Efficace inibizione della replicazione del virus HCV mediata da interferone-gamma da parte delle cellule NK associata a una clearance spontanea della epatite C acuta in pazienti HIV+
La coinfezione da virus dell'epatite C ( HCV ) è un problema sanitario crescente negli individui positivi al virus della immunodeficienza umana ( HIV+ ).
Tuttavia, una percentuale considerevole di pazienti HIV+ riesce a superare spontaneamente l’epatite C acuta.
È stato analizzato il ruolo delle cellule natural killer ( NK ) nel modulare il decorso della epatite C acuta in pazienti HIV+.
Sono stati studiati 27 pazienti HIV+ con epatite C acuta ( decorso auto-limitato: n=10; decorso cronico: n=17 ), 12 pazienti HIV+ con epatite C cronica, 8 individui monoinfettati da HIV e 12 controlli sani.
Le cellule NK sono state fenotipicamente analizzate mediante citometria di flusso.
La secrezione di interferone-gamma ( IFN-gamma ), la degranulazione ( CD107a ) e l’attività anti-HCV ( inibizione della replicazione di HCV ) di sottopopolazioni di NK sono state analizzate utilizzando il HuH7 A2 HCV replicon cell system.
La frequenza delle cellule NK non differiva significativamente tra i pazienti HIV+ affetti da epatite C acuta con decorso cronico e naturalmente autolimitato.
Tuttavia, le cellule NK di pazienti con infezione autolimitante sono state dimostrate significativamente più efficaci nell'inibire la replicazione di HCV in vitro rispetto alle cellule NK di pazienti che sviluppano epatite C cronica.
L’attività antivirale delle cellule NK non ha mostrato alcuna correlazione significativa con la degranulazione delle cellule NK, ma è stata correlata positivamente con la secrezione di IFN-gamma, ed esperimenti di blocco hanno confermato un ruolo importante per IFN-gamma nella inibizione mediata da cellule NK della replicazione di HCV.
Di conseguenza, le cellule NK di pazienti che spontaneamente hanno eliminato il virus ha mostrato una secrezione di IFN-gamma più forte di quella dei pazienti che sviluppano infezione cronica.
Infine, è stato osservato che una alta espressione di NKG2D e NKp46, rispettivamente, è associata a decorso autolimitante di aHCV.
Di conseguenza, il blocco di questi recettori delle cellule NK ha compromesso significativamente l’attività antivirale delle cellule NK.
In conclusione, i dati hanno indicato che una forte risposta delle cellule NK antivirali IFN-gamma-mediata è associata a epatite C acuta auto-limitante nei pazienti HIV+. ( Xagena2014 )
Kokordelis P et al, Hepatology 2014; 59: 814-827
Gastro2014 Inf2014
Indietro
Altri articoli
Ropeginterferone rispetto alla terapia standard per i pazienti a basso rischio con policitemia vera
Rimane non ben definito se il salasso da solo possa mantenere adeguatamente l’ematocrito target nei pazienti con policitemia vera (...
Interferone alfa-2b nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di basso grado e chemioterapia con DA-EPOCH-R nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di alto grado
La granulomatosi linfomatoide è una rara malattia linfoproliferativa a cellule B associata al virus di Epstein-Barr ( EBV ) con...
Carico sintomatico e qualità di vita nei pazienti con trombocitemia essenziale e policitemia vera ad alto rischio trattati con Idrossiurea o Interferone alfa-2a pegilato: un'analisi post-hoc degli studi MPN-RC 111 e 112
I pazienti con trombocitemia essenziale o policitemia vera presentano diversi sintomi che possono peggiorare la loro qualità di vita. E'...
Inibitore dell'interferone di tipo I Anifrolumab nei pazienti con nefrite lupica attiva
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza dell'anticorpo del recettore dell'interferone di tipo I, Anifrolumab ( Saphnelo ), nei pazienti...
Efficacia e sicurezza di Anifrolumab in base alla firma genetica dell'interferone di tipo I e sottogruppi clinici nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Sono state caratterizzate l'efficacia e la sicurezza di Anifrolumab ( Saphnelo ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE...
Recidiva di vasculite crioglobulinemica da virus dell'epatite C dopo risposta virale sostenuta e dopo trattamento con antivirali ad azione diretta privi di Interferone
Gli agenti antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno modificato la gestione dell'infezione da virus dell'epatite C ( HCV...
Peginterferone lambda per il trattamento dei pazienti ambulatoriali con COVID-19
Ad oggi, solo gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato di essere efficaci per i pazienti ambulatoriali con COVID-19. L'Interferone lambda-1 è...
Sicurezza ed efficacia dell'Interferone beta-1a nebulizzato SNG001 per inalazione per il trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2
La sindrome respiratoria acuta grave da infezione da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2 ) comporta un rischio sostanziale di malattia grave...
Efficacia dell'Interferone beta-1a più Remdesivir rispetto al solo Remdesivir negli adulti ospedalizzati con COVID-19
La compromissione funzionale dell'Interferone, un componente antivirale naturale del sistema immunitario, è associata alla patogenesi e alla gravità della COVID-19....
Trattamento dell'eritema multiforme persistente con inibizione della Janus chinasi e ruolo dell'interferone gamma e dell'interleuchina 15 nella sua patogenesi
L'eritema multiforme persistente ( PEM ) è poco conosciuto e manca di terapie efficaci diverse dai glucocorticoidi. È stato condotto uno...