Sofosbuvir per la epatite C cronica non-trattata in precedenza
In studi di fase 2, l’inibitore della polimerasi Sofosbuvir è risultato efficace nei pazienti non trattati in precedenza con infezione cronica da virus della epatite C ( HCV ) di genotipo 1, 2 o 3.
Sono stati condotti due studi di fase 3 in pazienti non-trattati in precedenza con infezione da virus HCV.
In uno studio a singolo gruppo e in aperto, è stato somministrato un regime di 12 settimane di Sofosbuvir più Peginterferone alfa-2a e Ribavirina in 327 pazienti con infezione da HCV di genotipo 1, 4, 5 o 6 ( 98% dei quali aveva genotipo 1 o 4 ).
In uno studio di non-inferiorità, 499 pazienti con infezione da HCV di genotipo 2 o 3 sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Sofosbuvir più Ribavirina per 12 settimane o Peginterferone alfa-2a più Ribavirina per 24 settimane.
Nei due studi, l’endpoint primario era una risposta virologica sostenuta a 12 settimane dopo il completamento della terapia.
Nello studio a gruppo singolo, una risposta virologica sostenuta è stata riportata nel 90% dei pazienti.
Nello studio di non-inferiorità, una risposta sostenuta è stata riportata nel 67% dei pazienti sia nel gruppo Sofosbuvir e Ribavirina sia in quello Peginterferone e Ribavirina.
I tassi di risposta nel gruppo Sofosbuvir e Ribavirina sono risultati più bassi tra i pazienti con infezione da virus di genotipo di tipo 3 che tra quelli con infezione da virus di genotipo 2 ( 56% vs 97% ).
Gli eventi avversi ( inclusi fatigue, cefalea, nausea e neutropenia ) sono risultati meno comuni con Sofosbuvir che con Peginterferone.
In conclusione, in uno studio a gruppo singolo di Sofosbuvir in combinazione con Peginterferone e Ribavirina, i pazienti con infezione causata in modo predominante da HCV di genotipo 1 o 4 hanno mostrato un tasso di risposta virologica sostenuta del 90% a 12 settimane.
In uno studio di non-inferiorità, pazienti con infezione da HCV di genotipo 2 o 3 che avevano ricevuto Sofosbuvir o Peginterferone con Ribavirina hanno mostrato tassi di risposta più o meno identici ( 67% ).
Gli eventi avversi sono risultati meno frequenti con Sofosbuvir che con Peginterferone. ( Xagena2013 )
Lawitz E et al, N Engl J Med 2013; 368: 1878-1887
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