Fattori di infertilità maschile o femminile e infezione da Citomegalovirus


I ricercatori del Women's Hospital di Heidelberg, in Germania, hanno condotto uno studio prospettico per valutare la presenza di infezione da citomegalovirus ( CMV ) in uomini e donne parte di coppie subfertili e per analizzare la potenziale relazione con parametri clinici rilevanti di fattori di fertilità maschile e femminile.

Sono stati coinvolti nello studio uomini e donne scelti in maniera casuale da coppie subfertili asintomatiche.

Le principali misure di esito sono state: screening per la ricerca di Citomegalovirus mediante PCR (reazione a catena della polimerasi ) nello sperma degli uomini e, contemporaneamente, nelle secrezioni endocervicali delle loro partner; ricerca sierologica nello stesso giorno di CMV ( IgG anti-CMV e anticorpi di classe IgM ); storia medica e visita clinica; valutazione della qualità del seme, inclusa la capacità funzionale dello sperma e l’identificazione di anticorpi antisperma ( ASA ) e di cellule bianche seminali in aliquote dello stesso eiaculato; screening batteriologico per entrambi i partner; esame dettagliato dei fattori cervicali e di altre variabili di fertilità femminile ridotta.

La presenza di Citomegalovirus nel seme non è risultata significativamente collegata con la qualità del seme, inclusa la capacità funzionale spermatica, anticorpi antisperma locali o cellule bianche seminali.

La presenza di Citomegalovirus nel materiale endocervicale non è risultato associato a una ridotta qualità del muco cervicale o ad altri fattori di infertilità femminile.

Il Citomegalovirus nel seme non è risultato associato alla presenza di CMV nel materiale endocervicale della partner femminile.

L’infezione da Citomegalovirus non era associata alla presenza di altri microorganismi nel basso tratto genitale, mentre la sierologia per CMV non riflette in maniera sufficiente la presenza del virus CMV nel seme o nel materiale endocervicale.

In conclusione, la presenza di Citomegalovirus nel tratto genitale di pazienti con fertilità ridotta è considerevole, ma i risultati dello studio non fanno pensare che la trasmissione per via sessuale sia frequente per l’infezione o che la presenza di Citalomegalovirus sia una causa significativa di infertilità. ( Xagena2009 )

Eggert-Kruse W et al, Fertil Steril 2009; 91: 67-82

Gyne2009 Inf2009



Indietro

Altri articoli

È stato dimostrato che alcuni fattori riproduttivi ( come l'età al menarca e la parità ) sono associati all'età alla...


La preservazione della fertilità è diventata una preoccupazione crescente nelle giovani donne affette da linfoma di Hodgkin ( HL )....


Il trattamento che risparmia la fertilità nelle pazienti con tumore della cervice dovrebbe, in linea di principio, seguire algoritmi identici...


Tra le donne con infertilità, quelle che usano il Progesterone possono avere un rischio maggiore di sviluppare il cancro alla...


Il tumore al seno ( BC ) è l'indicazione più comune per la preservazione della fertilità ( FP ) nelle...


Ulipristal acetato, il principio attivo di ellaOne, è un modulatore selettivo sintetico del recettore del progesterone, attivo per via orale,...


È stata descritta la percezione del rischio di infertilità tra i sopravvissuti adulti a tumore infantile, è stata esaminata la...


Si presume che il genere, probabilmente a causa dell'influenza degli ormoni gonadici, svolga un ruolo nella patogenesi della sclerosi multipla. E'...


Uno studio ha verificato se il numero di fibromi rimossi durante la miomectomia per sollievo sintomatico influisca sugli esiti della...


Mentre il beneficio a lungo termine della chirurgia sul dolore e sulla qualità di vita è ben documentato per le...