Vosevi a base di Sofosbuvir, Velpatasvir e Voxilaprevir, per il trattamento negli adulti dell’epatite C cronica
Vosevi è un medicinale antivirale indicato per il trattamento negli adulti dell’epatite C cronica, una malattia infettiva causata dal virus dell’epatite C ( HCV ), che colpisce il fegato.
Vosevi contiene i principi attivi Sofosbuvir, Velpatasvir e Voxilaprevir.
Il trattamento con Vosevi deve essere iniziato e monitorato da un medico esperto nella gestione di pazienti affetti da infezione dovuta al virus dell’epatite C.
Vosevi è disponibile in compresse contenenti 400 mg di Sofosbuvir, 100 mg di Velpatasvir e 100 mg di Voxilaprevir.
La dose raccomandata è una compressa assunta una volta al giorno con il cibo per 8 o
12 settimane.
La durata del trattamento dipende dal fatto che i pazienti presentino cirrosi epatica o abbiano ricevuto un trattamento con altri antivirali ad azione diretta.
I principi attivi di Vosevi ( Sofosbuvir, Velpatasvir e Voxilaprevir ) bloccano l’azione di tre proteine che sono essenziali per la moltiplicazione del virus dell’epatite C.
Sofosbuvir blocca l’azione di un enzima denominato RNA polimerasi NS5B RNA-dipendente, Velpatasvir ha come bersaglio una proteina denominata NS5A, mentre Voxilaprevir blocca un enzima denominato proteasi NS3/4A. Bloccando queste proteine, Vosevi interrompe la moltiplicazione del virus dell’epatite C e l’infezione di nuove cellule.
In quattro studi principali condotti su 1 459 pazienti è stata dimostrata l’efficacia di Vosevi
nell’eliminazione di tutte e sei le specie ( genotipi ) del virus dell’epatite C, anche nei pazienti affetti da cirrosi epatica e in coloro che avevano precedentemente provato altri antivirali ad azione diretta.
Le percentuali di eliminazione con Vosevi sono state generalmente superiori al 95%.
In uno studio, oltre il 96% dei pazienti che avevano assunto Vosevi è risultato negativo all’HCV ( i loro esami del sangue non hanno mostrato alcuna traccia del virus ) dopo 12 settimane di trattamento rispetto a nessuno dei pazienti che avevano assunto placebo.
In un secondo studio, oltre il 97% dei pazienti che avevano assunto Vosevi è risultato negativo rispetto al 90% dei pazienti che avevano assunto solo Sofosbuvir / Velpatasvir.
In altri due studi, il 95-96% dei pazienti trattati con Vosevi è risultato negativo al virus rispetto al 96-98% dei pazienti che avevano assunto Sofosbuvir / Velpatasvir.
Gli effetti indesiderati più comuni di Vosevi ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono
cefalea, nausea e diarrea.
Vosevi non deve essere usato in concomitanza con determinati medicinali quali: Rosuvastatina ( medicinale per abbassare il colesterolo nel sangue ); Dabigatran etexilato ( medicinale per prevenire i coaguli di sangue ); prodotti contenenti Etinilestradiolo ( quali i contraccettivi ); Rifampicina, Rifabutina ( antibiotici solitamente usati per il trattamento della tubercolosi ); Carbamazepina, Fenobarbital, Fenitoina ( medicinali per l’epilessia ); Erba di San Giovanni ( un rimedio erboristico utilizzato contro la depressione e l’ansia ).
È stato dimostrato che Vosevi è estremamente efficace nell’eliminazione del virus dell’epatite C di tutti i genotipi dal sangue dei pazienti precedentemente trattati e non-trattati nonché di coloro che
manifestano cirrosi.
Il fatto che Vosevi possa essere somministrato per 8 settimane ( anziché delle consuete 12 settimane ) a pazienti che non manifestano cirrosi epatica è ritenuto un vantaggio.
Inoltre, è stato dimostrato che Vosevi è molto efficace nell’eliminazione del virus dell’epatite C nei pazienti in cui un precedente trattamento con un inibitore dell’NS5A non si è rivelato efficace. In termini di sicurezza, Vosevi è stato ben tollerato senza che sia emerso alcun rischio importante per la sicurezza.
L’Agenzia europea per i medicinali, EMA, ha deciso che i benefici di Vosevi sono superiori ai rischi.
La Società che commercializza Vosevi condurrà uno studio sui pazienti affetti in precedenza da epatocarcinoma per valutare il rischio di recidiva del tumore al fegato dopo il trattamento con antivirali ad azione diretta.
Lo studio è in corso di svolgimento alla luce dei dati che suggeriscono che i pazienti trattati
con medicinali appartenenti alla stessa classe di Vosevi affetti in precedenza da carcinoma epatico
possono essere a rischio di recidiva precoce di tumore. ( Xagena2017 )
Fonte: EMA, 2017
Inf2017 Gastro2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Resmetirom nella steatoepatite non-alcolica con fibrosi epatica
La steatoepatite non-alcolica ( NASH ) è una malattia epatica progressiva senza trattamento approvato. Resmetirom ( Rezdiffra ) è un...
Terapia antivirale ed esiti a 10 anni nel carcinoma epatocellulare resecato correlato al virus dell'epatite B e delll'epatite C
Esistono dati limitati sull’utilizzo del trattamento antivirale e sul suo impatto sugli esiti a lungo termine del carcinoma epatocellulare (...
Efficacia e sicurezza di JNJ-73763989, un siRNA, e del modulatore dell'assemblaggio del capside Bersacapavir con analoghi nucleosidici o nucleotidici per il trattamento dell'infezione cronica da virus dell'epatite B: studio REEF-1
JNJ-73763989 ( JNJ-3989 ), un piccolo RNA interferente, è mirato a tutti gli RNA del virus dell'epatite B ( HBV...
Semaglutide 2.4 mg una volta a settimana nei pazienti con cirrosi correlata a steatoepatite non-alcolica
I pazienti con cirrosi correlata alla steatoepatite non-alcolica ( NASH ) sono ad alto rischio di morbilità e mortalità correlata...
Sicurezza ed efficacia di Efruxifermina una volta a settimana rispetto al placebo nella steatoepatite non-alcolica: studio HARMONY
Il fattore di crescita dei fibroblasti 21 ( FGF21 ) regola il metabolismo e protegge le cellule dallo stress. Efruxifermina...
Prevalenza globale della steatosi epatica non-alcolica e della steatoepatite non-alcolica nella popolazione in sovrappeso e obesa
Il carico globale della steatosi epatica non-alcolica ( malattia del fegato grasso non-alcolica; NAFLD ) è parallelo all'aumento dei tassi...
Effetto degli antibiotici profilattici sulla mortalità nell'epatite grave correlata all'alcol
I benefici della profilassi antibiotica per i pazienti ospedalizzati con grave epatite correlata all'alcol non sono ben definiti. È stata determinata...
Chirurgia bariatrica - metabolica versus intervento sullo stile di vita più la migliore assistenza medica nella steatoepatite non-alcolica: studio BRAVES
Studi osservazionali hanno indicato che la chirurgia bariatrico-metabolica potrebbe migliorare notevolmente la steatoepatite non alcolica ( NASH ). Tuttavia, l'efficacia...
Associazione della terapia antivirale ad azione diretta con complicanze epatiche e non-epatiche e mortalità a lungo termine nei pazienti con epatite C cronica
L'epatite cronica C ( CHC ) e le sue complicanze sono associate ad alti tassi di morbilità e mortalità. Tuttavia,...
Sicurezza, farmacocinetica e farmacodinamica di Pegozafermin nei pazienti con steatoepatite non-alcolica
Le strategie di gestione della steatoepatite non-alcolica ( NASH ) si basano principalmente sulla modifica dello stile di vita, senza...