Epilessia: l’FDA ha approvato Briviact per le crisi a esordio parziale


L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Briviact ( Brivaracetam ) come terapia aggiuntiva ad altri farmaci nel trattamento degli attacchi parziali in pazienti di 16 anni o età superiore con epilessia.

L'epilessia è una malattia del cervello che causa crisi ricorrenti. Una crisi è un episodio, di solito di durata relativamente breve, di attività cerebrale anormale.
Le crisi epilettiche possono causare una varietà di sintomi, tra cui movimenti incontrollati o spasmi, pensieri e comportamenti anormali. Gli spasmi muscolari possono essere violenti e può verificarsi perdita di coscienza.
Le crisi si verificano quando i neuroni del cervello subiscono un’attivazione incontrollata.
Una crisi a esordio parziale inizia in una limitata area del cervello.
Tra le cause dell’epilessia ci sono ictus, infezioni, tumori, traumi cerebrali e uno sviluppo anormale del cervello; in molti casi la causa specifica è sconosciuta.

L’epilessia è una delle più comuni patologie che colpiscono il cervello. Negli Stati Uniti circa 5.1 milioni di persone hanno manifestato un episodio epilettico, e circa 2.9 milioni di persone presentano epilessia in forma attiva.

L'efficacia di Brivaracetam è stata studiata in tre studi clinici che hanno coinvolto 1.550 partecipanti.
Assunto insieme ad altri farmaci, Brivaracetam ha dimostrato di ridurre la frequenza delle crisi.

Gli effetti collaterali più comuni riportati negli studi clinici sono stati: sonnolenza, vertigini, stanchezza, nausea e vomito.

Briviact deve essere dispensato con una Medication Guide per i pazienti che raccoglie importanti informazioni circa l'uso e i rischi del farmaco.
Come per tutti i farmaci che trattano l'epilessia, i rischi più gravi associati al farmaco sono pensieri e tentativi di suicidio, agitazione, depressione, aggressività e attacchi di panico.
Raramente i pazienti possono presentare una reazione allergica come gonfiore a labbra, palpebre e lingua con o senza difficoltà a respirare. ( Xagena2016 )

Fonte: FDA, 2016

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