Apixaban o Warfarin e Aspirina o placebo dopo sindrome coronarica acuta o intervento coronarico percutaneo nei pazienti con fibrillazione atriale e precedente ictus: analisi post hoc dello studio AUGUSTUS
I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione atriale e recente sindrome coronarica acuta ( ACS ) e/o intervento coronarico percutaneo ( PCI ).
Sono state determinate l'efficacia e la sicurezza di Apixaban ( Eliquis ) o degli antagonisti della Vitamina-K ( VKA ) e dell'Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ) o del placebo in base a precedente ictus, attacco ischemico transitorio ( TIA ) o tromboembolismo.
In questo studio clinico prospettico, multicentrico, fattoriale 2 per 2, randomizzato, sono state eseguite analisi parallele post hoc per confrontare i regimi di trattamento randomizzati in base alla presenza o all'assenza di precedenti ictus / TIA / tromboembolismo, utilizzando modelli a rischi proporzionali di Cox.
Sono stati inclusi pazienti con fibrillazione atriale, sindrome coronarica acuta o intervento PCI recente e l'uso pianificato di inibitori P2Y12 per 6 mesi o più; sono stati esclusi 33 pazienti con dati mancanti su precedenti ictus / TIA / tromboembolismo.
Sono stati somministrati Apixaban ( 5 mg o 2.5 mg due volte al giorno ) o antagonista della Vitamina-K e Aspirina o placebo.
L’esito principale era sanguinamento maggiore o sanguinamento non-maggiore clinicamente rilevante ( CRNM ).
Dei 4.581 pazienti inclusi, 633 ( 13.8% ) avevano sofferto, in precedenza, di ictus / TIA / tromboembolismo.
I pazienti con o senza precedente ictus / TIA / tromboembolismo erano più anziani; avevano punteggi CHA2DS2-VASC e HAS-BLED più alti; e più frequentemente avevano precedenti emorragie, insufficienza cardiaca, diabete e precedente uso di anticoagulanti orali.
Apixaban è risultato associato a tassi più bassi di sanguinamento maggiore o sanguinamento non-maggiore clinicamente rilevante e morte o ospedalizzazione rispetto agli antagonisti della Vitamina-K nei pazienti con ( hazard ratio HR, 0.69 ) e senza ( HR, 0.68 ) precedente ictus / TIA / tromboembolismo.
I pazienti senza precedente ictus / TIA / tromboembolismo trattati con Aspirina rispetto al placebo hanno presentato tassi di sanguinamento più elevati; questa differenza è apparsa meno sostanziale tra i pazienti con precedente ictus / TIA / tromboembolismo ( P=0.01 per l'interazione ).
L'Aspirina è stata associata a tassi di morte o eventi ischemici numericamente inferiori rispetto al placebo nei pazienti con ( HR, 0.71 ) e senza ( HR, 0.93 ) precedente ictus / TIA / tromboembolismo ( non statisticamente significativo ).
La sicurezza e l'efficacia di Apixaban rispetto agli antagonisti della Vitamina-K erano coerenti con i risultati di AUGUSTUS, indipendentemente dal precedente ictus / TIA / tromboembolismo.
L'Aspirina ha aumentato il sanguinamento maggiore o il sanguinamento non-maggiore clinicamente rilevante, in particolare nei pazienti senza precedente ictus / TIA / tromboembolismo.
Sebbene l'Aspirina possa dare qualche beneficio nei pazienti con precedente ictus, i risultati supportano l'uso di Apixaban e un inibitore di P2Y12 senza Aspirina per la maggior parte dei pazienti con fibrillazione atriale e sindrome coronarica acuta e/o procedura PCI, indipendentemente dallo stato precedente di ictus / TIA / tromboembolismo. ( Xagena2022 )
Bahit MC et al, JAMA Cardiol 2022; 7: 682-689
Cardio2022 Neuro2022 Farma2022
Indietro
Altri articoli
Bivalirudina versus Eparina durante intervento coronarico percutaneo nell’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST
Il profilo beneficio-rischio della Bivalirudina ( Angiox ) rispetto alla terapia anticoagulante con Eparina nei pazienti con infarto miocardico senza...
Guida con tomografia a coerenza ottica o angiografia per intervento coronarico percutaneo nelle lesioni complesse della biforcazione
L'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) guidato dall'imaging è associato a esiti clinici migliori rispetto all’intervento coronarico percutaneo guidato dall'angiografia....
Intervento coronarico percutaneo completo o solo della lesione colpevole nei pazienti anziani con infarto miocardico
Il beneficio della rivascolarizzazione completa nei pazienti più anziani ( 75 anni di età e oltre ) con infarto miocardico...
STREAM-2: Tenecteplase a mezza dose o intervento coronarico percutaneo primario nei pazienti anziani con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
Le linee guida per l'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) raccomandano un trattamento farmaco-invasivo se l'intervento...
Doppia terapia antipiastrinica dopo intervento coronarico percutaneo: stent in polimero biodegradabile o durevole nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento
Sono disponibili informazioni limitate sull’efficacia comparativa e sulla sicurezza delle diverse piattaforme di stent nei pazienti ad alto rischio di...
Terapia con riduzione della dose di Prasugrel dopo intervento coronarico percutaneo complesso nei pazienti con sindrome coronarica acuta: analisi post hoc dello studio HOST-REDUCE-POLYTECH-ACS
La de-escalation della doppia terapia antipiastrinica attraverso la riduzione della dose di Prasugrel ( Efient ) ha migliorato gli eventi...
Effetti a lungo termine della monoterapia con inibitore P2Y12 dopo intervento coronarico percutaneo: follow-up a 3 anni dello studio clinico SMART-CHOICE
Sebbene la monoterapia con inibitore P2Y12 dopo un periodo minimo di doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) sia un modo...
Bivalirudina più un'infusione ad alte dosi rispetto alla monoterapia con Eparina nei pazienti con infarto miocardico STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario
Precedenti studi randomizzati di Bivalirudina ( Angiox ) versus Eparina nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST...
Associazione tra bypass coronarico e intervento coronarico percutaneo con declino della memoria negli anziani sottoposti a rivascolarizzazione coronarica
Non è chiaro se il bypass coronarico ( CABG ) sia associato a declino cognitivo negli anziani rispetto a un...