Diabete mellito: gli analoghi insulinici ad azione rapida o prolungata offrono pochi benefici rispetto alle insuline tradizionali
Benchè gli analoghi dell’Insulina siano comunemente prescritti per il trattamento del diabete mellito, c’è incertezza riguardo al loro uso ottimale.
Ricercatori del Canadian Agency for Drugs and Technologies in Health ( CADTH ) ha compiuto una meta-analisi per confrontare gli esiti degli analoghi dell’Insulina con quelli dell’Insulina tradizionale nel trattamento del diabete di tipo 1, di tipo 2 e gestazionale.
Sono state aggiornate due precedenti revisioni sistematiche sull’efficacia e sulla sicurezza di analoghi insulinici ad azione rapida e lenta.
Nell’analisi degli analoghi dell’insulina ad azione rapida sono stati inclusi 68 studi randomizzati e controllati, mentre nell’analisi degli analoghi ad azione lenta ne sono stati inclusi 49.
La maggior parte degli studi era di breve-media durata e di bassa qualità.
Riguardo all’emoglobina glicata ( HbA1c ), sono state riscontrate differenze minime tra gli analoghi ad azione rapida e la regolare Insulina umana negli adulti con diabete mellito di tipo 1 ( differenza media pesata per Insulina Lispro: -0,09%; per Insulina Aspart -0,13% ).
Sono stati osservati esiti simili tra i pazienti con diabete mellito di tipo 2 ( differenza media pesata per Insulina Lispro: -0,03%; per Insulina Aspart: -0,09% ).
Le differenze tra analoghi insulinici ad azione prolungata e Insulina protamina neutra di Hagedorn ( NPH ) in termini di emoglobina A1c sono risultate marginali tra gli adulti con diabete di tipo 1 ( differenza media pesata per Insulina Glargine: -0,11%; per Insulina Detemir: -0,06% ) e tra gli adulti con diabete di tipo 2 ( differenza media pesata per Insulina Glargine: -0,05%; per Insulina Detemir: 0,13% ).
I benefici in termini di riduzione dell’ipoglicemia sono risultati inconsistenti.
Non sono stati raccolti dati sufficienti a sostegno della superiorità degli analoghi insulinici all’Insulina tradizionale nella riduzione delle complicanze a lungo termine del diabete o della mortalità.
In conclusione, gli analoghi insulinici ad azione rapida o prolungata offrono pochi benefici in più delle insuline tradizionali in termini di controllo glicemico o ridotta ipoglicemia.
Sono necessari studi a lungo termine e di alta qualità per determinare se gli analoghi insulinici siano in grado di ridurre il rischio a lungo termine di complicazioni associate al diabete. ( Xagena2009 )
Singh SR et al, CMAJ 2009;180: 385-397
Farma2009 Endo2009
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