Inibitori EGFR nel trattamento dei tumori solidi
La tumorigenesi è stata associata all’iperespressione del recettore del fattore di crescita epidermico, EGFR, ( trovato in circa il 70% dei tumori solidi) e del suo ligando. Questo ha indotto a pensare che un’inibizione dell’azione dell’EGFR potrebbe comportare un arresto o un rallentamento della proliferazione delle cellule tumorali. Sono in sperimentazione clinica gli inibitori della EGFR tirosinchinasi e gli anticorpi monoclonali all’EGFR. L’OSI-774 è un inibitore selettivo dell’EGFR tirosinchinasi sommnistrabile per os. La tossicità di questa molecola è prevalentemente cutanea ( rash acneiformi). In numero minore cefalea ed iperbilirubinemia asintomatica. L’OSI-774 impiegato da solo ha una scarsa efficacia e si sta sperimentando l’associazione con csostanze citotossiche come il 5-FluioroUracile. Il Cetuximab ( C225) è un anticorpo monoclonale con un alto grado di affinità per EGFR e capacità di prevenire l’attivazione della tirosin chinasi. Negli studi preliminari si è osservata una debole attività antitumorale di questo anticorpo e pertanto si sta valutando l’associazione con chemioterapici antitumorali ( Doxorubicina, Cisplatino). Anche per il C225 la principale tossicità è a livello dermatologico con rash cutanei e pustole. Sono state osservate anche reazioni allergiche. C225 è in fase III di ricerca clinica nel carcinoma a cellule squamose della testa e del collo e nel carcinoma colorettale ( studio COACT) associato all’Irinotecan, al 5-FluoroUracile e all Leucoverina. Iressa ( ZD1839) è un apiccola molecola sintetica , che si lega in modo selettivo al sito di legame per l’ATP del dominio intracellulare dellEGFR, bloccando l’attività dell’tirosinchiansi dell’EGFR.
E’ stata osservata un’attività sinergica quando Iressa è somministrata assieme al Paclitaxel e Cisplatino.
I principali effetti indesiderati di Iressa sono : tossicità cutanea e diarrea.
Studi sono in corso per verificare l’efficacia dell’associazione Iressa con un chemioterapico nel carcinoma polmonare non a piccole cellule e nel carcinoma mammario con iperespressione oltre che di EGFR , anche di HER-2/neu, assieme all’anticorpo monoclonale Trastuzumab.
Nonostante alcune buone indicazioni rimangono perplessità sull’impiego degli inibitori dell’EGFR nel trattamento dei tumori solidi per l’alta incidenza di effetti indesiderati di tipo dermatologico.
Inoltre diverse questioni aspettano ancora risposta:
1) gli inibitori dell’EGFR, per la loro scarsa efficacia nel tumore già sviluppato, potranno trovare impiego nella chemioprevenzione tumorale?
2) con quali citossici associare gli inibitori EGFR?
3) quali gli effetti collaterali dopo una somministrazione prolungata di inibitori dell’EGFR?
Carlo Franzini
Xagena2001
Indietro
Altri articoli
ASCO24 - Ivonescimab migliora la sopravvivenza libera da progressione nel cancro al polmone non-a-piccole cellule non-squamoso con mutazione di EGFR dopo fallimento di un inibitore tirosin-chinasico di EGFR. Studio HARMONi-A
Ivonescimab più chemioterapia è stato approvato in Cina, e ora è considerato il trattamento standard per i pazienti con carcinoma...
ASCO24 - Osimertinib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione, rispetto al placebo, nei pazienti con tumore al polmone non a piccole cellule con mutazione EGFR in fase avanzata. Studio LAURA
Uno studio randomizzato di fase 3 ha mostrato che Osimertinib ( Tagrisso ) dopo la chemioradioterapia ha migliorato drasticamente la...
Efficacia di Osimertinib sul sistema nervoso centrale con o senza chemioterapia nel cancro al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
E' stata riportata l'efficacia sul sistema nervoso centrale ( SNC ) di Osimertinib ( Tagrisso ) più chemioterapia di prima...
Nivolumab più chemioterapia nel tumore polmonare non-a-piccole cellule metastatico con mutazione di EGFR dopo progressione della malattia con gli inibitori della tirosina chinasi di EGFR: risultati finali di CheckMate 722
Lo studio di fase III CheckMate 722 ha valutato Nivolumab ( Opdivo ) più chemioterapia rispetto alla chemioterapia nei pazienti...
Atezolizumab più Bevacizumab e chemioterapia nei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione EGFR o ALK: studio ATTLAS, KCSG-LU19-04
Nel trattamento del tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) con una mutazione driver, il ruolo dell’anticorpo anti-PD-L1 dopo l’inibitore...
Sunvozertinib per i pazienti con carcinoma polmonare non-a-piccole cellule localmente avanzato o metastatico pretrattato con Platino e mutazione da inserzione dell'esone 20 di EGFR - Studio di fase 2 WU-KONG6
Sunvozertinib è un inibitore orale, irreversibile e selettivo della tirosina chinasi che presenta un profilo di sicurezza favorevole e un'attività...
Patritumab deruxtecan nel carcinoma al polmone non-a-piccole cellule con mutazione di EGFR dopo terapia con un inibitore della tirosina chinasi di EGFR e chemioterapia a base di Platino: studio HERTHENA-Lung01
Patritumab deruxtecan, o HER3-DXd, è un coniugato anticorpo-farmaco costituito da un anticorpo monoclonale completamente umano diretto al recettore 3 del...
Patritumab deruxtecan, un coniugato anticorpo-farmaco ha dimostrato efficacia nel tumore al polmone non-a-piccole cellule avanzato con mutazione di EGFR
Lo studio di fase II HERTHENA-Lung01 ha mostrato che il trattamento con il coniugato anticorpo-farmaco Patritumab deruxtecan ( HER3-DXd...
Sopravvivenza globale con Osimertinib nel tumore polmonare non-a-piccole cellule resecato con mutazione EGFR
Tra i pazienti con tumore polmonare non-a-piccole cellule ( NSCLC ) resecato, con mutazione del recettore del fattore di crescita...
Panitumumab più Trifluridina -Tipiracil come terapia di rechallenge anti-EGFR per il tumore colorettale metastatico refrattario RAS wild-type
Le attuali terapie di terza linea per i pazienti con tumore del colon-retto metastatico ( MCRC ) hanno un'efficacia limitata....