Simeprevir una volta al giorno con Interferone pegilato e Ribavirina per il trattamento della epatite C genotipo 1 naïve alla terapia


Lo studio PILLAR di fase IIb, in doppio cieco, controllato con placebo, ha valutato l'efficacia e la sicurezza di due diverse dosi di Simeprevir ( SMV; Olysio ) somministrate una volta al giorno ( QD ) con Interferone pegilato alfa-2a ( Peg-IFN alfa-2a ) e Ribavirina ( RBV ) nei pazienti naïve al trattamento con infezione da virus della epatite C ( HCV ) genotipo 1.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a uno di cinque trattamenti: Simeprevir ( 75 o 150 mg QD ) per 12 o 24 settimane ooppure placebo, più Peg-IFN e Ribavirina.

I pazienti nel braccio Simeprevir hanno interrotto tutto il trattamento alla settimana 24, se erano stati soddisfatti i criteri di terapia guidata dalla risposta ( RGT ); i pazienti che non avevano soddisfatto i criteri di terapia risposta-guidata hanno proseguito con Peg-IFN e Ribavirina fino alla settimana 48, come hanno fatto i pazienti nel gruppo di controllo trattati con placebo.

I tassi di risposta virologica sostenuta ( SVR ) misurati 24 settimane dopo la fine prevista del trattamento ( SVR24 ) sono stati 74.7-86.1% nei gruppi Simeprevir contro 64.9% nel gruppo di controllo ( P minore di 0.05 per tutti i confronti, Simeprevir versus placebo, eccetto Simeprevir 75 mg per 24 settimane ).

Una risposta virologica rapida ( HCV RNA minore di 25 UI/ml, non-rilevabile alla settimana 4 ) è stata raggiunta dal 68-75.6% dei pazienti trattati con Simeprevir e dal 5.2% dei pazienti di controllo con placebo.

Secondo i criteri di terapia risposta-guidata, il 79.2-86.1% dei pazienti trattati con Simeprevir ha completato il trattamento di 24 settimane; l’85.2-95.6% di questi ha successivamente raggiunto SVR24.

Il profilo degli eventi avversi è risultato generalmente simile tra i gruppi Simeprevir e quelli di controllo, ad eccezione di una lieve iperbilirubinemia reversibile, senza anomalie nei livelli sierici di aminotransferasi, associata a dosi più elevate di Simeprevir.

In conclusione, Simeprevir una volta al giorno in combinazione con Peg-Interferone e Ribavirina ha migliorato in modo significativo i tassi di risposta virologica sostenuta rispetto a Peg-IFN e Ribavirina da soli, e ha consentito alla maggior parte dei pazienti di abbreviare la durata della terapia a 24 settimane. ( Xagena2013 )

Fried MW et al, Hepatology 2013; 58: 6: 1918-1929

Inf2013 Gastro2013 Farma2013


Indietro

Altri articoli

La steatoepatite non-alcolica ( NASH ) è una malattia epatica progressiva senza trattamento approvato. Resmetirom ( Rezdiffra ) è un...


Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...



I pazienti con cirrosi correlata alla steatoepatite non-alcolica ( NASH ) sono ad alto rischio di morbilità e mortalità correlata...


Il fattore di crescita dei fibroblasti 21 ( FGF21 ) regola il metabolismo e protegge le cellule dallo stress. Efruxifermina...


Il carico globale della steatosi epatica non-alcolica ( malattia del fegato grasso non-alcolica; NAFLD ) è parallelo all'aumento dei tassi...


I benefici della profilassi antibiotica per i pazienti ospedalizzati con grave epatite correlata all'alcol non sono ben definiti. È stata determinata...


Studi osservazionali hanno indicato che la chirurgia bariatrico-metabolica potrebbe migliorare notevolmente la steatoepatite non alcolica ( NASH ). Tuttavia, l'efficacia...


L'epatite cronica C ( CHC ) e le sue complicanze sono associate ad alti tassi di morbilità e mortalità. Tuttavia,...


Le strategie di gestione della steatoepatite non-alcolica ( NASH ) si basano principalmente sulla modifica dello stile di vita, senza...