Reazioni avverse associate alle immunoglobuline per via endovenosa: infarto miocardico e ictus
In Canada l’uso di immunoglobuline per via endovenosa è aumentato, approssimativamente del 115%, negli ultimi 7-8 anni.
Health Canada ha autorizzato l’uso delle immunoglobuline per via endovenosa come terapia di sostituzione per le sindromi da immunodeficienza, primarie o secondarie, e nel trattamento della porpora trombocitopenica idiopatica.
Inoltre, le immunoglobuline per via endovenosa sono impiegate con modalità off label.
Dall’ottobre 1997 a luglio 2007, Health Canada ha ricevuto 10 segnalazioni di ictus, 6 segnalazioni di trombosi, 4 segnalazioni di infarto miocardico, 2 segnalazioni di embolia polmonare ed 1 segnalazione di TIA ( attacco ischemico transitorio ), sospettate di essere associate alle immunoglobuline per via endovenosa.
Dei 21 pazienti coinvolti, 2 hanno presentato più di un evento avverso.
L’età mediana era di 61 anni ( range: 28 –88 ).
Due pazienti hanno ricevuto le immunoglobuline per via endovenosa per deficienze immunitarie, mentre a 17 pazienti sono state prescritte con modalità off-label per polineuropatia ( 4 segnalazioni ), miosite ( 3 ), miastenia gravis ( 2 ), condizioni dermatologiche ( 3 ), ed altre condizioni ( 5 ). Due segnalazioni non hanno riportato l’indicazione d’uso per le immunoglobuline endovenose.
Il numero di giorni tra l’infusione delle immunoglobuline per via endovenosa e la comparsa di reazioni avverse, è variato in base al tipo di reazione.
Nove hanno riportato ictus, che si sono presentati entro un giorno dopo la somministrazione dell’immunoglobulina e particolarmente durante l’infusione, il decimo ictus si è presentato 3 giorni dopo l’ultima dose somministrata.
Tre infarti miocardici si sono presentati durante l’infusione, ed il 4° è avvenuto 9 giorni dopo.
Nel TIA, la reazione avversa è comparsa entro 1 giorno dalla somministrazione dell’immunoglobulina, mentre nell’embolia polmonare 11 giorni e la trombosi entro 2 settimane.
Dopo somministrazione dell’immunoglobulina per via endovenosa si è osservato un aumento della viscosità plasmatica.
Alcuni Autori hanno ipotizzato che il cambiamento nella viscosità plasmatica durante somministrazione delle immunoglobuline per via endovenosa, assieme ad una lieve disidratazione e ad altri fattori di rischio ( età, aterosclerosi ), potrebbero aver contribuito allo sviluppo di una soglia facilitante la produzione delle reazioni avverse trombotiche.
In 5 casi il paziente stava assumendo in modo concomitante i diuretici. ( Xagena2008 )
Fonte: Health Canada, 2008
Farma2008 Cardio2008 Neuro2008
Indietro
Altri articoli
Teclistamab compromette l'immunità umorale nei pazienti con mieloma pesantemente pretrattato: importanza dell’integrazione di immunoglobuline
Teclistamab ( Tecvayli ) e altri anticorpi bispecifici ( BsAb ) mirati all'antigene di maturazione delle cellule B ( BCMA...
Esiti a lungo termine dopo trattamento con Rituximab per i pazienti con sclerosi sistemica: follow-up dello studio DESIRES e livelli di immunoglobuline sieriche
Rituximab ( MabThera ) sta emergendo come una promettente opzione terapeutica per la sclerosi sistemica ( SSc ), ma i...
Metilprednisolone versus immunoglobuline per via endovenosa nei bambini con sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2
L'emergere della sindrome infiammatoria multisistemica pediatrica temporalmente associata a SARS-CoV-2 ( PIMS-TS ) ha portato all'uso diffuso di trattamenti antinfiammatori...
Immunoglobuline per via endovenosa nei pazienti con sindrome da distress respiratorio acuto da moderato a grave associato a COVID-19: studio ICAR
La sindrome da distress respiratorio acuto ( ARDS ) è una delle principali complicanze di COVID-19, ed è associata a...
Terapia con immunoglobuline per via endovenosa nei pazienti con neuropatia idiopatica dolorosa delle piccole fibre
È stato condotto il primo studio randomizzato controllato in doppio cieco per valutare l'efficacia e la sicurezza dell'immunoglobulina per via...
Infliximab rispetto alla seconda infusione di immunoglobuline per via endovenosa per il trattamento della malattia di Kawasaki resistente: studio KIDCARE
Sebbene l'immunoglobulina per via endovenosa ( IVIG ) sia una terapia efficace per la malattia di Kawasaki, il 10-20% dei...
Seconda dose di immunoglobuline per via endovenosa nei pazienti con sindrome di Guillain-Barré con prognosi sfavorevole: studio SID-GBS
Il trattamento con una dose standard di 2 g/kg di immunoglobuline per via endovenosa risulta insufficiente in una percentuale di...
Trattamento a base di Daratumumab per l'amiloidosi da catene leggere delle immunoglobuline
L'amiloidosi sistemica delle catene leggere delle immunoglobuline ( AL ) è caratterizzata dalla deposizione di fibrille amiloidi di catene leggere...
Immunoglobuline per via endovenosa ed eventi avversi tromboembolici
Precedenti case report e studi osservazionali indicano che i prodotti delle immunoglobuline per via endovenosa ( IVIg ) possono causare...
Revisione retrospettiva del trattamento per sindrome di Stevens-Johnson / necrolisi epidermica tossica confrontando immunoglobuline per via endovenosa con Ciclosporina
La sindrome di Stevens-Johnson ( SJS ) e la necrolisi epidermica tossica ( TEN ) sono reazioni mucocutanee, tipicamente dovute...