Pazienti con diabete di tipo 2 trattati con inibitori DPP-4 o altri farmaci ipoglicemizzanti orali: rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca
I farmaci ipoglicemizzanti orali sono associati ad aumento del rischio di scompenso cardiaco.
Data l'assenza di dati comparativi tra classi di farmaci, è stato effettuato uno studio retrospettivo in 32 Servizi Sanitari di 16 Regioni italiane che rappresentano una popolazione di 18 milioni di individui, per valutare l'associazione tra rischio di insufficienza cardiaca e l'uso di sulfaniluree, inibitori della dipeptidil peptidasi 4 [ DPP-4i ], e glitazoni ( detti anche tiazolidinedioni ).
I ricercatori hanno estratto i dati sui pazienti con diabete di tipo 2 che hanno iniziato il trattamento con gli inibitori DPP-4, tiazolidinedioni, o sulfoniluree da soli o in combinazione con Metformina durante un tempo di arruolamento di 2 anni.
L'endpoint era l’ospedalizzazione per insufficienza cardiaca che si verifica dopo i primi 6 mesi di terapia, e l'osservazione è stata prorogata per un massimo di 4 anni.
Un totale di 127.555 pazienti sono stati inclusi, di cui il 14.3% erano in trattamento con gli inibitori DPP-4, il 72.5% su sulfanilurea, il 13.2% su tiazolidinedioni, con in media il 70.7% in trattamento con Metformina come terapia di combinazione.
I pazienti nei tre gruppi differivano in modo significativo per le caratteristiche basali: età, sesso, indice di Charlson, farmaci concomitanti, e gli eventi cardiovascolari precedenti.
Durante una media di 2.6 anni di follow-up, dopo aggiustamento per fattori confondenti, l'uso degli inibitori DPP-4 è risultato associato a un ridotto rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca rispetto a sulfoniluree [ hazard ratio, HR = 0.78; 95% intervallo di confidenza ( IC ) 0.62-0.97; P = 0.026 ].
Dopo abbinamento per punteggio di propensione, l'analisi è stata limitata a 39.465 pazienti, e l'uso degli inibitori DPP-4 era ancora associato a un minor rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca ( HR = 0,70; IC 95% 0,52-0,94; p = 0.018).
In conclusione, in un grande studio osservazionale, l'uso di inibitori DPP-4 risulta associato a un ridotto rischio di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca rispetto alle sulfoniluree. ( Xagena2015 )
Fadini GP et al, Eur Heart Journal 2015; Epub ahead of print
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