Interferone-alfa pegilato, Ribavirina, e terapia combinata con Rituximab per la crioglobulinemia mista correlata a virus della epatite C


È stato svolto uno studio per valutare l'uso e l'efficacia di una combinazione di Interferone-alfa pegilato ( Peg-IFN-alfa ) e Ribavirina ( RBV ), con o senza Rituximab ( MabThera ), nella terapia della crioglobulinemia mista correlata a virus dell'epatite C.

Complessivamente, 22 pazienti con crioglobulinemia mista correlata a virus dell'epatite C hanno ricevuto PegInterferone-alfa ( Peg-IFN alfa-2a [ Pegasys ]: 180 microg o Peg-IFN-2b [ PegIntron ]: 1.5 microg/kg ) una volta alla settimana più Ribavirina ( 1000 o 1200 mg; Copegus, Rebetol ) al giorno per 48 settimane, e Rituximab ( 375 mg/m² ) una volta alla settimana per 1 mese, seguito da due infusioni a distanza di 5 mesi (regime PIRR ).
Un totale di 15 pazienti ha ricevuto l’associazione PegInterferone-alfa e Ribavirina con le stesse modalità di PIRR.

La risposta completa è stata raggiunta nel 54.5% e nel 33.3% dei pazienti che hanno ricevuto, rispettivamente, PIRR e Peg-IFN-alfa / RBV ( p minore di 0.05 ).

La clearance di HCV RNA e la conversione delle popolazioni di cellule B da oligoclonali a policlonali nel fegato, midollo osseo e sangue periferico sono state mantenute fino a 3 anni nell’83.3% e nel 40% dei pazienti trattati, rispettivamente, con PIRR e PegInterferone alfa e Ribavirina ( p minore di 0.01 ).

Le crioproteine sono rimaste costanti nel 22.7% dei pazienti con PIRR e nel 33.3% dei pazienti con Peg-Interferone alfa e Ribavirina, nonostante la clearance sostenuta di HCV RNA.

Nessuna risposta si è verificata nei restanti 5 pazienti di entrambi i gruppi.

In conclusione, il regime a base di Rituximab, PegInterferone-alfa e Ribavirina è risultato ben tollerato e più efficace della combinazione PegInterferone-alfa e Ribavirina nella crioglobulinemia mista correlata a virus dell'epatite C. Il suo effetto può durare per più di 3 anni. ( Xagena2010 )

Dammacco F et al, Blood 2010; 116: 343-353



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