Acetilcisteina non previene la nefropatia da mezzi di contrasto nei pazienti con diabete sottoposti ad angioplastica coronarica


I pazienti con diabete mellito sono ad aumentato rischio di nefropatia associata a mezzi di contrasto.

Ricercatori del Walter Reed Army Medical Center di Washington DC ( USA ) hanno valutato l’efficacia dell’Acetilcisteina ( NAC ) in relazione all’idratazione nei pazienti non selezionati con diabete mellito, indipendentemente dai valori basali di creatinina.

E’ stato condotto uno studio in aperto che ha confrontato la sola idratazione ( idratazione per os e per via endovenosa rapida; n = 69 ) con la NAC ed idratazione ( protocollo di idratazione simile ed assunzione di NAC 600mg b.i.d. per 4 dosi; n = 68 ) nei pazienti diabetici ( età media 65 anni; 65% dei pazienti di sesso maschile ), che dovevano sottoporsi ad angiografia coronarica elettiva.

L’end point primario era rappresentato da cambiamenti medi nella creatinina plasmatica, misurata fino a 96 ore dopo l’angiografia.

Il valore medio di creatinina al basale era 1.11mg/dl ( in 37 soggetti i valori erano maggiori o uguali a 1.3mg/dl ).

Il cambiamento medio di creatinina nel gruppo N-Acetilcisteina è stato di 0.14mg/dl contro 0.08mg/dl nel gruppo solo idratazione ( p non significativo ).

La nefropatia associata ai mezzi di contrasto ( definita come un aumento della creatinina maggiore o uguale a 0.5mg/dl ) è risultata più comune nel gruppo NAC ( 9.2% versus 1.4%; p = 0.043 ) rispetto alla sola idratazione.

Risultati similari sono stati riscontrati nel sottogruppo di partecipanti con aumentati livelli basali di creatinina ( maggiori o uguali a 1.3mg/dl ) o in coloro che avevano ricevuto elevati volumi di mezzo di contrasto ( > 100ml ).

Da questo studio si evince che la N-Acetilcisteina non fornisce alcun beneficio rispetto ad un protocollo di idratazione aggressivo nei pazienti con diabete mellito sottoposti ad angioplastica coronarica. ( Xagena2006 )

Coyle LC et al, Am Heart J 2006; 151: 1039.e9-1039.e12


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