Ribavirina nel trattamento della bronchiolite grave da virus respiratorio sinciziale e dell'epatite C cronica


La Ribavirina ( Copegus, Rebetol, Virazole ) è un antivirale che agisce inibendo la replicazione di virus a DNA o a RNA, e trova indicazione nel trattamento della bronchiolite grave da virus respiratorio sinciziale ( RSV ) nei bambini, anche se non ci sono prove che la Ribavirina determini un miglioramento significativo, dal punto di visto clinico, della bronchiolite da virus RSV.
Inoltre la Ribavirina trova indicazione nel trattamento dell'epatite C cronica.

Posologia e modo di somministrazione

Nel trattamento della bronchiolite, la Ribavirina viene somministrata alla dose di 20 mg/ml per 12-18 ore per almeno 3 giorni fino ad un massimo di 7 giorni. Il farmaco viene fornito sotto forma di soluzione da somministrare per inalazione di aerosol o nebulizzazione mediante micronebulizzatore.
Nel trattamento dell'epatite-C cronica, la Ribavirina viene somministrata per via orale, negli adulti oltre i 18 anni, seguendo una posologia che viene stabilita in base al peso corporeo: 400 mg 2 volte al giorno in pazienti con peso corporeo inferiore a 65 kg; 400 mg al mattino e 600 mg la sera nei pazienti con peso corporeo tra i 65 e 85 kg; 600 mg, 2 volte al giorno in pazienti con peso corporeo maggiore di 85 kg. La Ribavirina nel trattamento dell’epatite C può essere somministrata in combinazione con Interferone alfa o a Peginterferone alfa.
Nei bambini e adolescenti tra 3 e 17 anni, la Ribavirina viene somministrata in associazione a Interferone alfa con la seguente posologia: 15 mg/kg al giorno, da frazionare in 2 dosi, in pazienti con peso corporeo inferiore a 47 kg; 200 mg al mattino e 400 mg la sera in pazienti con peso corporeo tra 47 e 49 kg; 400 mg, 2 volte al giorno in pazienti con peso corporeo tra 50 e 65 kg; mentre per gli adolescenti con peso corporeo maggiore di 65 kg viene seguita la posologia degli adulti.

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati che possono manifestarsi nel corso di trattamento con Ribavirina si distinguono in base alla via di somministrazione.
Gli eventi avversi nel corso di terapia con Ribavirina somministrata per via inalatoria interessano l'apparato respiratorio con: broncospasmo, oppressione toracica, dispnea e in particolare nei bambini ammalati gravemente, e nei soggetti con asma e broncopneumopatia cronica ostruttiva si osserva un peggioramento della respirazione; si possono osservare inoltre polmonite batterica e pneumotorace; raramente possono verificarsi anemia aspecifica ed emolisi.
A livello dell'apparato cardiovascolare si può presentare: tachicardia, palpitazioni e modificazioni della pressione arteriosa.
Gli eventi avversi che possono comparire, invece, con Ribavirina somministrata in associazione a Peginterferone alfa o Interferone alfa possono interessare a) l'apparato gastrointestinale con nausea, vomito, dolore addominale, ulcera peptica, flatulenza, diarrea, stitichezza, colite, pancreatite, alterazioni dell'appetito, perdita di peso; b) il sistema nervoso con: cefalea, capogiri, difficoltà di concentrazione, alterazione del gusto; c) il tessuto sottocutaneo e la cute con: alopecia, prurito, secchezza della pelle, rash e aumento della sudorazione; l'apparato muscolo scheletrico con: dolore, mialgie e artralgie.
Inoltre nella terapia di associazione ( Ribavirina e Peginterferone alfa o Interferone alfa ) si possono osservare alterazioni dei parametri ematici come: iperglicemia, riduzione della concentrazione di emoglobina, neutropenia, trombocitopenia, ipocalcemia, iperuricemia e alterazione della funzionalità tiroidea.
Nei bambini sottoposti a trattamento con Ribavirina in associazione con Peginterferone alfa o Interferone alfa può verificarsi un ritardo nella crescita con calo ponderale, malattia di Raynaud, ipercinesia, ipertrigliceridemia, dolore testicolare, alterazioni dentarie e discromie cutanee.

Controindicazioni e avvertenze

La Ribavirina è controindicata nei soggetti con ipersensibilità al principio attivo e agli eccipienti contenuti nella formulazione; Ribavirina sotto forma di aerosol è controindicata nei casi in cui è necessario ricorrere alla ventilazione assistita, poiché il farmaco può precipitare nell'apparecchio, che garantisce la ventilazione assistita, determinando una modificazione del suo funzionamento e un accumulo di liquido nel tubo endotracheale.
L'uso di Ribavirina per via orale è controindicata nei pazienti affetti da cardiopatia grave, instabile e non controllata almeno da 6 mesi; in caso di emoglobinopatie e gravi condizioni debilitanti.
Nell'insufficienza epatica grave o cirrosi scompensata non è richiesto un aggiustamento della posologia, mentre in caso di insufficienza epatica grave e nella cirrosi non compensata si consiglia di evitare la somministrazione orale.
La Ribavirina è inoltre controindicata in caso di malattia autoimmune, compresa l'epatite autoimmune e nei bambini affetti da gravi malattie psichiatriche.
Cautela deve essere prestata all'uso di Ribavirina per via inalatoria, in cui è consigliabile mantenere un adeguato bilancio dei liquidi e mantenere la terapia standard di supporto respiratorio; controllare gli elettroliti e il nebulizzatore poiché potrebbe verificarsi una precipitazione del preparato.
Nei pazienti con insufficienza renale lieve si raccomanda di non somministrare Ribavirina per via orale e di controllare i valori di emoglobina.
Cautela deve essere inoltre prestata nei pazienti cardiopatici, nei quali è necessario controllare l'ECG prima e durante il trattamento, sospendendo il farmaco in caso di comparsa di alterazioni nel tracciato; controllare, prima di iniziare la terapia, l'emocromo, le piastrine, gli elettroliti, la creatininemia, l'uricemia ed effettuare un test di funzionalità epatica. Questi controlli devono essere ripetuti a distanza di 2-4 settimane dall'inizio della terapia e in base alla comparsa dei segni clinici.
Nei bambini, prima di iniziare il trattamento con Ribavirina e ogni 3 mesi dall'inizio del trattamento, è raccomandato il controllo della funzionalità tiroidea.
L'uso di Ribavirina è controindicato nelle donne in gravidanza e durante il periodo dell'allattamento, poiché studi su animali hanno rivelato effetti teratogeni o embriotossici e una ridotta sopravvivenza di feti e neonati.

Interazioni

La Ribavirina può interagire con: 1) Didanosina ( aumento del rischio di effetti indesiderati ); 2) Stavudina ( possibile inibizione degli effetti della Stavudina e in caso di infezione da HIV un aumento della viremia plasmatica dell'HIV ). ( Xagena2009 )

Fonte: Guida all’uso dei farmaci, V Edizione

Link: Farmacologia.net

Link: MedicinaNews.it

Farma2009 Pneumo2009 Gastro2009 Inf2009


Indietro

Altri articoli

La steatoepatite non-alcolica ( NASH ) è una malattia epatica progressiva senza trattamento approvato. Resmetirom ( Rezdiffra ) è un...


Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...



I pazienti con cirrosi correlata alla steatoepatite non-alcolica ( NASH ) sono ad alto rischio di morbilità e mortalità correlata...


Il fattore di crescita dei fibroblasti 21 ( FGF21 ) regola il metabolismo e protegge le cellule dallo stress. Efruxifermina...


Il carico globale della steatosi epatica non-alcolica ( malattia del fegato grasso non-alcolica; NAFLD ) è parallelo all'aumento dei tassi...


I benefici della profilassi antibiotica per i pazienti ospedalizzati con grave epatite correlata all'alcol non sono ben definiti. È stata determinata...


Studi osservazionali hanno indicato che la chirurgia bariatrico-metabolica potrebbe migliorare notevolmente la steatoepatite non alcolica ( NASH ). Tuttavia, l'efficacia...


L'epatite cronica C ( CHC ) e le sue complicanze sono associate ad alti tassi di morbilità e mortalità. Tuttavia,...


Le strategie di gestione della steatoepatite non-alcolica ( NASH ) si basano principalmente sulla modifica dello stile di vita, senza...