Effetto del sistema anticoagulante REG1 versus Bivalirudina sugli esiti dopo intervento coronarico percutaneo
REG1 è un nuovo sistema di anticoagulazione composto da Pegnivacogin, un inibitore RNA-aptamero del fattore di coagulazione IXa, e Anivamersen, un oligonucleotide a sequenza complementare inversa.
Lo studio REGULATE-PCI ha verificato se la quasi completa inibizione del fattore IXa con Pegnivacogin durante l’intervento coronarico percutaneo ( PCI ), seguita da parziale inversione con Anivamersen, possa ridurre gli eventi ischemici in confronto a Bivalirudina, senza aumentare il sanguinamento.
È stato effettuato uno studio randomizzato, in aperto, multicentrico, di superiorità, con controllo attivo, per confrontare REG1 con Bivalirudina presso 225 ospedali in Nord America e in Europa.
Un totale di 13.200 pazienti sottoposti a intervento coronarico percutaneo sono stati assegnati in modo casuale a REG1 ( Pegnivacogin 1 mg/kg in bolo, inibizione superiore al 99% del fattore IXa, seguito da inversione dell’80% con Anivamersen dopo intervento coronarico percutaneo ) oppure a Bivalirudina ( Angiox ).
I criteri di esclusione hanno incluso l’infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) entro 48 ore.
L'endpoint primario di efficacia era il composito di morte per tutte le cause, infarto miocardico, ictus e rivascolarizzazione non-pianificata della lesione target al giorno 3 dopo la randomizzazione.
L'endpoint principale di sicurezza era il sanguinamento maggiore.
Lo studio è stato interrotto precocemente dopo l'arruolamento di 3.232 pazienti a causa di reazioni allergiche gravi.
1.616 pazienti sono stati assegnati a REG1 e 1.616 sono stati assegnati a Bivalirudina, dei quali 1.605 e 1.601 pazienti, rispettivamente, hanno ricevuto il trattamento assegnato.
Gravi reazioni allergiche sono state riportate in 10 ( 1% ) dei 1.605 pazienti trattati con REG1 rispetto a 1 ( inferiore a 1% ) dei 1.601 pazienti trattati con Bivalirudina.
L'endpoint primario composito non differiva tra i due gruppi, con 108 ( 7% ) dei 1.616 pazienti assegnati a REG1 e 103 ( 6% ) dei 1.616 pazienti assegnati a Bivalirudina che hanno segnalato un evento di endpoint primario ( odds ratio, OR=1.05, P=0.72 ).
Il sanguinamento maggiore è risultato simile tra i gruppi di trattamento ( 7 su 1.605 con REG1, inferiore a 1%, vs 2 su 1.601 con Bivalirudina, inferiore a 1%; OR=3.49, P=0.10 ), ma il sanguinamento maggiore o minore è aumentato con REG1 ( 104, 6%, vs 65, 4%; 1.64, P=0.002 ).
L’inibitore reversibile del fattore IXa REG1, così come attualmente formulato, è associato a gravi reazioni allergiche.
Anche se la potenza statistica era limitata a causa della conclusione anticipata, non vi è stata alcuna prova che REG1 abbia ridotto gli eventi ischemici o il sanguinamento rispetto a Bivalirudina. ( Xagena2016 )
Lincoff AM et al, Lancet 2016; 387: 349-356
Cardio2016 Emo2016 Farma2016
Indietro
Altri articoli
Bivalirudina versus Eparina durante intervento coronarico percutaneo nell’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST
Il profilo beneficio-rischio della Bivalirudina ( Angiox ) rispetto alla terapia anticoagulante con Eparina nei pazienti con infarto miocardico senza...
Guida con tomografia a coerenza ottica o angiografia per intervento coronarico percutaneo nelle lesioni complesse della biforcazione
L'intervento coronarico percutaneo ( PCI ) guidato dall'imaging è associato a esiti clinici migliori rispetto all’intervento coronarico percutaneo guidato dall'angiografia....
Intervento coronarico percutaneo completo o solo della lesione colpevole nei pazienti anziani con infarto miocardico
Il beneficio della rivascolarizzazione completa nei pazienti più anziani ( 75 anni di età e oltre ) con infarto miocardico...
STREAM-2: Tenecteplase a mezza dose o intervento coronarico percutaneo primario nei pazienti anziani con infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST
Le linee guida per l'infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST ( STEMI ) raccomandano un trattamento farmaco-invasivo se l'intervento...
Doppia terapia antipiastrinica dopo intervento coronarico percutaneo: stent in polimero biodegradabile o durevole nei pazienti ad alto rischio di sanguinamento
Sono disponibili informazioni limitate sull’efficacia comparativa e sulla sicurezza delle diverse piattaforme di stent nei pazienti ad alto rischio di...
Terapia con riduzione della dose di Prasugrel dopo intervento coronarico percutaneo complesso nei pazienti con sindrome coronarica acuta: analisi post hoc dello studio HOST-REDUCE-POLYTECH-ACS
La de-escalation della doppia terapia antipiastrinica attraverso la riduzione della dose di Prasugrel ( Efient ) ha migliorato gli eventi...
Apixaban o Warfarin e Aspirina o placebo dopo sindrome coronarica acuta o intervento coronarico percutaneo nei pazienti con fibrillazione atriale e precedente ictus: analisi post hoc dello studio AUGUSTUS
I dati sono limitati per quanto riguarda il rischio di eventi ischemici cerebrovascolari e sanguinamento maggiore nei pazienti con fibrillazione...
Effetti a lungo termine della monoterapia con inibitore P2Y12 dopo intervento coronarico percutaneo: follow-up a 3 anni dello studio clinico SMART-CHOICE
Sebbene la monoterapia con inibitore P2Y12 dopo un periodo minimo di doppia terapia antipiastrinica ( DAPT ) sia un modo...
Bivalirudina più un'infusione ad alte dosi rispetto alla monoterapia con Eparina nei pazienti con infarto miocardico STEMI sottoposti a intervento coronarico percutaneo primario
Precedenti studi randomizzati di Bivalirudina ( Angiox ) versus Eparina nei pazienti con infarto miocardico con sopraslivellamento del segmento ST...
Associazione tra bypass coronarico e intervento coronarico percutaneo con declino della memoria negli anziani sottoposti a rivascolarizzazione coronarica
Non è chiaro se il bypass coronarico ( CABG ) sia associato a declino cognitivo negli anziani rispetto a un...