Bevacizumab più Interferone alfa-2a in pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico


Lo studio di fase III AVOREN su Bevacizumab ( Avastin ) in combinazione con Interferone alfa-2a ( Roferon-A ) ha mostrato miglioramenti significativi nella sopravvivenza libera da progressione nel carcinoma a cellule renali metastatico.
Ora sono stati pubblicati i dati relativi alla sopravvivenza generale.

In totale, 649 pazienti con carcinoma a cellule renali metastatico non-trattato in precedenza sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Bevacizumab ( 10 mg/kg ogni 2 settimane ) più Interferone alfa-2a ( 9 MUI per via sottocutanea 3 volte a settimana; n=327 ) o Interferone alfa-2a più placebo ( n=322 ) in uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco.

L’endpoint primario era la sopravvivenza generale.

La sopravvivenza generale mediana è stata di 23.3 mesi con Bevacizumab più Interferone alfa-2a e di 21.3 mesi con Interferone alfa-2a più placebo ( hazard ratio [ HR ] non stratificato=0.91; P=0.3360; HR stratificato=0.86; P=0.1291 ).

Pazienti ( più del 55% ) in entrambi i rami dello studio hanno ricevuto almeno una terapia anti-neoplastica post-protocollo, e ciò potrebbe aver influenzato le analisi di sopravvivenza generale.

I pazienti trattati con terapia post-protocollo che includeva un inibitore tirosin-chinasico hanno mostrato sopravvivenza generale mediana più lunga ( ramo Bevacizumab più Interferone alfa-2a: 38.6 mesi; ramo Interferone alfa-2a più placebo: 33.6 mesi; HR=0.80 ).

La tollerabilità è risultata simile a quella precedentemente riportata.

In conclusione, la combinazione Bevacizumab più Interferone alfa-2a è un trattamento di prima linea, attivo, in pazienti con tumore a cellule renali metastatico. ( Xagena2010 )

Escudier B et al, J Clin Oncol 2010; 28: 2144-2150


Onco2010 Farma2010 Nefro2010


Indietro

Altri articoli

Rimane non ben definito se il salasso da solo possa mantenere adeguatamente l’ematocrito target nei pazienti con policitemia vera (...


La granulomatosi linfomatoide è una rara malattia linfoproliferativa a cellule B associata al virus di Epstein-Barr ( EBV ) con...



Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza dell'anticorpo del recettore dell'interferone di tipo I, Anifrolumab ( Saphnelo ), nei pazienti...


Sono state caratterizzate l'efficacia e la sicurezza di Anifrolumab ( Saphnelo ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE...


Gli agenti antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno modificato la gestione dell'infezione da virus dell'epatite C ( HCV...


Ad oggi, solo gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato di essere efficaci per i pazienti ambulatoriali con COVID-19. L'Interferone lambda-1 è...


La sindrome respiratoria acuta grave da infezione da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2 ) comporta un rischio sostanziale di malattia grave...


La compromissione funzionale dell'Interferone, un componente antivirale naturale del sistema immunitario, è associata alla patogenesi e alla gravità della COVID-19....


L'eritema multiforme persistente ( PEM ) è poco conosciuto e manca di terapie efficaci diverse dai glucocorticoidi. È stato condotto uno...