Esito 5 anni dopo l'impianto di stent a rilascio di Zotarolimus ed Everolimus
Il follow-up a lungo termine dopo una sperimentazione clinica di 2 stent medicati di nuova generazione utilizzati maggiormente in una ampia popolazione di pazienti è un ambito di interesse.
Non sono mai stati riportati gli esiti a lungo termine dei pazienti non-arruolati ammissibili.
E' stata valutata la sicurezza a 5 anni e l'efficacia di 2 stent a eluizione di farmaco di nuova generazione nei partecipanti randomizzati con sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST o angina stabile e sono stati valutati gli esiti a lungo termine dei pazienti eleggibili non-arruolati trattati con gli stessi stent medicati.
Lo studio TWENTE ( Real-World Endeavour Resolute vs Xience V Drug-Eluting Stent Study in Twente ) è uno studio randomizzato di confronto tra stent a rilascio di farmaco che ha arruolato pazienti dal 2008 al 2010.
La maggior parte dei pazienti presentava sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento ST e lesioni complesse.
Tra tutti i 1.709 pazienti eleggibili, 1.391 ( 81.4% ) sono stati trattati nello studio TWENTE con stent in Cobalto-Cromo a rilascio di Zotarolimus ( ZES, n=697 ) o a eluizione di Everolimus ( EES, n=694 ).
I rimanenti 318 pazienti eleggibili ( 18.6% ) non sono stati arruolati, ma sono stati sottoposti a un trattamento non-randomizzato con gli stessi stent medicati.
I dati sono stati analizzati nel periodo 2015-2016.
I principali endpoint erano il fallimento del vaso target, un composito di morte cardiaca, infarto miocardico legato al vaso target o rivascolarizzazione del vaso target.
Dei 1.709 partecipanti ammissibili, 1.233 ( 72.1% ) erano uomini, 476 ( 27.9% ) erano donne, e l’età media era di 64.6 anni.
Tra 1.370 partecipanti su 1.391 allo studio TWENTE ( 98.5% con follow-up ), il fallimento del vaso bersaglio è risultato simile tra quelli nel gruppo Zotarolimus ( 16.1% ) e nel gruppo Everolimus ( 18.1% ) ( P=0.36 ).
I tassi di trombosi dello stent sono stati bassi: trombosi definita ( 7 su 697, 1.0%, vs 4 su 694, 0.6%; P=0.37 ) si è verificata dopo più di 1 anno in 3 soggetti con Zotarolimus ( 0.4% ) rispetto a 4 soggetti con Everolimus ( 0.6% ) ( P=0.69 ).
I 318 pazienti eleggibili non-arruolati ( 308 [ 96.9% ] pazienti con follow-up ) erano più anziani ed avevano una malattia più avanzata rispetto ai partecipanti allo studio.
Il loro tasso di fallimento del vaso bersaglio era superiore a quello dei partecipanti allo studio ( 71 su 318, 23.3%, vs 233 su 1.391, 17.1%; P=0.02 ), riflettendo in parte una differenza di mortalità cardiaca ( 23 su 318, 7.7%, vs 60 su 1.391, 4.5%; P=0.03 ).
Tassi a 5 anni simili sono stati trovati per infarto miocardico ( 91 su 1.391, 6.7%, vs 22 su 318, 7.2%; P=0.80 ) e rivascolarizzazione del vaso target ( 129 su 1.391, 9.7%, vs 34 su 318, 11.4%; P=0.36 ) tra i partecipanti allo studio e i pazienti idonei non-arruolati.
In tutti i pazienti eleggibili ( cioè partecipanti alla sperimentazione più pazienti eleggibili non-arruolati ), il tasso di fallimento del vaso target è stato solo leggermente superiore a quello dei partecipanti allo studio ( 18.3% vs 17.1% ).
In conclusione, i dati di esito a lungo termine dei pazienti eleggibili non-arruolati sostengono la validità dei risultati dello studio TWENTE, indicando la sicurezza e l'efficacia a lungo termine degli stent a rilascio di farmaco di nuova generazione. ( Xagena2017 )
von Birgelen C et al, JAMA Cardiol 2017; 2: 268-276
Cardio2017 Farma2017
Indietro
Altri articoli
Aspirina versus Clopidogrel per il mantenimento a lungo termine dopo impianto di stent coronarico nei pazienti con diabete: analisi post hoc dello studio HOST-EXAM
La selezione dell'agente antipiastrinico ottimale nei pazienti che hanno ricevuto un intervento coronarico percutaneo ( PCI ) è particolarmente importante...
Indobufene o Aspirina più Clopidogrel dopo impianto di stent coronarico a rilascio di farmaco: studio OPTION
La doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) come terapia di base è diventata la...
Uso persistente di oppioidi dopo procedure di impianto di dispositivi elettronici cardiaci impiantabili
Gli oppioidi da prescrizione sono uno dei principali responsabili dell'epidemia in corso di uso persistente di oppioidi ( POU )....
Rischio-beneficio della doppia terapia antiaggregante per 1 anno dopo impianto di stent a rilascio di farmaco nei pazienti stratificati per sanguinamento e rischio ischemico
Sebbene in molti pazienti dopo l'impianto di stent a rilascio di farmaco ( DES ) venga impiegata per 1 anno...
Rischi di sanguinamento versus eventi trombotici in pazienti ad alto rischio di sanguinamento dopo l'impianto di stent coronarico
I pazienti candidati all'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) e ad alto rischio di sanguinamento costituiscono una sfida terapeutica perché...
Anticoagulazione orale con e senza singola terapia antipiastrinica nei pazienti con fibrillazione atriale e malattia coronarica stabile oltre un anno dopo impianto di stent coronarico: studio OAC-ALONE
Nonostante le raccomandazioni contenute nelle linee guida e nei documenti di consenso, non è stato condotto uno studio controllato randomizzato...
Uso di farmaci antipertensivi oculari dopo impianto di iStent in concomitanza con chirurgia della cataratta versus solo chirurgia della cataratta
Il micro-bypass trabecolare iStent è un impianto per il glaucoma minimamente invasivo utilizzato insieme alla chirurgia della cataratta per abbassare...
Ticagrelor più Aspirina per 1 mese, seguito da Ticagrelor in monoterapia per 23 mesi versus Aspirina più Clopidogrel o Ticagrelor per 12 mesi, seguito da Aspirina in monoterapia per 12 mesi dopo l'impianto di uno stent a rilascio di farmaco
Si è ipotizzato che Ticagrelor ( Brilique ), in combinazione con Aspirina ( Acido Acetilsalicilico )per 1 mese, seguito da...
Infarto STEMI: danno miocardico nei pazienti con impianto di stent posticipato
Sebbene alcuni studi abbiano trovato un miglioramento del flusso coronarico e del recupero del miocardio quando l'impianto dello stent è...