Canakinumab riduce i tassi di eventi cardiovascolari maggiori tra i pazienti con diabete mellito e tra i pazienti con malattia renale cronica, sopravvissuti ad infarto miocardico


Due nuove analisi dei dati di oltre 10.000 sopravvissuti ad infarto miocardico sono stati presentati dai ricercatori del Brigham e Women's Hospital ( BWH ) [ Boston, USA ] nel corso del 2018 American College of Cardiology Annual Meeting.
In queste analisi è stato valutato se la terapia antinfiammatoria con Canakinumab fosse in grado di ridurre i tassi di eventi avversi cardiovascolari maggiori e la morbilità tra i pazienti aterosclerotici ad alto rischio con malattia renale cronica ( CKD ) o con pre-diabete / diabete di tipo 2.

E' stato scoperto che Canakinumab riduce sostanzialmente i tassi di eventi cardiovascolari in entrambe le popolazioni, pur non producendo né benefici clinicamente significativi né danni sostanziali sulla funzionalità renale o sul controllo glicemico.

Secondo i ricercatori del Brigham e Women's Hospital c'è sempre più evidenza riguardo al fatto che l'infiammazione è alla base di molte malattie e condizioni di salute.
E' emerso che tra i sopravvissuti a un infarto miocardico con diabete o pre-diabete, Canakinumab è efficace nel ridurre il rischio di eventi cardiovascolari.
Inoltre, i percorsi infiammatori sottostanti alle malattie cardiovascolari e al diabete possono divergere.

Canakinumab è risultato ugualmente efficace nel ridurre i tassi di eventi cardiovascolari tra i pazienti con e senza diabete arruolati nello studio CANTOS ( Canakinumab Anti-inflammatory Thrombosis Outcomes ).
Canakinumab ha ridotto i livelli di emoglobina glicata ( HbA1C ), un indicatore chiave della tolleranza al glucosio, nei pazienti con diabete o pre-diabete per i primi 6-9 mesi dello studio, ma questo effetto non è perdurato.

Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che Canakinumab era in grado di ridurre gli eventi avversi cardiovascolari maggiori tra i pazienti con aterosclerosi ad alto rischio con malattia renale cronica da moderata a grave, con i maggiori benefici che hanno interessato coloro che avevano la più robusta risposta antinfiammatoria.
> Canakinumab, un inibitore di IL-1b, rappresenta una nuova classe terapeutica per la malattia aterosclerotica che abbassa i livelli di hs-CRP e di interleuchina-6 ( IL-6 ) senza alcun effetto sui livelli lipidici.

In futuro sarà importante estendere questi dati e testare l'efficacia di Canakinumab in pazienti con insufficienza renale allo stadio terminale sottoposti a dialisi. In tale contesto, hs-CRP è un potente predittore di rischio mentre il colesterolo LDL non lo è, e la dialisi è il solo setting in cui la riduzione di LDL non è risultata efficace. ( Xagena2018 )

Fonte: Brigham and Women's Hospital, 2018

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