Ciclosporina prima dell’intervento coronarico percutaneo nei pazienti con infarto miocardico acuto
Prove sperimentali e cliniche suggeriscono che la Ciclosporina può attenuare il danno da riperfusione e ridurre la dimensione dell'infarto del miocardio.
Si è verificato se la Ciclosporina possa migliorare i risultati clinici e prevenire un rimodellamento ventricolare sinistro avverso.
In uno studio multicentrico, in doppio cieco, randomizzato, 970 pazienti con un infarto miocardico con sopraslivellamento ST anteriore acuto ( STEMI ) sottoposti a interventi coronarici percutanei ( PCI ) entro 12 ore dall’inizio dei sintomi e con occlusione completa della coronaria responsabile sono stati assegnati a ricevere un bolo di Ciclosporina ( somministrato per via endovenosa al dosaggio di 2.5 mg per chilogrammo di peso corporeo ) oppure placebo prima della ricanalizzazione coronarica.
L'esito primario era un composito di morte per qualsiasi causa, peggioramento dello scompenso cardiaco durante il ricovero iniziale, riospedalizzazione per scompenso cardiaco, rimodellamento del ventricolo sinistro avverso a 1 anno.
Il rimodellamento del ventricolo sinistro avverso è stato definito come un aumento del 15% o più del volume telediastolico del ventricolo sinistro.
In totale 395 pazienti nel gruppo Ciclosporina e 396 nel gruppo placebo hanno ricevuto il farmaco in studio e avevano dati valutabili per l'esito primario a 1 anno.
Il tasso di esito primario è stato pari a 59.0% nel gruppo Ciclosporina e 58.1% nel gruppo di controllo ( odds ratio, OR=1.04; P=0.77 ).
La Ciclosporina non ha ridotto l'incidenza delle componenti cliniche separate dell’esito primario o di altri eventi, tra cui infarto miocardico ricorrente, angina instabile, e ictus.
Nessuna significativa differenza nel profilo di sicurezza è stata osservata nei due gruppi di trattamento.
In conclusione, nei pazienti con infarto STEMI anteriore destinati a PCI primario, la Ciclosporina per via endovenosa non ha comportato migliori risultati clinici rispetto al placebo e non ha impedito il rimodellamento del ventricolo sinistro avverso a 1 anno. ( Xagena2015 )
Cung TT et al, N Engl J Med 2015; 373: 1021-1031
Cardio2015 Farma2015
Indietro
Altri articoli
Bivalirudina versus Eparina durante intervento coronarico percutaneo nell’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST
Il profilo beneficio-rischio della Bivalirudina ( Angiox ) rispetto alla terapia anticoagulante con Eparina nei pazienti con infarto miocardico senza...
Guida con tomografia a coerenza ottica o angiografia per intervento coronarico percutaneo nelle lesioni complesse della biforcazione
L'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) guidato dall'imaging è associato a esiti clinici migliori rispetto all’intervento coronarico percutaneo guidato dall'angiografia....
Intervento coronarico percutaneo completo o solo della lesione colpevole nei pazienti anziani con infarto miocardico
Il beneficio della rivascolarizzazione completa nei pazienti più anziani ( 75 anni di età e oltre ) con infarto miocardico...
STREAM-2: Tenecteplase a mezza dose o intervento coronarico percutaneo primario nei pazienti anziani con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
Le linee guida per l'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) raccomandano un trattamento farmaco-invasivo se l'intervento...
Doppia terapia antipiastrinica dopo intervento coronarico percutaneo: stent in polimero biodegradabile o durevole nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento
Sono disponibili informazioni limitate sull’efficacia comparativa e sulla sicurezza delle diverse piattaforme di stent nei pazienti ad alto rischio di...
Terapia con riduzione della dose di Prasugrel dopo intervento coronarico percutaneo complesso nei pazienti con sindrome coronarica acuta: analisi post hoc dello studio HOST-REDUCE-POLYTECH-ACS
La de-escalation della doppia terapia antipiastrinica attraverso la riduzione della dose di Prasugrel ( Efient ) ha migliorato gli eventi...
Apixaban o Warfarin e Aspirina o placebo dopo sindrome coronarica acuta o intervento coronarico percutaneo nei pazienti con fibrillazione atriale e precedente ictus: analisi post hoc dello studio AUGUSTUS
I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione...
Effetti a lungo termine della monoterapia con inibitore P2Y12 dopo intervento coronarico percutaneo: follow-up a 3 anni dello studio clinico SMART-CHOICE
Sebbene la monoterapia con inibitore P2Y12 dopo un periodo minimo di doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) sia un modo...
Bivalirudina più un'infusione ad alte dosi rispetto alla monoterapia con Eparina nei pazienti con infarto miocardico STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario
Precedenti studi randomizzati di Bivalirudina ( Angiox ) versus Eparina nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST...
Associazione tra bypass coronarico e intervento coronarico percutaneo con declino della memoria negli anziani sottoposti a rivascolarizzazione coronarica
Non è chiaro se il bypass coronarico ( CABG ) sia associato a declino cognitivo negli anziani rispetto a un...