Mortalità a un anno per la Bivalirudina versus Eparina più trattamento opzionale con inibitori della glicoproteina IIb/IIIa iniziato in ambulanza per infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST
C’è incertezza riguardo ai potenziali benefici di sopravvivenza della Bivalirudina rispetto all'Eparina con l'uso di routine o facoltativo di inibitori della glicoproteina IIb/IIIa ( GPI ) nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ).
Pochi dati sono disponibili sulla mortalità a lungo termine nel contesto della pratica contemporanea con uso frequente dell’accesso radiale e nuovi inibitori del recettore piastrinico P2Y12 della adenosina difosfato.
È stato valutato l'effetto della monoterapia con Bivalirudina rispetto a Eparina non-frazionata o a basso peso molecolare più inibitori della glicoproteina, facoltativi, sulla mortalità a 1 anno nello studio clinico internazionale randomizzato in aperto EUROMAX ( European Ambulance Acute Coronary Syndrome Angiography ), che ha coinvolto 2.198 pazienti con infarto STEMI sottoposti a trasporto per intervento coronarico percutaneo ( PCI ) primario dal 2010 al 2013 e seguiti per 1 anno.
I pazienti sono stati randomizzati in ambulanza alla monoterapia con Bivalirudina versus Eparina non-frazionata o a basso peso molecolare più inibitori GP, opzionali ( gruppo di controllo ).
L'esito primario era la mortalità a 1 anno.Tutti i decessi sono stati giudicati come cardiaci o non-cardiaci.
La mortalità a 1 anno è stata valutata ed esaminata in più sottogruppi pre-specificati.
Dei 2.198 pazienti arruolati ( 1.675 uomini, 76.2%, e 523 donne, 23.8%, età mediana 62 anni ), erano disponibili dati completi di follow-up a 1 anno per 2.164 ( 98.5%).
La mortalità a 1 anno per tutte le cause si è verificata in 118 pazienti ( 5.4% ). Il numero di decessi per tutte le cause è stato uguale per entrambi i gruppi di trattamento ( 59 decessi, rischio relativo RR, 1.02, P=0.92 ).
Non sono state osservate differenze nei tassi di morte cardiaca a 1 anno ( 44, 4.0%, per il gruppo Bivalirudina vs 48, 4.3%, per il gruppo di controllo: RR, 0.93, P=0.74 ) o morte non-cardiaca ( 15, 1.4%, per il gruppo Bivalirudina vs 11, 1.0%, per il gruppo di controllo: RR 1.39, P=0.40 ).
I risultati sono stati costanti tra i sottogruppi di pazienti prespecificati.
Anche il tasso di decessi che si sono verificati da 30 giorni a 1 anno è stato simile ( 27, 2.5%, nel gruppo Bivalirudina vs 25, 2.3%, nel gruppo di controllo: RR, 1.10, P=0.73 ).
In conclusione, nei pazienti con infarto STEMI trasportati in ambulanza per intervento coronarico percutaneo primario, il trattamento con Bivalirudina o con Eparina con uso opzionale di inibitori GP ha portato a mortalità simile a 1 anno
L'endpoint composito ridotto di morte e/o sanguinamento maggiore a 30 giorni nel braccio Bivalirudina dello studio EUROMAX non si è tradotto in un numero minore di decessi cardiovascolari o di decessi per tutte le cause a 1 anno. ( Xagena2017 )
Fabris E et al, JAMA Cardiol 2017; 2: 791-796
Cardio2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Conservazione del sito di legame di Nirsevimab nella glicoproteina di fusione del virus respiratorio sinciziale in tutto il mondo tra il 1956 e il 2021
Nirsevimab ( Beyfortus ) è un anticorpo monoclonale con emivita estesa contro la proteina di fusione del virus respiratorio sinciziale...
Associazione tra Immunoglobulina per via endovenosa di mantenimento e prevenzione delle recidive nella malattia associata agli anticorpi della glicoproteina oligodendrocitaria mielinica dell'adulto
Studi recenti hanno indicato che il mantenimento con immunoglobuline endovenose ( IVIG ) possa rappresentare un trattamento efficace per prevenire...
Associazioni di sindromi demielinizzanti ed encefalitiche pediatriche con anticorpi diretti contro la glicoproteina oligodendrocitaria mielinica
Le indagini sugli anticorpi diretti contro la glicoproteina oligodendrocitaria associata alla mielina ( MOG ) si concentrano solitamente sulle sindromi...
Convulsioni ed encefalite nella malattia da anticorpi IgG anti-glicoproteina associata alla mielina versus malattia da anticorpi IgG anti-acquaporina 4
Gli anticorpi IgG anti-glicoproteina oligodendrocitica della mielina ( MOG-IgG ) sono sempre più spesso rilevati nei pazienti con demielinizzazione correlata...
Decorso della malattia e risposta al trattamento nei bambini con malattia recidivante associata agli anticorpi anti-glicoproteina oligodendrocitaria mielinica
Gli anticorpi anti-glicoproteina oligodendrocitaria della mielina ( MOG-Ab ) sono identificati in una serie di disturbi demielinizzanti negli adulti e...
Rischi ischemici ed emorragici connessi con due strategie antiaggreganti parenterali di confronto tra Cangrelor e inibitori della glicoproteina IIb/IIIa
La gestione ottimale dei farmaci antiaggreganti con intervento coronarico percutaneo ( PCI ) non è stata ben stabilita. Sono stati...
Cangrelor riduce le complicanze ischemiche, con o senza inibitori della glicoproteina IIb/IIIa, nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo
La riduzione delle complicanze ischemiche conseguita con Cangrelor ( Kengrexal; USA: Kengreal ) nei pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo...
Glembatumumab vedotin, un coniugato anticorpo-farmaco, nel cancro al seno avanzato con espressione della glicoproteina NMB
La glicoproteina NMB ( gpNMB ), un marcatore prognostico negativo, è sovraespressa in diversi tipi di tumore. Glembatumumab vedotin è...
Efficacia di un vaccino con vettore rVSV che esprime la glicoproteina di superficie del virus Ebola
Un vaccino ricombinante a base di virus della stomatite vescicolare replicazione-competenti che esprime una glicoproteina di superficie dello Zaire Ebolavirus...