Eventi tromboembolici arteriosi che precedono la diagnosi di tumore nelle persone anziane


I malati di tumore affrontano un aumentato rischio di tromboembolia arteriosa; tuttavia, non è sicuro quando inizi questo rischio in eccesso.
È stato valutato il rischio di tromboembolia arteriosa prima della diagnosi di tumore.

Utilizzando il set di dati SEER-Medicare ( Surveillance Epidemiology and End Results-Medicare ) sono stati identificati 374.331 pazienti di età maggiore o uguale a 67 anni con una nuova diagnosi di tumore primario di seno, polmone, prostata, colon-retto, vescica, utero, pancreas, tumore gastrico o linfoma non-Hodgkin dal 2005 al 2013.

I pazienti affetti da tumore sono stati abbinati individualmente in base ai dati demografici e di comorbilità ai beneficiari di Medicare senza neoplasie, che sono serviti da controlli.

Lo strumento stimatore Mantel-Haenszel è stato utilizzato per confrontare i rischi di eventi tromboembolici arteriosi tra gruppi con tumore e senza tumore durante periodi di 30 giorni nei 360 giorni precedenti la data della diagnosi di tumore.

Da 360 a 151 giorni prima della diagnosi di tumore, i rischi nell’intervallo di 30 giorni di eventi tromboembolici arteriosi erano simili tra pazienti oncologici e controlli corrispondenti.

Da 150 giorni a 1 giorno prima della diagnosi di tumore, i rischi nell'intervallo di 30 giorni di eventi tromboembolici arteriosi era più elevato nei pazienti con tumore rispetto ai controlli corrispondenti, aumentando progressivamente con l'avvicinarsi della data della diagnosi di tumore e raggiungendo il picco nei 30 giorni immediatamente precedenti la diagnosi di neoplasia, quando a 2.313 pazienti ( 0.62% ) con tumore è stato diagnosticato un evento tromboembolico arterioso rispetto a 413 controlli ( 0.11% ) ( odds ratio, OR=5.63 ).

In conclusione, il rischio di eventi tromboembolici arteriosi inizia ad aumentare 150 giorni prima della data della diagnosi di tumore nelle persone anziane e raggiunge il picco nei 30 giorni precedenti. ( Xagena2019 )

Navi BB et al, Blood 2019; 133: 781-789

Emo2019 Onco2019



Indietro

Altri articoli

È stato quantificato il rischio comparativo di trombosi con sindrome trombocitopenica o eventi tromboembolici associati all'uso di vaccini COVID-19 a...


Durante il monitoraggio periodico delle segnalazioni di sospetta reazione avversa condotto a livello nazionale ed europeo, in data 08/03/2021, l’Austria...



L'Acido Tranexamico riduce il sanguinamento chirurgico e riduce la morte causata da sanguinamento nei pazienti con trauma. Le meta-analisi di...


I pazienti con sindrome coronarica acuta sono a rischio di eventi di malattia arteriosa periferica ( PAD ) e tromboembolismo...


Non è chiaro se l'anticoagulazione avvantaggi i pazienti con insufficienza cardiaca ( HF ) in ritmo sinusale. Lo studio clinico...


La malattia infiammatoria intestinale [ IBD ] è associata a un aumento del rischio di tromboembolismo venoso ( VTE )...


I pazienti con dispositivo di assistenza ventricolare sinistro sono in genere anticoagulati con una combinazione di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico...


Precedenti case report e studi osservazionali indicano che i prodotti delle immunoglobuline per via endovenosa ( IVIg ) possono causare...