Sicurezza, immunogenicità ed efficacia del vaccino contro la tubercolosi MVA85A negli adulti in buona salute con infezione da virus HIV-1
HIV-1 ( virus dell'immunodeficienza umana 1 ) è associato a un aumentato rischio di tubercolosi.
Sono state valutate sicurezza, immunogenicità ed efficacia di un candidato vaccino per la tubercolosi, il virus vaccinico Ankara modificato che esprime l'antigene 85A ( MVA85A ), negli adulti con infezione da HIV-1.
Uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, di fase 2, ha sperimentato MVA85A in adulti con infezione da HIV-1 presso due Centri clinici a Città del Capo, in Sud Africa, e a Dakar, in Senegal.
I partecipanti idonei avevano età compresa tra 18 e 50 anni, non avevano evidenza di tubercolosi attiva, e avevano al basale una conta CD4 maggiore di 350 cellule per mcL senza aver mai ricevuto la terapia antiretrovirale o superiore a 300 cellule per mcL ( e con carica virale non-rilevabile prima della randomizzazione ) se stavano ricevendo la terapia antiretrovirale; i partecipanti con infezione tubercolare latente erano eleggibili se avevano completato almeno 5 mesi di terapia preventiva con Isoniazide, a meno che non avessero completato il trattamento per la tubercolosi entro 3 anni prima della randomizzazione.
I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere due iniezioni intradermiche di MVA85A oppure placebo.
La randomizzazione è stata stratificata in base allo stato della terapia antiretrovirale e al luogo di studio.
I partecipanti, infermieri, ricercatori e personale di laboratorio non erano a conoscenza dell’assegnazione di gruppo.
La seconda iniezione ( booster ) di MVA85A o placebo è stata data 6-12 mesi dopo la prima vaccinazione.
L'esito primario dello studio era la sicurezza in tutti i partecipanti vaccinati ( popolazione di analisi di sicurezza). La sicurezza è stata valutata in tutto lo studio, come definito nel protocollo.
Gli esiti secondari erano l'immunogenicità del vaccino e l'efficacia contro l’infezione e la malattia da Mycobacterium tuberculosis, valutata nella popolazione per-protocol. L’immunogenicità è stata valutata in un sottogruppo di partecipanti al giorno 7 e al giorno 28 dopo la prima e seconda vaccinazione, e l’infezione e la malattia da Mycobacterium tuberculosis sono state valutate al termine dello studio.
Tra il 2011 e il 2013, 650 partecipanti sono stati arruolati e assegnati in modo casuale; 649 sono stati inclusi nell'analisi di sicurezza ( 324 nel gruppo MVA85A e 325 nel gruppo placebo ) e 645 all’analisi per-protocol ( 320 e 325 ).
513 partecipanti ( 71% ) hanno avuto una conta di CD4 superiore a 300 cellule per mcL e stavano ricevendo la terapia antiretrovirale; 136 ( 21% ) hanno avuto una conta di CD4 superiore a 350 cellule per mcL e non avevano mai ricevuto la terapia antiretrovirale.
277 pazienti ( 43% ) avevano ricevuto la profilassi con Isoniazide prima dell'arruolamento nello studio.
Gli eventi avversi sono stati più frequenti nei partecipanti che hanno ricevuto MVA85A ( 288, 89% ) rispetto a quelli trattati con placebo ( 235, 72% ).
Sono stati riportati 34 eventi avversi gravi, 17 ( 5% ) in ciascun gruppo.
MVA85A ha indotto un significativo aumento della risposta delle cellule T specifica per l’antigene 85A, che ha raggiunto il picco 7 giorni dopo entrambe le vaccinazioni ed è stata principalmente monofunzionale.
Il numero di partecipanti con risultati negativi al test QuantiFERON-TB Gold In-Tube al basale che è diventato positivo entro la fine dello studio è stato di 38 ( 20% ) su 186 nel gruppo MVA85A e 40 ( 23% ) su 173 nel gruppo placebo, per una efficacia del vaccino dell’11.7%.
Nella popolazione per-protocol, 6 ( 2% ) casi di malattia tubercolare si sono verificati nel gruppo MVA85A e 9 ( 3% ) si sono verificati nel gruppo placebo, per una efficacia del vaccino del 32.8%.
MVA85A è stato ben tollerato e immunogenico negli adulti con infezione da HIV-1.
Tuttavia, non è stata rilevata alcuna efficacia contro l’infezione o malattia da Mycobacterium tuberculosis, anche se lo studio è stato sottodimensionato per rilevare un effetto contro la malattia.
Le potenziali ragioni dell'assenza di efficacia rilevabile in questo studio includono l’induzione insufficiente di una risposta immunitaria da parte del vaccino o il tipo sbagliato di risposta immunitaria indotta dal vaccino, o entrambi. ( Xagena2015 )
Ndiaye BP et al, Lancet 2015;3:190-200
Inf2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Rekambys a base di Rilpivirina, associato a Cabotegravir, per il trattamento degli adulti con infezione da virus HIV-1
Rekambys, il cui principio attivo è Rilpivirina, è impiegato in associazione a un altro medicinale, Cabotegravir, per il trattamento degli...
Dapivirine Vaginal Ring 25 mg, un anello vaginale per ridurre il rischio di infezione da virus HIV-1 nelle donne durante rapporti sessuali vaginali
Dapivirine Vaginal Ring 25 mg, il cui principio attivo è la Dapivirina, è un anello vaginale usato per ridurre il...
Daclatasvir più Sofosbuvir per infezione da virus HCV nei pazienti con co-infezione da HIV-1
La combinazione di Daclatasvir ( Daklinza ), un inibitore NS5A del virus dell'epatite C ( HCV ) e dell’inibitore NS5B...
I livelli di interleuchina-6 e D-dimero alla sieroconversione come predittori di progressione della malattia da virus HIV-1
I biomarcatori di infiammazione e di coagulazione, interleuchina-6 ( IL-6 ) e D-dimero, sono predittivi di mortalità per tutte le...
Edurant in associazione con altri farmaci antivirali nel trattamento dei pazienti adulti con infezione causata da virus HIV-1
Edurant è un medicinale contenente il principio attivo Rilpivirina, che trova indicazione in associazione con altri farmaci antivirali nel trattamento...
Antivirali: Viracept nel trattamento della infezione da virus HIV-1
Viracept, il cui principio attivo è Nelfinavir, è un farmaco antivirale, che trova indicazione in combinazione con altri farmaci antivirali...
Le cellule T adenovirus-specifiche modulano le risposte delle cellule T HIV-specifiche al vaccino contro HIV-1 con vettore adenovirus di tipo 5
Una delle maggiori limitazioni dei virus ricombinanti come vettori per i vaccini è quella che preesistenti anticorpi neutralizzanti anti-vettore possono...
Trattamento giornaliero con Aciclovir nella progressione della malattia da virus HIV-1 in persone con doppia infezione da HIV-1 e HSV-2
La maggior parte delle persone infettate dal virus HIV-1 presenta anche infezione da virus herpes simplex di tipo 2 (...
Telzir nel trattamento della infezione da virus HIV-1
Telzir è un medicinale antivirale che contiene il principio attivo Fosamprenavir, che trova indicazione in associazione con Ritonavir e altri...