Impiego di Interferone-alfa ( pegilato o non pegilato ) e di Ribavirina nel trattamento dell’epatite C cronica
L’Appraisal Committee del NICE ( National Institute for Clinical Excellence ) ha presentato un Final Appraisal Determination sull’impiego dell’Interferone-alfa ( pegilato e non pugilato ) e della Ribavirina per il trattamento dell’epatite C cronica.
Secondo il Report, la terapia di combinazione PegInterferone-alfa e Ribavirina è raccomandata nel trattamento di persone di età superiore ai 18 anni con epatite C cronica ,da moderata a grave.
Le persone con epatite C cronica sono adatte al trattamento di combinazione se:
- non sono mai state precedentemente trattate con Interferone-alfa o con PegInterferone-alfa
oppure
- sono state trattate precedentemente con Interferone-alfa ( in monoterapia o in terapia di associazione )
e/o
- hanno precedentemente ricevuto PegInterferone-alfa solo in monoterapia e che hanno recidivato dopo il trattamento , o non hanno risposto al trattamento.
Le persone che sono in trattamento con Interferone-alfa in monoterapia o in associazione possono essere trasferiti al trattamento con PegInterferone-alfa.
Le persone infettate con virus dell’epatite C ( HCV ) genotipo 2 e/o 3, dovrebbero essere trattate per 24 settimane.
Nelle persone infettate con HCV genotipo 1, 4, 5 o 6 , il trattamento dovrebbe essere eseguito per 12 settimane.
Solo le persone che alla 12^ settimana manifestano una riduzione della carica virale inferiore all’1% rispetto al basale ( almeno una riduzione 2-log ) dovrebbero continuare il trattamento fino a 48 settimane.
Il trattamento dovrebbe essere interrotto nelle persone in cui la carica virale a 12 settimane supera l’1% rispetto ai valori iniziali.
Le persone infettate con più di un genotipo , che comprenda uno o più genotipi 1, 4, 5 o 6 , dovrebbero essere trattate come per il genotipo1.
Le persone in cui la Ribavirina è controindicata o non tollerata, dovrebbero essere trattate con PegInterferone–alfa in monoterapia.
Senza riguardo al genotipo, i soggetti che alla 12^ settimana presentano una riduzione della carica virale inferiore all’1% dal basale, dovrebbero continuare il trattamento per un totale di 48 settimane.
Se invece non si osserva una riduzione della carica virale , il trattamento dovrebbe essere sospeso alla 12^ settimana.
Non c’è sufficiente evidenza clinica nel raccomandare la terapia di combinazione, utilizzando PegInterferone-alfa o Interferone-alfa nelle persone che:
- sono state precedentemente trattate con la terapia di combinazione che ha impiegato PegInterferone-alfa
e/o
- hanno un’età inferiore a 18 anni
e/o
- sono state sottoposte a trapianto di fegato.
( Xagena2003 )
Fonte: NICE, 2003
Gastro2003 Farma2003
Indietro
Altri articoli
Ropeginterferone rispetto alla terapia standard per i pazienti a basso rischio con policitemia vera
Rimane non ben definito se il salasso da solo possa mantenere adeguatamente l’ematocrito target nei pazienti con policitemia vera (...
Interferone alfa-2b nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di basso grado e chemioterapia con DA-EPOCH-R nei pazienti con granulomatosi linfomatoide di alto grado
La granulomatosi linfomatoide è una rara malattia linfoproliferativa a cellule B associata al virus di Epstein-Barr ( EBV ) con...
Carico sintomatico e qualità di vita nei pazienti con trombocitemia essenziale e policitemia vera ad alto rischio trattati con Idrossiurea o Interferone alfa-2a pegilato: un'analisi post-hoc degli studi MPN-RC 111 e 112
I pazienti con trombocitemia essenziale o policitemia vera presentano diversi sintomi che possono peggiorare la loro qualità di vita. E'...
Inibitore dell'interferone di tipo I Anifrolumab nei pazienti con nefrite lupica attiva
Sono state valutate l'efficacia e la sicurezza dell'anticorpo del recettore dell'interferone di tipo I, Anifrolumab ( Saphnelo ), nei pazienti...
Efficacia e sicurezza di Anifrolumab in base alla firma genetica dell'interferone di tipo I e sottogruppi clinici nei pazienti con lupus eritematoso sistemico
Sono state caratterizzate l'efficacia e la sicurezza di Anifrolumab ( Saphnelo ) nei pazienti con lupus eritematoso sistemico ( SLE...
Recidiva di vasculite crioglobulinemica da virus dell'epatite C dopo risposta virale sostenuta e dopo trattamento con antivirali ad azione diretta privi di Interferone
Gli agenti antivirali ad azione diretta ( DAA ) hanno modificato la gestione dell'infezione da virus dell'epatite C ( HCV...
Peginterferone lambda per il trattamento dei pazienti ambulatoriali con COVID-19
Ad oggi, solo gli anticorpi monoclonali hanno dimostrato di essere efficaci per i pazienti ambulatoriali con COVID-19. L'Interferone lambda-1 è...
Sicurezza ed efficacia dell'Interferone beta-1a nebulizzato SNG001 per inalazione per il trattamento dell'infezione da SARS-CoV-2
La sindrome respiratoria acuta grave da infezione da coronavirus 2 ( SARS-CoV-2 ) comporta un rischio sostanziale di malattia grave...
Efficacia dell'Interferone beta-1a più Remdesivir rispetto al solo Remdesivir negli adulti ospedalizzati con COVID-19
La compromissione funzionale dell'Interferone, un componente antivirale naturale del sistema immunitario, è associata alla patogenesi e alla gravità della COVID-19....
Trattamento dell'eritema multiforme persistente con inibizione della Janus chinasi e ruolo dell'interferone gamma e dell'interleuchina 15 nella sua patogenesi
L'eritema multiforme persistente ( PEM ) è poco conosciuto e manca di terapie efficaci diverse dai glucocorticoidi. È stato condotto uno...