L’inibitore della fosfodiesterasi Cilostazolo induce regressione dell’aterosclerosi carotidea nei pazienti con diabete mellito di tipo 2


I farmaci antipiastrinici sono efficaci nel prevenire la ricorrenza di aterosclerosi nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, ma tuttavia efficacia e utilità di due diversi farmaci antipiastrinici, Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ) e Cilostazolo ( Pletal ), nella progressione dell'ispessimento dell'intima-media carotidea non sono note.

Per confrontare la prevenzione con Cilostazolo e con Aspirina della progressione dell'aterosclerosi, è stato condotto uno studio prospettico, randomizzato, in aperto, con endpoint in cieco in 4 Paesi dell'Est asiatico.

In totale, 329 pazienti con diabete mellito di tipo 2 con sospetta malattia arteriosa periferica sono stati assegnati a un gruppo trattato con Aspirina ( da 81 a 100 mg/die ) o con Cilostazolo ( da 100 a 200 mg/die ).

I cambiamenti nello spessore dell'intima-media dell'arteria carotide comune nel corso dei 2 anni del periodo di osservazione sono stati valutati come endpoint primario.

La regressione nell’ispessimento dell’intima-media dell'arteria carotide comune massimo sinistro, massimo destro, medio sinistro e medio destro è risultata significativamente superiore con Cilostazolo rispetto ad Aspirina ( -0.088 versus 0.059mm, P inferiore a 0.001; -0.042 versus 0.045 mm, P=0.003; -0.043 versus 0.028mm, P=0.004 e -0.024 versus 0.048mm, P inferiore a 0.001 ).

In un’analisi di regressione aggiustata per possibili fattori confondenti come i livelli di lipidi e di emoglobina glicosilata ( HbA1c ), i miglioramenti nello spessore dell'intima-media dell'arteria carotide comune, ottenuti mediante trattamento con Cilostazolo, rispetto ad Aspirina, sono rimasti significativi.

In conclusione, rispetto all’Aspirina, il Cilostazolo inibisce in modo potente la progressione dello spessore dell'intima-media, un marcatore surrogato noto di eventi cardiovascolari, nei pazienti con diabete mellito di tipo 2. ( Xagena2010 )

Katakami N et al, Circulation 2010;121: 2584-2591



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