Caratteristiche cliniche della malattia di Parkinson quando insorge prima il diabete


La recente letteratura indica che il diabete mellito è un fattore di rischio per la malattia di Parkinson.

Sono state studiate le caratteristiche cliniche dei pazienti con malattia di Parkinson idiopatica, in cui l'insorgenza del diabete mellito si è verificata prima.

È stato progettato uno studio caso-controllo. Dalla coorte di tutti i nuovi pazienti con malattia di Parkinson idiopatica liberi di malattia vascolare ( n=783 ) ammessi e valutati nel corso di un periodo di 3 anni ( 2007-2010 ), sono stati inclusi tutti i pazienti con una diagnosi di diabete precedente alla insorgenza della malattia di Parkinson ( n=89 ) e un gruppo di controllo ( n=89 ) composto da individui abbinati ( rapporto 1:1 ) per sesso, indice di massa corporea ( più o meno 1 kg/m2 ) e durata della malattia di Parkinson ( più o meno 1 anno ).

L'endpoint primario era il punteggio motorio alla scala UPDRS ( Unified Parkinson's Disease Rating Scale ).

All'inizio dello studio, i pazienti con diabete mellito sono risultati simili ai controlli, in termini di dati demografici, stile di vita e caratteristiche di medicina generale, con l’eccezione delle statine ( 18% vs 3.4%, P=0.003 ).

Il diabete mellito è risultato associato a un maggiore punteggio motorio UPDRS ( 22.3 vs 19.3 P=0.019 ) e punteggio delle attività di vita quotidiana ( 9.7 vs 8.3; P=0.049 ), più grave stadiazione Hoehn & Yahr ( P=0.009 ) e dosi più elevate di Levodopa ( mg/die, 448 vs 300; P minore di 0.0001; mg/kg/die, 5.8 vs 3.8; P minore di 0.0001 ).

In conclusione, l’insorgenza di diabete prima della comparsa della malattia di Parkinson sembra essere un fattore di rischio per i sintomi più gravi della malattia di Parkinson.
Questi risultati supportano l'ipotesi che il diabete abbia un ruolo nella eziopatogenesi del malattia di Parkinson.
I neurologi dovrebbero essere consapevoli del potenziale impatto del diabete sulla gestione complessiva della malattia di Parkinson. ( Xagena2012 )

Cereda E et al, Neurology 2012; 78: 1507-1511

Neuro2012 Endo2012



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