L’assunzione di Niacina per un periodo prolungato può aumentare il rischio di diabete mellito di nuova insorgenza


I risultati di una meta-analisi hanno indicato un maggior rischio, seppur moderato, di diabete mellito di nuova insorgenza dopo trattamento con Niacina, a prescindere dalla terapia con statine o Laropiprant.

La meta-analisi ha preso in esame 11 studi randomizzati e controllati, tra cui gli studi AIM-HIGH e HPS2-THRIVE.

Tutti gli studi esaminati avevano arruolato 50 o più soggetti, che al basale non soffrivano di diabete.
Il follow-up medio è stato di almeno 24 settimane.

In totale, l’analisi è stata compiuta su 26.340 soggetti, partecipanti a 11 studi, senza diabete all’arruolamento; di questi 13.121 erano stati trattati con Niacina, mentre 13.219 avevano assunto terapia di controllo.

Nel corso di un follow-up medio ponderato di 3.6 anni, a 1.371 ( 5.22% ) soggetti è stato diagnosticato il diabete; di questi, 725 ( 5.22% ) erano stati assegnati a Niacina e 646 ( 5.53% ) avevano assunto terapia di controllo.

Il rischio ( risk ratio ) di diabete mellito di nuova insorgenza con la terapia a base di Niacina è stato pari a 1.34 ( IC 95%, 1.21-1.49 ), che equivale a 1 caso di diabete di nuova insorgenza ogni 43 persone inizialmente non-diabetiche trattate con Niacina per 5 anni.

Il rischio moderato di diabete di nuova insorgenza non è stato modificato dall’aver ricevuto come terapia background le statine ( P=0.88 ) o terapia di combinazione con Laropiprant ( P =0.52 ).

Il meccanismo alla base dell’effetto negativo della Niacina sul controllo glicemico e sul rischio di diabete non è noto. ( Xagena2016 )

Fonte: Heart, 2016

Cardio2016 Endo2016 Farma2016


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