Galvus: un nuovo farmaco per il diabete di tipo 2
Galvus ( Vildagliptin ) è stato approvato dall’EMEA, l’Agenzia europea per i farmaci, nel trattamento del diabete mellito di tipo 2.
E’ il secondo inibitore della dipeptidil peptidasi 4 ( DPP-4 ) ad essere approvato in Europa, dopo Januvia ( Sitagliptin ).
La dipeptidil-peptidasi 4 degrada le incretine, ed aumentando i livelli di GLP-1 ( glucagon-like peptide ), incrementa la secrezione di insulina da parte delle cellule beta pancreatiche in risposta al glucosio.
Galvus non è stato ancora approvato negli Stati Uniti. L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha richiesto uno studio aggiuntivo per valutare la sicurezza di Galvus nei pazienti con alterata funzione renale.
In Europa Novartis, la società produttrice di Galvus, ha modificato lo schema posologico, che è attualmente il seguente: 50 mg 1 volta die, o se necessario 50 mg 2 volte die ( anziché 100 mg 1 volta die ).
Lo schema posologico di 100 mg 1 volta die è risultato associato ad una maggiore incidenza di innalzamento dei livelli degli enzimi epatici, rispetto ai dosaggi più bassi.
Prima di iniziare il trattamento con Galvus è raccomandata l’esecuzione di test di funzionalità epatica.
Galvus è indicato solo in associazione ad un glitazone ( Pioglitazone, Rosiglitazone ), alla Metformina o ad una sulfonilurea.
Gli inibitori DPP-4 possono produrre eventi avversi che condizionano la compliance.
Tra questi si segnalano soprattutto, sintomi a carico delle vie aeree superiori ( rinite, rinofaringite ), ma anche bronchiti di incerta origine.
In studi non clinici di tossicologia ( esperimenti su scimmie ), il trattamento con Galvus è risultato associato a lesioni cutanee, comprese vescicole ed ulcerazioni alle estremità.
Benchè negli studi clinici non sia stata osservata un’aumentata incidenza di lesioni della cute, l’esperienza al riguardo è limitata.
Durante il periodo post-marketing, con un farmaco appartenente alla stessa classe terapeutica, Januvia, sono stati segnalate reazioni di ipersensibilità, la cui frequenza è sconosciuta: anafilassi, angioedema, eruzione cutanea ed orticaria.
Galvus non è un sostituto dell’Insulina nei pazienti insulino-dipendenti, e pertanto, non deve essere impiegato nei pazienti con diabete di tipo 1 o nel trattamento della chetoacidosi diabetica.
Galvus non è raccomandato nei pazienti con compromissione della funzionalità renale da moderata a grave, o nei pazienti in emodialisi con malattia renale allo stadio terminale, perché l’esperienza in tal senso è limitata.
Galvus non deve essere impiegato nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica, compresi i pazienti con valori di ALT o AST, prima del trattamento, maggiori di 3 volte il limite massimo normale ( ULN ).
I pazienti, che durante trattamento con Valdagliptin sviluppano ittero o altri segni che suggeriscono disfunzione epatica, devono sospendere il trattamento.
Galvus deve essere impiegato con prudenza nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia in classe funzionale NHYA I-II, a causa dei dati limitati.
Non è raccomandato l’uso di Vildagliptin nei pazienti con classe NYHA III e IV. ( Xagena2008 )
Fonte: EMEA, 2008
Farma2008 Endo2008
Indietro
Altri articoli
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Diabete mellito gestazionale ed esiti avversi materni e perinatali nelle gravidanze gemellari e singole
È stato valutato il rischio di complicanze materne e perinatali avverse tra gravidanze gemellari e singole affette da diabete mellito...
Ossitocina in risposta al test di provocazione con MDMA nei pazienti con deficit di arginina-vasopressina nel diabete insipido centrale
Le interruzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi possono causare una carenza di arginina-vasopressina, nota anche come diabete insipido centrale. I pazienti con questa...
Stile di vita pre-gravidanza per ridurre la recidiva del diabete mellito gestazionale
L’intervento sullo stile di vita pre-concezionale ha il potenziale di ridurre il diabete mellito gestazionale, ma mancano dati di studi...
Insulina Icodec una volta a settimana rispetto a insulina Degludec una volta al giorno come parte di un regime basal-bolus in soggetti con diabete di tipo 1: studio ONWARDS 6
ONWARDS 6 ha confrontato l’efficacia e la sicurezza dell’Insulina sottocutanea Icodec ( Icodec ) una volta a settimana e dell’insulina...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Associazione tra uso di farmaci anticonvulsivanti a lungo termine e incidenza del diabete mellito di tipo 2
Il diabete mellito ( DM ) contribuisce in modo significativo alla sindrome metabolica e agli eventi cardiovascolari e può essere...
Efficacia e sicurezza di Semaglutide orale una volta al giorno 25 mg e 50 mg rispetto a 14 mg negli adulti con diabete di tipo 2: studio PIONEER PLUS
Semaglutide orale una volta al giorno è un efficace trattamento del diabete di tipo 2. L'obiettivo dello studio è stato...
Diabete di tipo 2: indicazioni per la prescrivibilità di farmaci a carico del Sistema sanitario nazionale - Nota 100
A. La modifica dello stile di vita ( terapia medica nutrizionale [ dieta ], attività fisica, astensione dal fumo ) rappresenta...
Trattamento del diabete di tipo 2: valori di emoglobina glicata e impiego di Metformina
La presa in carico della persona con diabete mellito di tipo 2 comporta non soltanto la prescrizione della terapia farmacologica...