Ictus: effetto protettivo della dieta ricca di fibre
Una meta-analisi di studi è giunta alla conclusione che mangiare più fibre può ridurre il rischio di ictus. La ricerca ha mostrato che l’assunzione nel range di normalità di ulteriori 7 grammi al giorno di fibra alimentare, riduce il rischio di ictus di circa il 7%.
Studi precedenti avevano dimostrato che la fibra alimentare può contribuire a ridurre i fattori di rischio per l’ictus, tra cui gli alti valori pressori e gli elevati livelli di colesterolo LDL.
Ricercatori della University of Leeds in Gran Bretagna, hanno analizzato 8 studi di coorte, pubblicati tra il 1990 e il 2012, che hanno coinvolto più di 200.000 persone.
Il periodo osservazionale era di 8-19 anni, e il numero di casi variava da 95 ictus fatali a 2.781 eventi incidenti.
L’apporto totale di fibre nella dieta è risultato inversamente associato al rischio di ictus ( emorragico più ischemico ).
Il rischio relativo ( RR ) aggregato per un aumento di 7 g/die è stato pari a 0.93, con qualche evidenza di eterogeneità tra gli studi ( I2 = 59% ).
Quattro studi hanno riportato il rischio di ictus ischemico. Un'associazione protettiva per la fibra alimentare totale è stata osservata sia nelle donne giapponesi ( RR=0.73 ) sia negli uomini svedesi ( RR=0.69 ).
Nello studio NHS ( Nurses’ Health Study ), la stima del rischio era inferiore a 1, ma gli intervalli di confidenza erano ampi ( RR=0.78, 95% CI, 0.56-1.09 ), riflettendo l'incertezza riguardo al ruolo delle fibre alimentari in questa coorte.
Nessuna associazione era evidente in una coorte di fumatori maschi.
Tre studi hanno riguardato l’ictus emorragico. E’ stata osservata evidenza di un effetto protettivo in 1 studio per ictus emorragico intracerebrale nelle donne giapponesi. ( Xagena2013 )
Fonte: Stroke, 2013
Neuro2013
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