Carcinoma renale avanzato: Sorafenib versus Sorafenib e basse dosi di Interferone alfa
Uno studio ha valutato il tasso obiettivo di risposta a Sorafenib ( Nexavar ) e a Sorafenib e basse dosi di Interferone alfa-2b ( IFN-alfa2b ) come terapia di prima linea nei pazienti con carcinoma renale metastatico.
I pazienti non-trattati con carcinoma renale a cellule chiare metastatico sono stati randomizzati a ricevere Sorafenib 400 mg per via orale due volte al giorno o Sorafenib 400 mg per via orale due volte al giorno più IFN-alfa2b 0.5 MU ( milioni di unità ) per via sottocutanea due volte al giorno.
Gli endpoint primari includevano il tasso di risposta obiettiva e la sicurezza.
Gli esiti secondari comprendevano la sopravvivenza libera da progressione e la sopravvivenza globale.
Gli esiti esplorativi includevano il valore predittivo dei biomarcatori del tessuto tumorale.
In questo studio sono stati esaminati 80 pazienti.
Il follow-up medio è stato 19.7 mesi.
Il tasso di risposta obiettiva è stato del 30% nel gruppo Sorafenib e del 25% in quello di combinazione.
La sopravvivenza libera da progressione media è stata di 7.39 mesi nel gruppo Sorafenib in monoterapia e 7.56 mesi nel gruppo Sorafenib più IFN-beta2b.
La sopravvivenza globale media è stata di 27.04 mesi nel gruppo di combinazione e non è stata raggiunta nel gruppo Sorafenib.
Le tossicità sono state paragonabili per entrambi i gruppi.
In un modello multivariato, l'aumento dei livelli della protein-chinasi B fosforilata ( pAKT ) è risultato associato a sopravvivenza libera da progressione ( hazard ratio, HR=1.04; p=0.0411 ) e sopravvivenza globale ( HR=1.15; p=0.0173 ) inferiori.
In conclusione, l'aggiunta di basse dosi di Interferone beta-2b a Sorafenib ha portato ad esiti di efficacia paragonabili a quelli ottenuti con la monoterapia con Sorafenib.
I risultati hanno indicato che i livelli di pAKT possono essere predittivi per l'esito clinico, ma sono necessari ulteriori studi meccanicistici. ( Xagena2010 )
Jonasch E et al, Cancer 2010; 116: 57-65
Onco2010 Farma2010 Nefro2010
Indietro
Altri articoli
Ropeginterferone rispetto alla terapia standard per i pazienti a basso rischio con policitemia vera
Rimane non ben definito se il salasso da solo possa mantenere adeguatamente l’ematocrito target nei pazienti con policitemia vera (...
Interferone alfa-2b nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di basso grado e chemioterapia con DA-EPOCH-R nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di alto grado
La granulomatosi linfomatoide è una rara malattia linfoproliferativa a cellule B associata al virus di Epstein-Barr ( EBV ) con...
Carico sintomatico e qualità di vita nei pazienti con trombocitemia essenziale e policitemia vera ad alto rischio trattati con Idrossiurea o Interferone alfa-2a pegilato: un'analisi post-hoc degli studi MPN-RC 111 e 112
I pazienti con trombocitemia essenziale o policitemia vera presentano diversi sintomi che possono peggiorare la loro qualità di vita. E'...
Inibitore dell'interferone di tipo I Anifrolumab nei pazienti con nefrite lupica attiva
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza dell'anticorpo del recettore dell'interferone di tipo I, Anifrolumab ( Saphnelo ), nei pazienti...
Efficacia e sicurezza di Anifrolumab in base alla firma genetica dell'interferone di tipo I e sottogruppi clinici nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Sono state caratterizzate l'efficacia e la sicurezza di Anifrolumab ( Saphnelo ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE...
Recidiva di vasculite crioglobulinemica da virus dell'epatite C dopo risposta virale sostenuta e dopo trattamento con antivirali ad azione diretta privi di Interferone
Gli agenti antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno modificato la gestione dell'infezione da virus dell'epatite C ( HCV...
Peginterferone lambda per il trattamento dei pazienti ambulatoriali con COVID-19
Ad oggi, solo gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato di essere efficaci per i pazienti ambulatoriali con COVID-19. L'Interferone lambda-1 è...
Sicurezza ed efficacia dell'Interferone beta-1a nebulizzato SNG001 per inalazione per il trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2
La sindrome respiratoria acuta grave da infezione da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2 ) comporta un rischio sostanziale di malattia grave...
Efficacia dell'Interferone beta-1a più Remdesivir rispetto al solo Remdesivir negli adulti ospedalizzati con COVID-19
La compromissione funzionale dell'Interferone, un componente antivirale naturale del sistema immunitario, è associata alla patogenesi e alla gravità della COVID-19....
Trattamento dell'eritema multiforme persistente con inibizione della Janus chinasi e ruolo dell'interferone gamma e dell'interleuchina 15 nella sua patogenesi
L'eritema multiforme persistente ( PEM ) è poco conosciuto e manca di terapie efficaci diverse dai glucocorticoidi. È stato condotto uno...