in dialisi e sono predittori potenti di morbilità e mortalità.

Tuttavia, entrambi i parametri rivelano dei limiti e non possono coprire l'intera gamma di pazienti colpiti da decadimento.

La proteina viscerale transtiretina ( TTR ) può essere utile per superare il divario diagnostico e prognostico. Pertanto, l'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare l'associazione tra transtiretina con morbilità e mortalità nei pazienti in emodialisi.

È stata determinata la concentrazione di transtiretina in campioni di plasma di 1177 pazienti in emodialisi con diabete mellito di tipo 2.

Una bassa concentrazione di transtiretina è risultata associata a un aumento del rischio di esiti cardiovascolari per la coorte di studio totale ( hazard ratio, HR=1.65 ), pazienti con indice BMI maggiore o uguale a 23 kg/m2 ( HR=1.70 ), albumina maggiore o uguale a 3.8 g/dl ( HR=1.68 ), e la combinazione di entrambi ( HR=1.69 ).

Inoltre, una bassa concentrazione di transtiretina era predittiva di mortalità per la coorte di studio totale ( HR=1.79 ) e per i pazienti con indice di massa corporea maggiore o uguale a 23 kg/m2 ( HR=1.46 ).

In conclusione, il presente studio ha dimostrato che la transtiretina è un fattore predittivo utile per l'esito cardiovascolare e la mortalità nei pazienti diabetici in emodialisi.
Transtiretina è risultata particolarmente utile nei pazienti che non sono stati identificati a rischio in base all’indice BMI o al livello di albumina. ( Xagena2012 )

Henze A et al, Diabetes Care 2012, 35: 2365-2372

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