Synjardy nel trattamento del diabete mellito di tipo 2 non adeguatamente controllato
Synjardy è un medicinale antidiabetico indicato, in aggiunta alla dieta e all'esercizio fisico, negli adulti con diabete di tipo 2 per migliorare il controllo dei livelli di glucosio ematico. Contiene due principi attivi, Empagliflozin e Metformina.
Synjardy è indicato nei seguenti gruppi: a) nei pazienti i cui livelli di glucosio ematico non sono adeguatamente controllati dalla massima dose tollerata della Metformina in monoterapia; nei pazienti che assumono Metformina come terapia aggiuntiva in associazione ad altri medicinali antidiabetici, compresa l'Insulina, quando le combinazioni di questi con Metformina da sola non sono sufficienti; nei pazienti che stanno già assumendo Metformina ed Empagliflozin in compresse separate.
Synjardy è disponibile sotto forma di compresse ( 5 o 12.5 mg di Empagliflozin con 850 o 1.000 mg di Metformina ) e può essere ottenuto soltanto con prescrizione medica.
La dose raccomandata è una compressa due volte al giorno. Generalmente la terapia inizia con una compressa che fornisce la dose di Metformina che il paziente sta già assumendo, con l'aggiunta della dose minima ( 5 mg ) di Empagliflozin. Le dosi vanno adeguate al bisogno.
Quando Synjardy viene usato in associazione con l'Insulina o con medicinali che stimolano la produzione di Insulina da parte dell'organismo, può essere necessaria una dose inferiore per ridurre il rischio di ipoglicemia ( bassi livelli di glicemia ).
Il trattamento con questo medicinale non è raccomandato in alcuni pazienti, tra cui i soggetti di età pari o superiore a 85 anni o con compromissione moderata o grave della funzione renale.
Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia in cui l'organismo non produce la quantità di Insulina sufficiente a controllare il livello di glucosio nel sangue oppure in cui l'organismo non riesce a impiegare l'Insulina in modo efficace, il che comporta un aumento dei livelli diglicemia.
I due principi attivi contenuti in Synjardy agiscono in maniera diversa per ridurre il glucosio ematico e, quindi, per controllare i sintomi della malattia.
Empagliflozin agisce bloccando una proteina presente nei reni, denominata cotrasportatore di sodio-glucosio di tipo 2 ( SGLT2 ), che normalmente riassorbe il glucosio dalle urine nel torrente ematico. Bloccando l'azione di questa proteina, Empagliflozin induce l'eliminazione di più glucosio attraverso l'urina e, di conseguenza, la riduzione dei livelli di glucosio nel sangue. Empagliflozin è autorizzato nell'Unione Europea con la denominazione commerciale Jardiance dal 2014.
Il principio attivo Metformina agisce principalmente bloccando la produzione di glucosio nel fegato e riducendone l'assorbimento nell'intestino. La Metformina è disponibile nell'Unione Europea dagli anni cinquanta.
I benefici di Empagliflozin in combinazione con Metformina sono stati dimostrati nell'ambito di tre studi principali condotti su 1.679 pazienti con diabete mellito di tipo 2 e nei quali i livelli ematici di glucosio non erano adeguatamente controllati dalla Metformina, da sola o in associazione con altri medicinali antidiabetici ( tra cui Pioglitazone o un tipo di medicinale antidiabetico denominato sulfonilurea ).
Negli studi l'efficacia di Empagliflozin e Metformina è stata confrontata con quella di placebo e Metformina.
La principale misura dell'efficacia era la variazione del livello ematico della emoglobina glicosilata ( HbA1c ), che fornisce un'indicazione dell'efficacia del controllo della glicemia, dopo 24 settimane di trattamento.
Dagli studi è emersa una maggiore riduzione di HbA1c nei soggetti trattati con Empagliflozin e Metformina rispetto al gruppo trattato con placebo e Metformina.
Nel complesso, è stata registrata una ulteriore riduzione dello 0.58% con una combinazione che forniva una dose di 5 mg di
Empagliflozin due volte al giorno e dello 0.62% con la dose di 12.5 mg.
In entrambi i casi si è trattato di riduzioni clinicamente rilevanti.
Benefici analoghi sono stati osservati negli studi, indipendentemente dal tipo di medicinale antidiabetico usato nella combinazione.
Inoltre, i risultati hanno indicato che la combinazione era associata a una benefica riduzione del peso corporeo e della pressione
sanguigna.
Alcuni altri studi hanno fornito ulteriori conferme. Tra questi vi sono i proseguimenti degli studi principali, da cui si evince che i benefici della combinazione sono stati mantenuti con il protrarsi della terapia.
Dagli studi è infine emerso che Synjardy è efficace quanto Empagliflozin e Metformina assunti separatamente e che la combinazione ha contribuito a ridurre l'emoglobina glicosilata se aggiunta al trattamento con Insulina.
Gli effetti indesiderati più comuni di Synjardy sono ipoglicemia quando il medicinale è assunto con una sulfonilurea o con Insulina, infezioni delle vie urinarie o dei genitali, e minzione aumentata.
Synjardy non deve essere utilizzato in pazienti: con chetoacidosi diabetica o in pre-coma diabetico ( complicazioni gravi del diabete ); con compromissione della funzione renale moderata o grave o con condizioni a evoluzione rapida con potenziale alterazione della funzionalità renale come disidratazione, infezione grave o shock; con una condizione che potrebbe comportare un ridotto apporto di ossigeno ai tessuti ( ad esempio in pazienti trattati per insufficienza cardiaca in peggioramento, che hanno subito di recente un infarto miocardico, che hanno problemi respiratori o un calo repentino della pressione sanguigna ); con compromissione epatica o problemi di alcolismo o intossicazione da alcol.
Il Comitato per i medicinali per uso umano ( CHMP ) dell'Agenzia europea ( EMA ) ha deciso che i benefici di Synjardy
sono superiori ai rischi.
Il CHMP ha concluso che il medicinale potrebbe contribuire a indurre una riduzione clinicamente significativa della glicemia nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e che i benefici e i rischi sono in linea con quelli dei singoli principi attivi.
In considerazione dei timori riguardanti il rapporto rischi/benefici nei soggetti con ridotta funzionalità renale che assumono la combinazione a dose fissa, il CHMP ha raccomandato di limitare l'uso del medicinale in questi pazienti. ( Xagena2015 )
Fonte: EMA, 2015
Endo2015 Farma2015
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