Fibrillazione atriale: il controllo della frequenza spesso da preferire al controllo del ritmo
L’obiettivo che si pone il trattamento della fibrillazione atriale è quello di ridurre i sintomi dell’aritmia e di prevenire sia l’embolia che il deterioramento delle eventuali malattie cardiache sottostanti.
Dallo studio AFFIRM è emerso che il controllo della frequenza ventricolare può essere preferito al controllo del ritmo sinusale.
La terapiadella fibrillazione atriale, che incontra maggiori consensi, comprende: un anticoagulante o un antiaggregante piastrinico, un farmaco per il controllo della frequenza, oltre al trattamento dell’eventuale cardiopatia sottostante.
La Digossina, i beta-bloccanti, il Diltiazem, il Verapamil rallentano la frequenza ventricolare, ma raramente ripristinano il ritmo sinusale.
L’Amiodarone, la Disopiramide, la Flecainide, la Chinidina ed il Sotalolo possono essere impiegati per prevenire le recidive di fibrillazione atriale dopo cardioversione, ma questi farmaci presentano gravi effetti indesiderati.
Recentemente una serie di studi clinici ha fornito importanti indicazioni riguardo al trattamento della fibrillazione atriale.
- a) In uno studio clinico, che ha coinvolto 403 pazienti, l’Amiodarone è risultato più efficace del Sotalolo e del Propafenone nel ripristinare e mantenere il ritmo sinusale.
A 15 mesi l’incidenza di ictus è risultata inferiore nel gruppo Amiodarone, ma non è stata osservata differenza tra i 3 farmaci antiaritmici per quanto riguardava l’incidenza totale di eventi cardiovascolari.
- b )Uno studio clinico con 4.060 pazienti ha messo a confronto il controllo del ritmo sinusale ( soprattutto con Amiodarone, Sotalolo e Propafenone ) con il controllo della frequenza ventricolare ( Digossina, beta-bloccanti, Diltiazem o Verapamil, associati a terapia anticoagulante ).
Il trattamento antiaritmico ha permesso di ripristinare il ritmo sinusale in più della metà dei pazienti nel lungo periodo.
Ma il controllo del ritmo non ha ridotto il rischio di morte o di gravi event i cardiovascolari nel corso del periodo di follow-up di 3,5 anni.
Il controllo del ritmo ha causato più reazioni avverse rispetto al controllo della frequenza ventricolare.
Dall’analisi di un sottogruppo è emerso che il controllo del ritmo può anche causare una maggiore incidenza di mortalità tra i pazienti di età superiore a 65 anni e tra i pazienti con sottostante malattia coronarica.
- c ) In uno studio clinico, la cardioversione elettrica seguita da terapia antiaritmica ( principalmente Sotalolo ) ha permesso di ripristinare il ritmo sinusale in più di 1/3 dei 522 pazienti.
Ma rispetto al controllo della frequenza in associazione a terapia anticoagulante, il controllo del ritmo non è stato in grado di ridurre il rischio di eventi cardiovascolari, ed è risultato correlato ad un maggior numero di gravi effetti indesiderati a livello cardiaco.
Altri recenti studi clinici hanno confermato il rischio di gravi effetti indesiderati con l’impiego di farmaci antiaritmici , tra cui insorgenza di grave aritmia con il Sotalolo ( soprattutto all’inizio del trattamento ) e reazioni avverse a livello polmonare e tiroideo con l’Amiodarone.
L’ablazione mediante radiofrequenza associata a stimolazione cardiaca, ha prodotto miglioramenti in alcuni pazienti con fibrillazione atriale non-responder ad altri trattamenti.
Tuttavia questo approccio non è scevro da rischio di gravi effetti indesiderati, ed il suo impatto sul rischio di eventi cardiovascolari e di morte non è noto.
Nei pazienti di età inferiore ai 65 anni , con fibrillazione atriale parossistica o di recente insorgenza , sintomatica, senza segni o sintomi di malattia coronarica potrebbe essere tentato il ripristino del ritmo sinusale con l’Amiodarone e/o mediante cardioversione elettrica.
Nelle altre situazioni, il controllo della frequenza ventricolare è l’opzione di prima scelta.
I farmaci elettivi sono: Digossina, beta-bloccanti, calcioantagonisti ( Diltiazem o Verapamil ).
Il trattamento deve essere associato a terapia anticoagulante o antiaggregante piastrinica, ed eventualmente a terapia per la cardiopatia sottostante. ( Xagena2004 )
Fonte: Prescrire Int 2004; 13: 64-69
Cardio2004 Farma2004
Indietro
Altri articoli
Sicurezza del passaggio da un antagonista della vitamina K a un anticoagulante orale non-antagonista della vitamina K nei pazienti anziani fragili con fibrillazione atriale: studio FRAIL-AF
Vi è ambiguità sulla questione se i pazienti fragili con fibrillazione atriale gestiti con antagonisti della vitamina K ( VKA...
Effetto dell'ablazione transcatetere mediante isolamento della vena polmonare con o senza isolamento della parete atriale posteriore sinistra sulla recidiva di aritmia atriale nella fibrillazione atriale persistente: studio CAPLA
L'isolamento della vena polmonare ( PVI ) da solo è meno efficace nei pazienti con fibrillazione atriale persistente rispetto alla...
Sviluppo e validazione del punteggio DOAC, un nuovo strumento di previsione del rischio di sanguinamento per i pazienti con fibrillazione atriale in trattamento con anticoagulanti orali ad azione diretta
Gli attuali strumenti di decisione clinica per valutare il rischio di sanguinamento nei soggetti con fibrillazione atriale hanno prestazioni limitate...
Progressione della fibrillazione atriale dopo crioablazione o terapia farmacologica
La fibrillazione atriale è una malattia cronica e progressiva e le forme persistenti di fibrillazione atriale sono associate a maggiori...
Associazioni della dose di Apixaban con esiti di sicurezza ed efficacia nei pazienti con fibrillazione atriale e grave malattia renale cronica
Le raccomandazioni per il dosaggio di Apixaban ( Eliquis ) sulla base della funzionalità renale non sono coerenti tra l'FDA...
Ablazione transcatetere nell'insufficienza cardiaca allo stadio terminale con fibrillazione atriale
Il ruolo dell’ablazione transcatetere nei pazienti con fibrillazione atriale sintomatica e insufficienza cardiaca allo stadio terminale non è noto. È stato...
Sicurezza ed efficacia dell'ablazione a campo pulsato nel trattamento della fibrillazione atriale: esiti a un anno dal registro MANIFEST-PF
L'ablazione a campo pulsato è una nuova modalità di ablazione cardiaca non-termica che utilizza impulsi elettrici ultrarapidi per causare la...
Effetti dell'anticoagulazione orale nelle persone con fibrillazione atriale dopo emorragia intracranica spontanea: studio COCROACH
La sicurezza e l’efficacia degli anticoagulanti orali per la prevenzione di eventi cardiovascolari avversi maggiori nelle persone con fibrillazione atriale...
Anticoagulazione precoce versus tardiva per l'ictus nei pazienti con fibrillazione atriale
L'effetto dell'inizio precoce rispetto all'inizio successivo degli anticoagulanti orali diretti ( DOAC ) nelle persone con fibrillazione atriale che hanno...
Ablazione a campo pulsato o termica convenzionale per la fibrillazione atriale parossistica
L’isolamento della vena polmonare mediante catetere è un trattamento efficace per la fibrillazione atriale parossistica. L’ablazione a campo pulsato, che...