Inibitori SGLT2: informazioni sul rischio potenziale di amputazione delle dita del piede nei pazienti con diabete mellito di tipo 2
L' EMA ( European Medicines Agency ) sta informando sul potenziale aumento del rischio di amputazione degli arti inferiori ( che riguarda soprattutto le dita del piede ) nei pazienti che assumono gli inibitori SGLT2 Canagliflozin, Dapagliflozin ed Empagliflozin, utilizzati per il diabete mellito di tipo 2.
Ai pazienti che assumono questi medicinali l’Agenzia ricorda di effettuare un regolare controllo dei piedi, e di seguire i consigli del proprio medico sulla cura preventiva di routine del piede.
I pazienti devono anche informare il medico se notano eventuali ferite o scolorimento, o se i piedi sono molli o doloranti.
La revisione degli inibitori SGLT2 è stata avviata a seguito di un aumento delle amputazioni degli arti inferiori ( che riguarda soprattutto le dita del piede ) nei pazienti che assumevano Canagliflozin in due studi clinici, CANVAS e CANVAS-R.
Gli studi, che sono ancora in corso, coinvolgevano pazienti ad alto rischio di problemi cardiaci, e confrontavano Canagliflozin con il placebo.
Tutti i pazienti con diabete mellito ( in particolare quelli con diabete scarsamente controllato e con problemi cardiaci e dei vasi sanguigni ) sono a più alto rischio di infezione e ulcere ( piaghe ) che possono portare ad amputazioni.
Non è ancora chiaro il meccanismo con cui Canagliflozin può aumentare il rischio di amputazione.
Non è stato osservato aumento di amputazioni degli arti inferiori in studi con gli altri medicinali della stessa classe, Dapagliflozin ed Empagliflozin. Tuttavia, i dati ad oggi disponibili sono limitati, e il rischio potrebbe riguardare anche questi medicinali.
Dagli studi in corso con Canagliflozin, Dapagliflozin ed Empagliflozin sono attesi ulteriori dati. Nelle informazioni del prodotto di questi medicinali sarà inclusa un’avvertenza sul potenziale aumento di rischio di amputazione delle dita.
Per Canagliflozin le informazioni del prodotto includeranno anche l’amputazione degli arti inferiori come effetto indesiderato non-comune ( che si verifica cioè tra 1 e 10 pazienti su 1.000 ).
I medici possono considerare l'interruzione del trattamento con Canagliflozin se i pazienti sviluppano significative complicanze del piede, come infezione della pelle o ulcere.
La revisione degli inibitori SGLT2 è stata effettuata dal Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza ( PRAC ) dell’EMA. Le raccomandazioni PRAC sono ora state approvate dal Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ), e saranno inviate alla Commissione Europea per l’adozione di una decisione finale giuridicamente vincolante, valida in tutta l'Unione Europea ( UE ).
Informazioni per gli operatori sanitari
• E’ stato osservato in due studi clinici a lungo termine, CANVAS e CANVAS-R, un incremento dell’amputazione degli arti inferiori ( che riguarda soprattutto le dita del piede ) nei pazienti che assumevano Canagliflozin rispetto a quelli trattati con placebo. Negli studi, che sono ancora in corso, sono coinvolti pazienti ad alto rischio cardiovascolare.
• Sebbene non sia stato osservato un incremento delle amputazioni in studi con gli altri inibitori SGLT2, Dapagliflozin ed Empagliflozin, i dati ad oggi disponibili sono limitati e il rischio potrebbe riguardare anche questi medicinali.
• Il meccanismo di base attraverso il quale Canagliflozin può aumentare il rischio di amputazione non è stato stabilito, e non sono stati identificati altri fattori di rischio oltre a quelli generali per le amputazioni.
• A titolo di precauzione, i pazienti che assumono un inibitore SGLT2 devono essere informati sull'importanza della cura preventiva di routine del piede.
• Per Canagliflozin si deve anche tenere in considerazione di monitorare attentamente i pazienti a più alto rischio di amputazione, e di avvisarli sull'importanza di mantenere una adeguata idratazione.
• Si può considerare l'interruzione del trattamento con Canagliflozin nei pazienti in cui si verificano eventi che precedono l'amputazione, come ulcera cutanea degli arti inferiori, infezione, osteomielite o cancrena.
Informazioni sugli studi CANVAS e CANVAS-R
CANVAS ( Canagliflozin Cardiovascular Assessment Study ) è uno studio a lungo termine in corso, con l’obiettivo di valutare se Canagliflozin riduce le malattie cardiovascolari ( del cuore e vasi sanguigni ). Lo studio ha messo a confronto gli effetti di Canagliflozin rispetto al placebo insieme alla cura standard, nei pazienti diabetici ad alto rischio di problemi cardiaci.
CANVAS è stato autorizzato tra il 2009 e il 2010 nei seguenti paesi dell'UE: Belgio, Repubblica Ceca, Estonia, Francia, Germania, Ungheria, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito.
A partire da settembre 2016, l'incidenza di amputazione degli arti inferiori ( che riguarda soprattutto le dita del piede ) nello studio CANVAS era 7 su 1000 pazienti-anno con Canagliflozin 100 mg al giorno, e 5 su 1000 pazienti-anno con Canagliflozin 300 mg al giorno, rispetto ai 3 su 1000 pazienti-anno con il placebo.
Un paziente-anno è equivalente a 1 paziente che assume il farmaco per 1 anno.
Lo studio ha arruolato circa 4.300 pazienti.
Il CANVAS-R è uno studio in corso con una popolazione simile a CANVAS. Lo scopo di questo studio è quello di valutare l'effetto di Canagliflozin rispetto al placebo sulla progressione dell’albuminuria ( presenza di albumina nelle urine, che è un segno precoce di malattia renale ) nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 trattati con la terapia standard, ma la cui glicemia non è ben controllata e che sono ad aumentato rischio di malattie cardiovascolari.
CANVAS-R è stato autorizzato nei seguenti Paesi europei: Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Spagna, Svezia e Regno Unito.
A partire da settembre 2016, l'incidenza di amputazione degli arti inferiori è stata 8 su 1.000 pazienti-anno con Canagliflozin e 4 su 1000 pazienti-anno con il placebo.
Lo studio ha arruolato più di 5.800 pazienti.
Le incidenze delle amputazioni degli arti inferiori menzionate sopra sia per CANVAS che CANVAS-R si basano su dati provvisori, e i tassi di incidenza finali dipenderanno dall’analisi dei dati definitivi dello studio.
Maggiori informazioni sui medicinali
Canagliflozin, Dapagliflozin ed Empagliflozin sono medicinali per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 appartenenti alla classe degli inibitori del co-trasporto sodio-glucosio ( SGLT2 ). Bloccano una proteina nei reni chiamata SGLT2, che riassorbe il glucosio dalle urine nel sangue quando il sangue viene filtrato nei reni. Bloccando l'azione di SGLT2, questi medicinali determinano una maggiore escrezione di glucosio attraverso l'urina, riducendo così i livelli di glucosio nel sangue.
I seguenti medicinali contenenti inibitori SGLT2 sono attualmente autorizzati nell’Unione Europea: Ebymect ( Dapagliflozin / Metformina ), Edistride ( Dapagliflozin ), Forxiga ( Dapagliflozin ), Invokana ( Canagliflozin ), Jardiance ( Empagliflozin ), Synjardy ( Empagliflozin / Metformina ), Vokanamet ( Canagliflozin / Metformina ) e Xigduo ( Dapagliflozin / Metformina ). ( Xagena2017 )
Fonte: EMA, 2017
Endo2017 Chiru2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Prediabete e rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica tra gli adulti sopravvissuti a tumore infantile nella coorte St Jude Lifetime
Poco si sa circa la prevalenza del prediabete e il rischio associato di eventi cardiovascolari e malattia renale cronica (...
Diabete mellito gestazionale ed esiti avversi materni e perinatali nelle gravidanze gemellari e singole
È stato valutato il rischio di complicanze materne e perinatali avverse tra gravidanze gemellari e singole affette da diabete mellito...
Ossitocina in risposta al test di provocazione con MDMA nei pazienti con deficit di arginina-vasopressina nel diabete insipido centrale
Le interruzioni dell’asse ipotalamo-ipofisi possono causare una carenza di arginina-vasopressina, nota anche come diabete insipido centrale. I pazienti con questa...
Stile di vita pre-gravidanza per ridurre la recidiva del diabete mellito gestazionale
L’intervento sullo stile di vita pre-concezionale ha il potenziale di ridurre il diabete mellito gestazionale, ma mancano dati di studi...
Insulina Icodec una volta a settimana rispetto a insulina Degludec una volta al giorno come parte di un regime basal-bolus in soggetti con diabete di tipo 1: studio ONWARDS 6
ONWARDS 6 ha confrontato l’efficacia e la sicurezza dell’Insulina sottocutanea Icodec ( Icodec ) una volta a settimana e dell’insulina...
Semaglutide ed esiti cardiovascolari nell'obesità senza diabete
Semaglutide ( Wegovy ), un agonista del recettore di GPL-1 ( peptide-1 simil-glucagone ), ha dimostrato di ridurre il rischio...
Associazione tra uso di farmaci anticonvulsivanti a lungo termine e incidenza del diabete mellito di tipo 2
Il diabete mellito ( DM ) contribuisce in modo significativo alla sindrome metabolica e agli eventi cardiovascolari e può essere...
Efficacia e sicurezza di Semaglutide orale una volta al giorno 25 mg e 50 mg rispetto a 14 mg negli adulti con diabete di tipo 2: studio PIONEER PLUS
Semaglutide orale una volta al giorno è un efficace trattamento del diabete di tipo 2. L'obiettivo dello studio è stato...
Diabete di tipo 2: indicazioni per la prescrivibilità di farmaci a carico del Sistema sanitario nazionale - Nota 100
A. La modifica dello stile di vita ( terapia medica nutrizionale [ dieta ], attività fisica, astensione dal fumo ) rappresenta...
Trattamento del diabete di tipo 2: valori di emoglobina glicata e impiego di Metformina
La presa in carico della persona con diabete mellito di tipo 2 comporta non soltanto la prescrizione della terapia farmacologica...