Imatinib più Perginterferone alfa-2a nella leucemia mieloide cronica
Quella a base di Imatinib ( 400 mg al giorno; Glivec ) è considerata la migliore terapia iniziale per i pazienti con nuova diagnosi di leucemia mieloide cronica in fase cronica; tuttavia solo una minoranza di pazienti trattati con questo farmaco ha mostrato remissione molecolare completa.
In uno studio, 636 pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica non-trattata sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Imatinib da solo alla dose di 400 mg al giorno, Imatinib ( 400 mg al giorno ) più Citarabina ( 20 mg per metro quadro di superficie corporea al giorno nei giorni da 15 a 28 di ciascun ciclo di 28 giorni; Aractyn ) o Interferone Pegilato ( Peginterferone ) alfa-2a ( 90 microg a cadenza settimanale; Pegasys ) o Imatinib da solo alla dose di 600 mg al giorno.
Sono stati valutati il tempo al fallimento del trattamento, le risposte molecolari e citogenetiche, la sopravvivenza generale e libera da eventi e gli eventi avversi ed è stata pianificata un’analisi della risposta molecolare a 12 mesi.
È stata definita risposta molecolare superiore una diminuzione nel rapporto tra trascritti del gene della tirosin-chinasi BCR-ABL e trascritti di ABL uguale o inferiore a 0.01%, che corrisponde a una riduzione di 4 log(10) unità logaritmiche rispetto al livello basale, valutato con saggi di real-time PCR ( polymerase-chain-reaction ) quantitativa.
A 12 mesi, i tassi di risposta citogenetica sono risultati simili tra i 4 gruppi.
Il tasso di risposta molecolare superiore è risultato significativamente più alto tra i pazienti trattati con Imatinib e Peginterferone alfa-2a ( 30% ) che tra quelli trattati con 400 mg di Imatinib da solo ( 14% ) ( P=0.001 ).
Il tasso era significativamente più alto tra i pazienti trattati per un periodo uguale o inferiore a 12 mesi.
Gli eventi gastrointestinali sono risultati più frequenti nei pazienti trattati con Citarabina, mentre rash e depressione si sono manifestati con maggior frequenza tra i pazienti che hanno ricevuto Peginterferone alfa-2a.
In conclusione, rispetto ad altri trattamenti, l'aggiunta di Peginterferone alfa-2a alla terapia con Imatinib porta a tassi significativamente più alti di risposta molecolare in pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica. ( Xagena2010 )
Preudhomme C et al, N Engl J Med 2010; 363: 2511-2521
Emo2010 Farma2010
Indietro
Altri articoli
Ropeginterferone rispetto alla terapia standard per i pazienti a basso rischio con policitemia vera
Rimane non ben definito se il salasso da solo possa mantenere adeguatamente l’ematocrito target nei pazienti con policitemia vera (...
Interferone alfa-2b nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di basso grado e chemioterapia con DA-EPOCH-R nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di alto grado
La granulomatosi linfomatoide è una rara malattia linfoproliferativa a cellule B associata al virus di Epstein-Barr ( EBV ) con...
Carico sintomatico e qualità di vita nei pazienti con trombocitemia essenziale e policitemia vera ad alto rischio trattati con Idrossiurea o Interferone alfa-2a pegilato: un'analisi post-hoc degli studi MPN-RC 111 e 112
I pazienti con trombocitemia essenziale o policitemia vera presentano diversi sintomi che possono peggiorare la loro qualità di vita. E'...
Inibitore dell'interferone di tipo I Anifrolumab nei pazienti con nefrite lupica attiva
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza dell'anticorpo del recettore dell'interferone di tipo I, Anifrolumab ( Saphnelo ), nei pazienti...
Efficacia e sicurezza di Anifrolumab in base alla firma genetica dell'interferone di tipo I e sottogruppi clinici nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Sono state caratterizzate l'efficacia e la sicurezza di Anifrolumab ( Saphnelo ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE...
Recidiva di vasculite crioglobulinemica da virus dell'epatite C dopo risposta virale sostenuta e dopo trattamento con antivirali ad azione diretta privi di Interferone
Gli agenti antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno modificato la gestione dell'infezione da virus dell'epatite C ( HCV...
Peginterferone lambda per il trattamento dei pazienti ambulatoriali con COVID-19
Ad oggi, solo gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato di essere efficaci per i pazienti ambulatoriali con COVID-19. L'Interferone lambda-1 è...
Sicurezza ed efficacia dell'Interferone beta-1a nebulizzato SNG001 per inalazione per il trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2
La sindrome respiratoria acuta grave da infezione da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2 ) comporta un rischio sostanziale di malattia grave...
Efficacia dell'Interferone beta-1a più Remdesivir rispetto al solo Remdesivir negli adulti ospedalizzati con COVID-19
La compromissione funzionale dell'Interferone, un componente antivirale naturale del sistema immunitario, è associata alla patogenesi e alla gravità della COVID-19....
Trattamento dell'eritema multiforme persistente con inibizione della Janus chinasi e ruolo dell'interferone gamma e dell'interleuchina 15 nella sua patogenesi
L'eritema multiforme persistente ( PEM ) è poco conosciuto e manca di terapie efficaci diverse dai glucocorticoidi. È stato condotto uno...