Diabete mellito di tipo 2: gli inibitori di SGLT-2 associati a minor rischio di mortalità e insufficienza cardiaca, indipendentemente da malattie cardiovascolari preesistenti


Studi precedenti hanno trovato che i pazienti trattati con inibitori del co-trasportatore del sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT-2i ) presentavano più bassi tassi di mortalità e di insufficienza cardiaca.
Non è noto se i benefici degli inibitori SGLT-2 variano in base alla presenza di malattie cardiovascolari.

Questo studio ha cercato di determinare l'associazione tra l'inizio della terapia con inibitori di SGLT-2 e l'insufficienza cardiaca o la morte nei pazienti con e senza malattia cardiovascolare.

CVD-REAL ( Comparative Effectiveness of Cardiovascular Outcomes in New Users of SGLT-2 Inhibitors ) era uno studio multinazionale osservazionale in cui sono stati identificati gli adulti con diabete mellito di tipo 2.
I pazienti che hanno prescritto un inibitore SGLT-2 o altri farmaci ipoglicemizzanti sono stati confrontati sulla base di un punteggio di propensione per l'inizio del trattamento con un inibitore SGLT-2.

Dopo la corrispondenza del punteggio di propensione, sono stati inclusi 153.078 pazienti in ciascun gruppo.
Al basale, il 13% presentava una malattia cardiovascolare.

Rispetto alla terapia con altri farmaci ipoglicemizzanti, il trattamento con un inibitore SGLT-2 era associato a un minor rischio di mortalità nei pazienti con e senza malattia cardiovascolare ( hazard ratio, HR=0.56, intervallo di confidenza al 95% [ IC ]: da 0.44 a 0.70; e HR=0.56, IC 95%: da 0.50 a 0.63, rispettivamente ).

Sono state anche osservate associazioni tra gli inibitori SGLT-2 e un minor rischio di insufficienza cardiaca ( HR=0.72, IC 95%: da 0.63 a 0.82 e HR=0.61, IC 95%: da 0.48 a 0.78, rispettivamente ) e il composito di insufficienza cardiaca o morte ( HR=0.63, IC 95%: 0.57 a 0.70 e HR=0.56, IC 95%: da 0.50 a 0.62, rispettivamente ) nei pazienti con e senza malattia cardiovascolare.

In conclusione, in questo ampio studio multinazionale di tipo osservazionale, il trattamento con inibitori di SGLT-2 è risultato associato a un minor rischio di morte e di insufficienza cardiaca, indipendentemente dalle malattie cardiovascolari preesistenti.
Gli studi clinici in corso forniranno ulteriori evidenze riguardo al beneficio degli inibitori di SGLT-2 nei pazienti senza malattia cardiovascolare. ( Xagena2018 )

Bodegård J et al, J Am Coll Cardiol 2018; 71: 2497-2506

Endo2018 Cardio2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli

Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...


È stato valutato il rischio di complicanze materne e perinatali avverse tra gravidanze gemellari e singole affette da diabete mellito...


Le interruzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi possono causare una carenza di arginina-vasopressina, nota anche come diabete insipido centrale. I pazienti con questa...


L’intervento sullo stile di vita pre-concezionale ha il potenziale di ridurre il diabete mellito gestazionale, ma mancano dati di studi...


ONWARDS 6 ha confrontato l’efficacia e la sicurezza dell’Insulina sottocutanea Icodec ( Icodec ) una volta a settimana e dell’insulina...


Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...


Il diabete mellito ( DM ) contribuisce in modo significativo alla sindrome metabolica e agli eventi cardiovascolari e può essere...


Semaglutide orale una volta al giorno è un efficace trattamento del diabete di tipo 2. L'obiettivo dello studio è stato...


A. La modifica dello stile di vita ( terapia medica nutrizionale [ dieta ], attività fisica, astensione dal fumo ) rappresenta...


La presa in carico della persona con diabete mellito di tipo 2 comporta non soltanto la prescrizione della terapia farmacologica...