Acetilcisteina per la prevenzione degli esiti renali in pazienti con diabete mellito sottoposti ad angiografia coronarica e vascolare periferica: nefropatia indotta da mezzo di contrasto


Il diabete mellito rappresenta un fattore di rischio indipendente per il danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto.
Sono stati riportati i risultati di un sottostudio prespecificato di pazienti con diabete mellito inclusi nello studio ACT ( Acetylcysteine for Contrast-Induced Nephropathy Trial ), il più ampio studio randomizzato per valutare gli effetti della Acetilcisteina nella prevenzione del danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto condotto fino ad oggi.

Su 2.308 pazienti inclusi nello studio ACT, 1.395 avevano diabete mellito e sono stati considerati per la presente analisi.
I farmaci di studio ( Acetilcisteina 1200 mg o placebo ) sono stati somministrati per via orale 2 volte al giorno, 2 dosi prima e 2 dosi dopo la procedura.

Tutte le analisi erano intention-to-treat.

L'incidenza di danno renale acuto indotto da mezzo di contrasto ( endpoint primario ) è stata del 13.8% nel gruppo Acetilcisteina e del 14.7% nel gruppo di controllo ( rischio relativo, RR=0.93, P=0.64 ).

Un endpoint combinato di morte o necessità di dialisi a 30 giorni è risultato simile in entrambi i gruppi ( 2.2% e 2.1%, rispettivamente; hazard ratio, HR=1.07; P=0.86 ).

In conclusione, in questa sottoanalisi, l’Acetilcisteina non ha ridotto il rischio di danno renale acuto indotto dal mezzo di contrasto o di altri esiti clinicamente rilevanti in pazienti con diabete mellito sottoposti ad angiografia vascolare coronarica e periferica. ( Xagena2013 )

Berwanger O et al, Circ Cardiovasc Interv 2013; 6: 2: 139-145

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