Morbo di Crohn: un farmaco, Infliximab, nel trattamento delle fistole
Il Morbo di Crohn è una malattia infiammatoria intestinale di origine sconosciuta, caratterizzata da un'infiammazione che interessa la parete intestinale in tutto il suo spessore e da lesioni granulomatose della mucosa intestinale.
A differenza della colite ulcerosa la mucosa intestinale è interessata in modo discontinuo: segmenti di mucosa gravemente danneggiati si alternano ad altri in cui la mucosa ha un aspetto normale. La terapia del Morbo di Crohn è stata finora empirica; vengono utilizzati: corticosteroidi, immunosoppressori, antibiotici. Nei casi più gravi si ricorre alla resezione chirurgica.
Tuttavia l'impiego della chirurgia non è risolutivo: l'80% dei pazienti va incontro a distanza di un anno a recidive. Infliximab è un anticorpo monoclonale chimerico, umano/murino, diretto contro il Tumor Necrosis Factor Alpha (Tnf-alfa). Il Tnf-alfa svolge un ruolo chiave nel processo infiammatorio che è alla base del Morbo di Crohn.
Infliximab è un farmaco molto potente ed il suo utilizzo è riservato alle forme gravi, refrattarie alla terapia convenzionale. Le fistole enterocutanee rappresentano una grave complicanza del Morbo di Crohn e colpiscono circa 1/3 dei pazienti.
Lo studio ha coinvolto 94 pazienti con Morbo di Crohn fistolizzato. 31 sono stati trattati con placebo, 31 pazienti con tre infusioni di Infliximab di 5 mg/Kg, 32 pazienti con Infliximab 10 mg/Kg, a zero, due e sei settimane.L'efficacia è stata valutata come riduzione nel 50% del numero di fistole secernenti.
Con il dosaggio da 5 mg/Kg, la percentuale di efficacia, dopo 6 settimane, è stata del 68%.
Con il dosaggio da 10 mg/Kg, la percentuale di efficacia, dopo 6 settimane, è stata del 56%.
Infliximab si è quindi rivelato un trattamento efficace delle fistole nei pazienti con Morbo di Crohn.
( Present D H et al, N Engl J Med 1999; 340: 1398-1405 )
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