I pazienti con epatite C trattati con Interferone possono essere a rischio di retinopatia
Soggetti con epatite C trattati con Interferone ( IFN ) possono essere a rischio di sviluppare retinopatia già nelle prime settimane di trattamento.
Ricercatori dell’Aahikava Medical College, in Giappone, hanno misurato i cambiamenti del diametro vasale e la velocità di flusso sanguigno, ed hanno calcolato il flusso ematico retinico ed il gradiente di velocità in prossimità delle pareti del vaso, utilizzando un velocimetro laser Doppler in 36 pazienti con epatite C cronica , che erano in terapia con Interferone ad alto dosaggio.
Il 61% di questi pazienti ha sviluppato retinopatia asintomatica tra cui emorragia retinica nel corso del trattamento.
La retinopatia è stata diagnosticata per la prima volta dopo 2-16 settimane dall’inizio del trattamento e si è risolta alla conclusione del trattamento, con l’eccezione di 9 pazienti.
I pazienti hanno presentato un aumento della velocità del flusso sanguigno, del flusso ematico retinico e del gradiente di velocità in prossimità delle pareti del vaso.
L’aumento del flusso ematico è risultato associato all’anemia indotta dal trattamento con Interferone.
L’aumentato gradiente di velocità in prossimità delle pareti del vaso nei pazienti con retinopatia ha indicato che la disfunzione endoteliale può svolgere un importante ruolo nella retinopatia indotta da Interferone.
Lo studio è stato pubblicato su Investigative Ophthalmology & Visual Science ( IOVS ). ( Xagena2007 )
Fonte: Association for Research in Vision and Ophthalmology, 2007
Gastro2007 Inf2007 Farma2007
Indietro
Altri articoli
Ropeginterferone rispetto alla terapia standard per i pazienti a basso rischio con policitemia vera
Rimane non ben definito se il salasso da solo possa mantenere adeguatamente l’ematocrito target nei pazienti con policitemia vera (...
Interferone alfa-2b nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di basso grado e chemioterapia con DA-EPOCH-R nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di alto grado
La granulomatosi linfomatoide è una rara malattia linfoproliferativa a cellule B associata al virus di Epstein-Barr ( EBV ) con...
Carico sintomatico e qualità di vita nei pazienti con trombocitemia essenziale e policitemia vera ad alto rischio trattati con Idrossiurea o Interferone alfa-2a pegilato: un'analisi post-hoc degli studi MPN-RC 111 e 112
I pazienti con trombocitemia essenziale o policitemia vera presentano diversi sintomi che possono peggiorare la loro qualità di vita. E'...
Inibitore dell'interferone di tipo I Anifrolumab nei pazienti con nefrite lupica attiva
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza dell'anticorpo del recettore dell'interferone di tipo I, Anifrolumab ( Saphnelo ), nei pazienti...
Efficacia e sicurezza di Anifrolumab in base alla firma genetica dell'interferone di tipo I e sottogruppi clinici nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Sono state caratterizzate l'efficacia e la sicurezza di Anifrolumab ( Saphnelo ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE...
Recidiva di vasculite crioglobulinemica da virus dell'epatite C dopo risposta virale sostenuta e dopo trattamento con antivirali ad azione diretta privi di Interferone
Gli agenti antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno modificato la gestione dell'infezione da virus dell'epatite C ( HCV...
Peginterferone lambda per il trattamento dei pazienti ambulatoriali con COVID-19
Ad oggi, solo gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato di essere efficaci per i pazienti ambulatoriali con COVID-19. L'Interferone lambda-1 è...
Sicurezza ed efficacia dell'Interferone beta-1a nebulizzato SNG001 per inalazione per il trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2
La sindrome respiratoria acuta grave da infezione da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2 ) comporta un rischio sostanziale di malattia grave...
Efficacia dell'Interferone beta-1a più Remdesivir rispetto al solo Remdesivir negli adulti ospedalizzati con COVID-19
La compromissione funzionale dell'Interferone, un componente antivirale naturale del sistema immunitario, è associata alla patogenesi e alla gravità della COVID-19....
Trattamento dell'eritema multiforme persistente con inibizione della Janus chinasi e ruolo dell'interferone gamma e dell'interleuchina 15 nella sua patogenesi
L'eritema multiforme persistente ( PEM ) è poco conosciuto e manca di terapie efficaci diverse dai glucocorticoidi. È stato condotto uno...