Dubbi sull’efficacia di Orlistat nei soggetti in sovrappeso con steatoepatite non-alcolica
I Ricercatori del Brooke Army Medical Center di Fort Sam Houston negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio clinico con lo scopo di determinare se Orlistat ( Xenical ), un inibitore dell’assorbimento dei grassi, in combinazione con un regime dietetico ipocalorico porta a riduzione del peso e miglioramento dell’istologia epatica in soggetti in sovrappeso con steatoepatite non-alcolica.
Cinquanta soggetti sovrappeso ( indice di massa corporea maggiore o uguale a 27 ) con steatoepatite non alcolica determinata mediante biopsia sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere una dieta di 1.400 kcal giornaliere più Vitamina-E ( 800 UI ) ogni giorno con o senza Orlistat ( 120 mg 3 volte al giorno ) per 36 settimane.
La biopsia epatica è stata ripetuta alla settimana 36.
Hanno completato lo studio 23 soggetti nel gruppo Orlistat/dieta/Vitamina E e 18 in quello dieta/Vitamina E.
L’età media era di 47 anni e l’indice di massa corporea medio di 36,4.
Quattro soggetti soffrivano di diabete.
Il gruppo Orlistat ha perso in media l’8,3% del peso corporeo rispetto al 6,0% del gruppo dieta/Vitamina E ( differenza statisticamente non significativa ).
I gruppi hanno mostrato miglioramenti simili riguardo ai livelli sierici di aminotransferasi, steatosi epatica, necroinfiammazione, insufflazione forzata e punteggi di attività della steatosi epatica non alcolica.
Stratificando in base al calo ponderale anzichè in base al trattamento, una perdita maggiore o uguale al 5% del peso corporeo ( n=24 ), rispetto a una inferiore al 5% ( n=17 ), è risultata correlata a un miglioramento della sensibilità all’insulina ( P=0,0001 ) e della steatosi ( P=0,015 ).
Confrontando i soggetti che hanno perso una percentuale il 9% o più del proprio peso corporeo ( n=16 ) con quelli che ne hanno perso meno ( n=25 ) sono stati osservati miglioramenti nella sensibilità all’insulina ( P<0,001 ), nei livelli di adiponectina ( P=0,03 ), nella steatosi ( P=0,005 ), nell’insufflazione forzata ( P=0,04 ), nell’infiammazione ( P=0,045 ) e nei punteggi di attività della steatosi epatica non-alcolica ( P=0,009 ).
Aumenti nei livelli di adiponectina sono risultati strettamente correlati a un miglioramento nell’insufflazione forzata e nei punteggi di attività della steatosi epatica non alcolica ( P=0,03 ).
Orlistat non ha incrementato la perdita di peso o migliorato i livelli degli enzimi epatici, le misure di resistenza all’insulina e l’istopatologia.
Tuttavia i soggetti che hanno avuto un calo ponderale maggiore o uguale al 5% del proprio peso corporeo in 9 mesi hanno migliorato la resistenza all’insulina e la steatosi, e quelli che hanno raggiunto un calo maggiore o uguale al 9% hanno anche ottnuto miglioramenti nell’istologia epatica. ( Xagena2009 )
Harrison SA et al, Hepatology 2009; 49: 80-86
Gastro2009 Endo2009 Farma2009
Indietro
Altri articoli
Resmetirom nella steatoepatite non-alcolica con fibrosi epatica
La steatoepatite non-alcolica ( NASH ) è una malattia epatica progressiva senza trattamento approvato. Resmetirom ( Rezdiffra ) è un...
Terapia antivirale ed esiti a 10 anni nel carcinoma epatocellulare resecato correlato al virus dell'epatite B e delll'epatite C
Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Semaglutide 2.4 mg una volta a settimana nei pazienti con cirrosi correlata a steatoepatite non-alcolica
I pazienti con cirrosi correlata alla steatoepatite non-alcolica ( NASH ) sono ad alto rischio di morbilità e mortalità correlata...
Sicurezza ed efficacia di Efruxifermina una volta a settimana rispetto al placebo nella steatoepatite non-alcolica: studio HARMONY
Il fattore di crescita dei fibroblasti 21 ( FGF21 ) regola il metabolismo e protegge le cellule dallo stress. Efruxifermina...
Prevalenza globale della steatosi epatica non-alcolica e della steatoepatite non-alcolica nella popolazione in sovrappeso e obesa
Il carico globale della steatosi epatica non-alcolica ( malattia del fegato grasso non-alcolica; NAFLD ) è parallelo all'aumento dei tassi...
Effetto degli antibiotici profilattici sulla mortalità nell'epatite grave correlata all'alcol
I benefici della profilassi antibiotica per i pazienti ospedalizzati con grave epatite correlata all'alcol non sono ben definiti. È stata determinata...
Chirurgia bariatrica - metabolica versus intervento sullo stile di vita più la migliore assistenza medica nella steatoepatite non-alcolica: studio BRAVES
Studi osservazionali hanno indicato che la chirurgia bariatrico-metabolica potrebbe migliorare notevolmente la steatoepatite non alcolica ( NASH ). Tuttavia, l'efficacia...
Associazione della terapia antivirale ad azione diretta con complicanze epatiche e non-epatiche e mortalità a lungo termine nei pazienti con epatite C cronica
L'epatite cronica C ( CHC ) e le sue complicanze sono associate ad alti tassi di morbilità e mortalità. Tuttavia,...
Sicurezza, farmacocinetica e farmacodinamica di Pegozafermin nei pazienti con steatoepatite non-alcolica
Le strategie di gestione della steatoepatite non-alcolica ( NASH ) si basano principalmente sulla modifica dello stile di vita, senza...